arco composito in stile bizantino
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vincenzo77
Iscritto il: 17/12/2012, 12:02 Messaggi: 584 Località: Brescia
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Ciao Luigi,scusa la domanda,nel mio vagabondare in rete ho visto questo,un pezzetto di "osso" che separe i due corni dei flettenti...perche? è una modo,una decorazione o ha una valenza?
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13/02/2014, 11:32 |
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Michele
Iscritto il: 29/01/2014, 17:15 Messaggi: 19 Località: Montecchio Emilia (RE)
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Se non sbaglio il tassello in osso veniva posizionato al centro dell'impugnatura, prima di incollare le lamine in corno, con funzione di battuta per facilitare il posizionamento delle lamine. Correggetemi se sbaglio.
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13/02/2014, 17:06 |
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saracenbow
Iscritto il: 19/04/2013, 10:29 Messaggi: 460
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Michele ha scritto: Se non sbaglio il tassello in osso veniva posizionato al centro dell'impugnatura, prima di incollare le lamine in corno, con funzione di battuta per facilitare il posizionamento delle lamine. Correggetemi se sbaglio. al contrario, veniva posizionato dopo. la sua reale funzione, però, non è del tutto chiara.. c'è chi suppone che serva per evitare slittamenti, ma in quel punto dell'arco non c'è nè flessione e nè alcun movimento, e c'è chi suppone che serva per "serrare" meglio le due lamine di corno posizionandolo a mo di cuneo(?)
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13/02/2014, 18:03 |
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Michele
Iscritto il: 29/01/2014, 17:15 Messaggi: 19 Località: Montecchio Emilia (RE)
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saracenbow ha scritto: Michele ha scritto: al contrario, veniva posizionato dopo Io avevo letto proprio così nel capitolo sugli archi compositi di Stefano Benini nel libro Archi di legno, tecniche di costruzione di Roberto Rillo.
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13/02/2014, 18:41 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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Ricordo che @alex aveva posizionato un tassello di corno di cervo tra le due lamine che non trovando sfogo con apertura arco-piega flettenti-spostamento verso l'impugnatura delle lamine... si era aperto? o ricordo male?
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13/02/2014, 19:08 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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quando viene messo in genere, dopo la tendinatura o prima?
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13/02/2014, 20:32 |
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saracenbow
Iscritto il: 19/04/2013, 10:29 Messaggi: 460
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bac ha scritto: quando viene messo in genere, dopo la tendinatura o prima? io normalmente lo metto prima della tendinatura.
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13/02/2014, 20:43 |
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saracenbow
Iscritto il: 19/04/2013, 10:29 Messaggi: 460
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-mANx- ha scritto: Ricordo che @alex aveva posizionato un tassello di corno di cervo tra le due lamine che non trovando sfogo con apertura arco-piega flettenti-spostamento verso l'impugnatura delle lamine... si era aperto? o ricordo male? l'area dell'impugnatura, di norma, dovrebbe essere rigida e quindi senza alcun spostamento.
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13/02/2014, 20:44 |
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dot
Iscritto il: 12/05/2011, 0:26 Messaggi: 155 Località: 51017 Pescia
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Michele ha scritto: saracenbow ha scritto: Michele ha scritto: al contrario, veniva posizionato dopo Io avevo letto proprio così nel capitolo sugli archi compositi di Stefano Benini nel libro Archi di legno, tecniche di costruzione di Roberto Rillo. ciao, se può servire, personalmente in un tutorial del 2010 mi ero appuntato quanto segue: Ulteriore punto di riflessione proviene dalla nota zeppa invariabilmente rinvenuta inserita negli originali tra le estremità delle lastre cornee al centro della impugnatura. E' comunemente sostenuto che essa costituisse espediente per compensare il vuoto venutosi a creare per la trazione del tendine in essiccamento mentre, sempre da esperienza, a mio parere le ragioni sono altrove. Anzitutto la contrapposizione delle due lamine al ventre è locata in una immutabile zona rigida, che poco o punto è interessata dalla riflessione dei flettenti; La contrazione del tendine, se da un lato impone curvatura all'anima lignea (a me non pare nel modo soverchio decantato), probabilmente assoggetta anche ad una qualche compressione longitudinale la fibra del legno, pure se ancorata dall'incollaggio al corno, con risultato in parte compensativo ; di poi considero che l'azione svolta dalla colla nell'unione tra corno e legno non permetta scivolamento tra le due superfici, tanto più su tali lunghezze, altrimenti se ne potrebbe avere distacco; Quando poi l'allontanamento si credesse dalla anzi detta riflessione operata a fresco, sarebbe più probabile si manifestasse dalle estremità che non dal centro, pure per l'andare la lamina se mai leggermente rastremandosi dalla impugnatura verso le estremità e, considerando che, in questa fase, si trova immobilizzata dalla legatura per la perfetta adesione , vien da domandarsi come possa scivolare sull'anima in legno; Si potrebbe dedurre quindi che il vuoto da riempirsi in fase finale, costituisca una scelta opinata in inizio, quale margine di riserva per procedere più agevolmente alle pose e disporre in ultimo di una possibilità di perfezionamento conclusivo tramite la interposizione dell'inserto ad arte conformato. Sempre a mio parere, per quanto contrariato da autorevoli giudizi, alla zeppa non si può negare anche funzione di legante tra le due lamine contrapposte in quanto, ancorché strette nella spira del tendine, mostrano elevata predisposizione a sovrapporsi con gli immaginabili deleteri effetti, sotto la sollecitazione fortissima della compressione che si sviluppa a completa trazione: non a caso il cuneo non è mai del medesimo materiale delle lamine. Probabilmente lo spessore dell'inserto veniva livellato allo spessore del corno solo dopo aver stabilizzato l'arco nelle prove preventive.
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17/02/2014, 20:49 |
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