Ciao Giovanni,
giovannif ha scritto:
ciao
grazie per i consigli.........
Che ne dite di un Holmeghaard.
Riguardando le foto del tasso da te postate si può dedurre che tu abbia tagliato non di un ramo ma un pollone laterale della pianta; sono daccordo, un tale tronchetto fa subito gola per la sua rettilietà ma, contrariamente a quanto si afferma, il tasso, sia di montagna che di pianura, nella sua prima fase vegetativa come pianta ed anche nella velocità di accrescimento dei polloni è mediamente veloce; del resto quel tuo tronchetto ha solo 14 anni ed in 14 anni è arrivato ad un diametro di 6 cm con un'altezza stimabile, ma non tutta utile per i nostri scopi, di circa 6 metri.
Gli anelli di crescita nella tua foto sono mediamente larghi; se lasci tre anelli di alburno ci puoi fare un discreto long oppure potrai divertirti, come del resto vorresti tu, con un un mollegabet :
viewtopic.php?f=5&t=1574 oppure con un holmengaard:
viewtopic.php?f=20&t=1249 ma anche qui se ne è parlato:
viewtopic.php?f=5&t=1261 ma io ci vedo un'incognita che ad altre persone ha causato il dolore della rottura: quel parziale anello incompleto lignificato a durame ma circondato da alburno: quello è legno di resistenza alla compressione e non adatto alle forze di tensione che notoriamente si sviluppano sul dorso. E' pur vero che è laterale e, forse, a ben vedere verrà asportato del tutto durante la modellazione dell'arco, in special modo se la sua lunghezza all'interno della doga è piccola, visto anche che i primi cm di doga, quelli compresi tra quel nodo che si intravvede e la testa della doga, li dovrai asportare nel caso di arco piatto.
Ma vedi, far tutti questi ragionamenti senza veder la doga, fa supporre tutto e niente. La realtà è davanti a te. Un long ci può stare anche lasciando tre anelli di alburno, per un piatto dovresti lasciare più anelli per restare nelle misure di almeno 4-4,5 cm di larghezza.
Ciao da Raff