Bene signori, finalmente dopo tanto penar ho fatto raggiungere al mio nocciolo il tempo di stagionatura minima (1 mesetto ca.), abbastanza per farlo asciugare ma non troppo per farlo esplodere. A suo tempo (circa una settimana fa) avevo spaccato e con la parte più sottile ricavata dallo spacco avevo fatto un archettino carino e leggero, che pero' seguiva troppo la corda. Oltre a questo problema, scoprì che si era formata una crisalide per l'eccessivo allungo da me portato (l'arco è piuttosto corto e anche se lo raggiungeva, dubito che sopportasse bene il mio allungo). Ergo, dopo aver fatto passare un'altra settimanella, eccomi pronto a lavorare la parte più consistente del tronchetto spaccato;
Un po' di dati:

E' altro circa 162 cm e mezzo ed è largo 3 (cm), misura uniforme per tutto il legno. Ha numerosi nodi , non proprio sul dorso (tranne un paio), ma sono quasi tutti situati sui fianchi del legno, e la cosa mi fa rabbrividire. Presente una certa stortatura sul flettente inferiore e le operazioni di raddrizzamento con l'altra parte della doga non era state proprio perfette; speriamo meglio con quest'altra. Infine, ho lasciato il libro sul dorso perché non volevo rovinarlo (lavoro esclusivamente con il cutter e con un pialletto piuttosto malandato, avevo paura di fare tagli pericolosi).

Un po' di foto per mostrarvi il mio cruccio:

(L'arco nella sua interezza, scusate la brutta inquadratura)

(Nodi...)

(..ancora...)

(e ancora; questo è uno di quelli che si trovano sul dorso, questo è il primo)

(il punto dove il legno è storto)

Bene, ecco il mio simpatico spacco di doga. Immagino che voi, arcai di molto piu' esperti di me, stiate pensando che non ho ne le competenze e ne gli strumenti adatti per lavorare un legno così problematico. Il fatto è che non posso semplicemente buttarlo via e prenderne un'altro dalla legnaia: questa è davvero la mia ultima doga e io, abitando in piena città, non posso rifornirmi costantemente di orniello, nocciolo o olmo uscendo semplicemente da casa. Con i miei mi sono accordato per andare a tagliare qualcosina nei giorni di luna buona nei parchi all'interno della Capitale, ma è ben misera cosa, considerando che posso portare al massimo un tronco a viaggio (abbiamo una utilitaria.) Questo solo per farvi capire il mio quadro e per non farvi esordire con l'ovvio ma fin troppo fatidico "con questo ti ci fai i denti, vai a cercare bla bla bla", poiché personalmente non posso. Grazie per l'attenzione e spero che riusciate a darmi consigli validi. Perdonate i miei toni un po' lamentosi alla fine, ma la frustrazione è una brutta cosa.

Grazie in anticipo, signori, e buoni trucioli ^^

sto lavorando un nocciolo...con molta calma perchè nemmeno io sono bravo...cmq come prima cosa ti consiglio di levare la corteccia dove lìhai lasciata girando attorno ai nodi...poi il libro lo toglierai in seguito imbevendo il dorso con una spugnetta bagnata...cmq flettenti piatti,il manico dovrebbe essere tra 12-15 cm e se raspi i flettenti prima i tillerare passa sempre una raschbiata...altrimenti scricchiola...da pivello quale sono nn so dirti altro

Non ho altro che un cutter, un pialletto e della carta vetrata, quindi niente raspa. L'idea del flatbow era piu' che ovvia; io cercavo piu' che altro consigli sui nodi o sul raddrizzare i flettenti.

Comunque grazie del contributo, francesco ^^

fare un arco con un taglierino la vedo dura...cmq sui nodi sul ventre devi lavorarli con molta cura evitando di asportare troppo materiale e lasciare dei buchi...lo sa bene il mio olmo...sul dorso lessi da qualche parte che devi levare la parte dei rametti e arrotondarli...io lo faccio con una lima...pero nn so se è il procedimento giusto

In realtà non è tanto difficile farlo con un taglierino, certo ci vuole un sacco di olio di gomito. Comunque il problema non è tanto lavorarlo ma essere sicuri che non esploda mentre tiro per colpa dei nodi ç_ç

Ciao Arcadio,
per intanto cerca di pulire bene anche i nodi, stabilisci la manicatura ed eseguila solo sbozzandola.
Se la manicatura cade in corrispondenza della piega sarai avvantaggiato e prima di modellare i flettenti ti consiglio di procedere col raddrizzamento. Dopo lo metti sul pavimento, addossato ad una riga delle piastrelle e fai una foto dall'alto sia di tutta la doga sia del flettente coi nodi.
Debbo dirti subito che 162 cm per un nocciolo nodoso mi sembrano critici e che il risultato sarà dubbio, per cui niente illusioni.
Una raspa normalissima, meglio se mezza tonda, al più vicino bricocenter costa sui 2,50 euro.
Ciao da Raff

Non avendo mai lavorto il nocciolo non posso dare consigli, solo che mi sembra in generale che la doga è troppo sottile nella parte centrale e questo a meno di incollare un pezzo dietro, può far si che l'arco ceda nell'ipugnatura.
ciao

Questo era un problema che avevo notato anche io, ma nell'altro archetto (che seguiva la corda) non è successo niente sull'impugnatura, semmai sul flettente, ma dubito che le cose siano connesse. Comunque un pezzo di legno scartato ce l'ho. Certo, poi pero' non potrei certo incollarlo con l'epossidica: e chi ce l'ha?

Comunque ripeto, già ho sperimentato la struttura del legno, ergo mi sembra più che propensa ad accettare la geometria da me scelta. L'unico mio cruccio sono i nodi, ma speriamo non causino problemi. Quindi, penso che oggi comincerò a lavorare. Nel pomeriggio dovrei riuscire a postare le foto. Buona giornata ^^

Uh, solo un'altra domanda che potrebbe sembrare banale: non ho idea di come proporzionare il manico. Cioe', ho segnato il (quasi) centro dell'arco, ma poi non so come regolarmi. Insomma, la sommità del pugno dove va? Sul centro preciso o qualche cm piu' sopra?

ciao Arcadio, mi sembra che da qualche parte si era già discusso. io credo di posizionare la freccia pochi cm (un paio?)sopra il centro esatto ma non faccio testo perchè mi regolo per come mi sento l'arco equilibrato in mano. altri saranno più precisi.
ciao