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 foreshaft 
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Iscritto il: 30/01/2012, 23:04
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Gentili signori
per circostanze che non sto a spiegare ultimamente sembra riesca a fare solo i foreshaft con punte in selce.
Ora vi chiedo su cosa innestarli per essere filologico.
Cioè io ho capito che vanno bene per le frecce di canna. Ma se le canne non erano disponibili?Su aste di rosa canina è una roba mai vista o vi è qualche riscontro? Su aste di legni comuni come facevano a "bucare"?
Inoltre la punta di selce si puo mettere direttamente solo su aste di canna o anche direttamente su aste di legni pieni?
saluti a tutti
PS cosa vuol dire fare una freccia ABO?


12/04/2013, 20:33
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Iscritto il: 30/01/2012, 23:04
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Intanto ho fatto cosi..


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12/04/2013, 23:20
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Salve a tutti,
ciao Ligera; il foreshaft in antico è stato sviluppato ed usato per l'indubbio vantaggio che consentiva di recuperare le aste impennate approntando, in pochissimo tempo, delle nuove frecce.
Le aste non è necessario che siano forate per stabilire una giunzione efficace e stabile, bastava anche un semplice incastro a V fra i due pezzi da unire con mastice più fibre vegetali o tendine.
Questa immaggine ti mostra come erano eseguiti i foreshaft per microliti.
Allegato:
Stellmoor 8800 aC.JPG

Certamente l'unione di un foreshaft in legno, con un'asta in canna, necessita di un adattamento cilindro-conico che si adatti al diametro interno della canna; l'unione va sempre impeciata e legata come sopra.
Le punte in selce vanno inserite nel legno avvalendosi sempre di uno spacco da praticare nell'asta o nel foreshaft.
Questo spacco ha il compito di accogliere la punta, peduncolata o no, rendendola stabile a quelle forze laterali di impatto che renderebbero, se avvenissero, nulla o difficoltosa la sua pentrazione nei tessuti dell'animale. La stabilità del fissaggio la si ottiene con il mastice abbinato a legature. Nel caso di punte con scassi laterali bastano le sole legature alla moda dei Nativi Americani.
Ricordati che le parti terminali delle aste che accolgono le punte devono essere rastremate a zero sulle punte stesse senza gradino di sorta che andrebbe ad ostacolare la penetrazione nei tessuti.
Allegato:
marinearkgruppe-dk tranciante.png

Allo stesso modo il mastice deve ricoprire la legatura e l'unione legno pietra, rastremarsi a zero sulla punta per eliminare la "rugosità" della legatura.
Vedo adesso la tua realizzazione: il foreshaft forse risulta troppo corto....
La "freccia ABO"? mi è sconosciuta.... cosè una nuova diavoleria moderna? O forse intendevi AMO?
Un saluto da Raff


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12/04/2013, 23:33
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Una delle due frecce complete di Otzi presenta asta in viburno e inserto in corniolo in punta
Della rosa canina non ho notizia di rinvenimenti e/o utilizzo documentato.
saluti


13/04/2013, 7:39
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Salve a tutti,
ciao Manx; esatto, anche Oetzi si era costruito (o recuperato) aste col foreshaft, ma sembra che fosse una tecnica comune già dal mesolitico, che comunque non escludeva l'impiego di aste in unico pezzo.
Per le aste in rosa canina sono daccordo con te: nessun ritrovamento, che io sappia, ne conferma il suo impiego in antico.
Un saluto da Raff


14/04/2013, 0:02
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Cita:
ciao Manx; esatto, anche Oetzi si era costruito (o recuperato) aste col foreshaft, ma sembra che fosse una tecnica comune già dal mesolitico, che comunque non escludeva l'impiego di aste in unico pezzo.


tra l'altro una era impennata con legatura sinistrosa, l'altra destrosa..Otzi era ambidestro? o non eran costruite da lui?
magari il "footed arrow" veniva usato come sistema per recuperare una freccia spezzata, certo che la scelta dei legni col corniolo pesante in punta(> FOC, > rigidità in volo ma sopratutto resistenza in fase di impatto ) e il viburno flessibile come asta... è impeccabile ;)


15/04/2013, 7:33
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Ecco un nuovo foreshft completly ABO
e diciamo che si vede la differenza dai primi. E' bello diritto. Ho usato solo fuoco selce tendine pece e corniolo. E a proposito di pece chiedo:
oggi ho preso in mano una zagagllia che avevo fatto questa estate, con la punta di selce e messa con pece e spago. L'ho anche tirata 4 o 5 volte . Bene oggi nello spostare la stessa e appogginadola a terra mi si è staccata la punta come se fosse non attaccata. E' sempre stata fuori. Potrebbe essere il gelo o il ghiaccio a far saltare la pece o sono stati i "boce" ?


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16/12/2013, 20:45
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Ciao Ligera,
ligera ha scritto:
Ecco un nuovo foreshft completly ABO
e diciamo che si vede la differenza dai primi. E' bello diritto. Ho usato solo fuoco selce tendine pece e corniolo.....

Ben fatto però...... dovresti solo fare foto un pochino più nitide ;)
ligera ha scritto:
........ mi si è staccata la punta come se fosse non attaccata. E' sempre stata fuori. Potrebbe essere il gelo o il ghiaccio a far saltare la pece o sono stati i "boce" ?

Notato anch'io quest'effetto con la pece a base di resina di pino, ma solo col gelo.
Scalda la giunzione sul fuoco e vedrai che si riattacca.
Ciao da Raff


19/12/2013, 1:04
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Messaggi: 4559
Località: Insubria
raff ha scritto:
Notato anch'io quest'effetto con la pece a base di resina di pino, ma solo col gelo.
Scalda la giunzione sul fuoco e vedrai che si riattacca.
Ciao da Raff


Ciao @Raff,
quindi col freddo si ridurrebbe il volume con la pece?
Di solito la mischi a cera, ocra, carbone..?
il catrame di betulla invece "mi sembra" di aver notato di no, ma col caldo intenso e secco tende a colare ad esempio lasciando le frecce dentro l'automobile al sole d'estate

complimenti @ligera ;)


19/12/2013, 13:46
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Sicchè
d'inverno i mammuth con che cosa li cacciavamo? O si portava dentro l'attrezzatura? O si accendeva un fuochino prima? O si andava piu di peduncolo ? La pece di betulla non ho ancora avuto il piacere ma dal forum ho capito che come zona di operazione sono al limite, e poi dalle alpi in giù? Perchè penso che anche il catrame col gelo salta facilmente...
Io ho usato la ricetta di San Tommaso ( resina cenere e cera) e mi va abbastanza bene. E la uso solo per le punte perche come diceva Mastrofoco le penne si può anche solo legarle. Ma la colla animale ci sono prove che usavano per l'inpennaggio?


19/12/2013, 23:14
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