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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Qualche mese fa avevo provato a ricostruire delle frecce romane per la mostra di Sasso Marconi. Ne sono state ritrovate alcune in due siti, uno in Numibia (credo l’attuale Sudan) e in Siria ed avevano tutte lo stesso tipo di impennaggio. Di quelle della Numibia pare che una fosse intera ed era lunga solo 39 cm. In effetti la misura corrisponderebbe a quelle nella faretra di un arciere romano sulla colonna traiana. Alcune sono di legno, altre di canna e altre ancora di canna e legno. Non si sa però che canna e che legno. Per l’incollaggio delle alette (che non erano legate) ho usato la colla di bue (quella in perle color ambra che si trovano nei colorifici). Ho notato che è molto facile impennarle in questo modo. Prima si stende uno strato di colla e si aspetta che asciughi, poi se ne stende uno caldo sulla penna e si applica. L’aletta sta attaccata subito ma se si vuole prima che asciughi la si può spostare come si vuole. È più comodo di quanto pensassi. ciao
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05/01/2014, 17:36 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Maghin, belle realizzazioni le tue. Debbo cercare nei miei pc perchè, oltre ai ritrovamenti da te citati, mi sembra di ricordarne un altro... Un saluto da Raff
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07/01/2014, 0:13 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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grazie Raff. se le trovi sarebbe davvero interessante. ho trovato anche questa figura credo relativa ai ritovamenti di Dura Europos in Siria a cui accennavo sopra ciao
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07/01/2014, 8:25 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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magin ha scritto: Qualche mese fa avevo provato a ricostruire delle frecce romane per la mostra di Sasso Marconi. Ne sono state ritrovate alcune in due siti, uno in Numibia (credo l’attuale Sudan) e in Siria belle Maghin, grazie del post lo collego a questo post: viewtopic.php?f=11&t=1216&hilit=frecce+romane
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08/01/2014, 10:31 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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a già ... non me lo ricordavo più ...
ciao Manx!
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08/01/2014, 20:34 |
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saracenbow
Iscritto il: 19/04/2013, 10:29 Messaggi: 460
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magin ha scritto: Qualche mese fa avevo provato a ricostruire delle frecce romane per la mostra di Sasso Marconi. Ne sono state ritrovate alcune in due siti, uno in Numibia (credo l’attuale Sudan) e in Siria ed avevano tutte lo stesso tipo di impennaggio. Di quelle della Numibia pare che una fosse intera ed era lunga solo 39 cm. In effetti la misura corrisponderebbe a quelle nella faretra di un arciere romano sulla colonna traiana. Alcune sono di legno, altre di canna e altre ancora di canna e legno. Non si sa però che canna e che legno. Per l’incollaggio delle alette (che non erano legate) ho usato la colla di bue (quella in perle color ambra che si trovano nei colorifici). Ho notato che è molto facile impennarle in questo modo. Prima si stende uno strato di colla e si aspetta che asciughi, poi se ne stende uno caldo sulla penna e si applica. L’aletta sta attaccata subito ma se si vuole prima che asciughi la si può spostare come si vuole. È più comodo di quanto pensassi. ciao io ho ricostruito un arco (composito) della stessa colonna a cui fa riferimento la foto della faretra. la sua lunghezza, facendo le dovute proporzioni, non doveva superare i 100-110 cm. l'allungo è limitato, 55-60 cm e ciò trova riscontro con la lunghezza della faretra e delle frecce che tu hai ricostruito
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09/01/2014, 10:55 |
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saracenbow
Iscritto il: 19/04/2013, 10:29 Messaggi: 460
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saracenbow ha scritto: magin ha scritto: Qualche mese fa avevo provato a ricostruire delle frecce romane per la mostra di Sasso Marconi. Ne sono state ritrovate alcune in due siti, uno in Numibia (credo l’attuale Sudan) e in Siria ed avevano tutte lo stesso tipo di impennaggio. Di quelle della Numibia pare che una fosse intera ed era lunga solo 39 cm. In effetti la misura corrisponderebbe a quelle nella faretra di un arciere romano sulla colonna traiana. Alcune sono di legno, altre di canna e altre ancora di canna e legno. Non si sa però che canna e che legno. Per l’incollaggio delle alette (che non erano legate) ho usato la colla di bue (quella in perle color ambra che si trovano nei colorifici). Ho notato che è molto facile impennarle in questo modo. Prima si stende uno strato di colla e si aspetta che asciughi, poi se ne stende uno caldo sulla penna e si applica. L’aletta sta attaccata subito ma se si vuole prima che asciughi la si può spostare come si vuole. È più comodo di quanto pensassi. ciao io ho ricostruito un arco (composito) della stessa colonna a cui fa riferimento la foto della faretra. la sua lunghezza, facendo le dovute proporzioni, non doveva superare i 100-110 cm. l'allungo è limitato, 55-60 cm e ciò trova riscontro con la lunghezza della faretra e delle frecce che tu hai ricostruito https://fbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net/ ... 0408_n.jpghttps://scontent-b-ams.xx.fbcdn.net/hph ... 3455_n.jpg
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09/01/2014, 11:01 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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secondo voi perchè erano in "miniatura" ? si hanno notizie se queste frecce fossero avvelenate?
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09/01/2014, 15:56 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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per Luigi - ciao Luigi, veramente bello ed interessante l'arco romano! in un altra immagine si vede l'arco a "riposo". con un brace ridotto le frecce anche corte dovevano essere scagliate velocemente. ciao Allegato: 081_Conrad_Cichorius,_Die_Reliefs_der_Traianssäule,_Tafel_LXXXI - Copia.jpg per Bac - i Romani non so, non ho trovato niente. sicuramente gli Sciti che usavano punte in bronzo molto piccole le avvelenavano e sappiamo che era composto da serpenti velenosi in putrefazione, sterco e sangue. ciao
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09/01/2014, 20:48 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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comunque sia considerando il fatto che il più delle volte combattevano contro nemici poco protetti da armature e che il loro punto di forza era la cavalleria e la formazione a testuggine un archetto piccolo e poco ingombrante era l'ideale da portarsi appresso.
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10/01/2014, 9:21 |
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