Salve,
mi intrometto: il legno di compressione è la reazione di una pianta ad una "spinta" che ne determina la sua inclinazione dal verticale; esso fa sì che la pianta si raddrizza ritrovando in tal modo l'assetto verticale.
Nelle pinacee, tasso compreso, si forma all'esterno di quella che sarà la spinta che agisce: un ramo che flette in basso per il suo peso, la pianta che, come detto sopra, per cause ambientali quali il vento, l'eccessivo peso della neve, ecc, si disallinea dalla verticale. In pratica il tronco produce, dal lato da raddrizzare più lignina la quale, essendo più resistente alla compressione, sostiene e raddrizza il tronco. Questo in parole povere.
E' inadatto a ricavarci archi poichè mentre è resistentissimo alla compressione è scadente alla trazione e soggetto a deformarsi sia durante la stagionatura sia durante l'uso dell'arco ricavato; esperienza personale.
Qui per informazioni assieme al legno di tensione:
https://translate.googleusercontent.com ... Rh5B1c-ufgNell'europa del nord questo legno veniva, ma ancora oggi vi è chi si cimenta, adoperato per costruire archi laminati unendo legno di betulla (dorso), e legno di compressione di pino o abete (ventre), con colla di pesce, forse storione, ricavando in tal modo un composito affidabile e veloce.
Qui un documento, aimè in russo, ma con una sequela di foto che mostrano la catena operativa:
https://yadi.sk/d/DyMFZ_JLPhQ4cQui 14 pagine di paleoplanet:
http://paleoplanet69529.yuku.com/topic/ ... _EcIbvI91ZQui altro tread con 4 pag:
http://paleoplanet69529.yuku.com/topic/ ... _EPFbvI91bQui la ricerca di "compression pine" su google per chi voglia sapere di più:
https://www.google.it/search?client=ubu ... 8gfy2YHgBgSpero di aver contribuito a conciliarvi il sonno
Un saluto da Raff