Dopo aver diligentemente sigillato con colla le due estremità e portato il paletto in cantina ho cercato trai post sull'argomento, per scoprire che l'Ostryapuò essere lavorata anche da fresco.
Il tronchetto l'ho tagliato a 50 cm da terra e di lunghezza 230 cm, diametro alla base 7 cm all'altra estremità 5 cm. Sul lato riflesso che userò come dorso ha un nodo un po' più importante solo dove posso far ricadere il manico. lungo il piano sagittale è dritto da fare soggezione.
Ora ho qualche quesito per confermare quanto acquisito dalle vostre (collettivo) indicazioni precedenti:
1. E' un ottimo legno e si presta alla lavorazione flat
2. Sarebbe stato meglio un diametro di almeno 8 cm, ma penso di potermi accontentare
3. Posso usare come dorso il primo anello di alburno
4. potrei cominciare a truciolare da subito (o altrimenti quando sarebbe meglio?)
Spezzo le prossime domande in un altro messaggio, intanto spero in qualche parere illuminato.
Andrea

L'unica cosa che mi viene in mente è che ti verrà con il dorso un po tondo, ma normalmente funzionano anche così...

Per il resto è un legno che non ho (ancora) avuto l'onore di incontrare...

Ciao
Luca

Ciao angelirosora, calma e gesso la fretta è la peggior nemica di un (aspirante/apprendista/scafato) costruttore di archi
( quattro minuti di fretta / uno se utilizzi atrezzi elettrici e hai buttato qualche decina di ore di lavoro e invece di un arco ti ritrovi qualche etto di legna per la stufa/camino )
veniamo alle tue domande
1) verissimo
2) vero
3) assolutamente vero
4) qui le robe si complicano , io sgrosserei ( tenendomi abbondante ) pesereri il risultato ogni settimana e se avessi per due settimane lo stesso peso proverei a finire il lavoro .

Grazie Jeval,
all'inizio mi hai un po' spiazzato, poi ho capito che rispondevi a me e non a angelirosora (che con l'occasione saluto con simpatia).
Ancora qualche domanda, approfittando della vostra esperienza ma soprattutto delle considerevoli disponibilità e pazienza:
Nell'unico oggettino finora ultimato e nelle altre prove in corso, compresi un paio di fiaschi, ho sempre lavorato profili simmetrici, con l'idea di far capitare al centro geometrico dell'arco la presa di pollice e indice (della mano sinistra) e poco più in alto il poggiafreccia o zeppa, come dicono qui da me. Percio il rivestimento dell'impugnatura parte da poco più in alto del centro arco e scende più in basso. Posso considerarlo un posizionamento corretto? Magari è meglio se posto un paio di foto.
La soluzione simmetrica è confortata da quanti dicono di "rovesciare l'arco" quando il flettente superiore si è un po' allentato per le maggiori sollecitazioni alle quali è sottoposto. Altri invece parlano direttamente di fare il flettente inferiore un po' più morbido.
Invece non mi ritrovo proprio mentalmente con i flettenti di misure diverse... a parte gli archi orientali c'erano storici con questa caratteristica?
E ancora, il profilo flat con il manico "che lavora" e non rigido si fa? basta mantentere costante lo spessore tra manico e attaccatura dei flettenti? Perchè secondo la formula: lunghezza totale dei flettenti = 2 x allungo + il 10%, con il mio allungo di 28", se considero la classica manicatura di 14" dovrei fare un arco lunco 75,5" cioè 192 cm... tantino! Sono alto più o meno 1 e 80...
Grazie ancora per le risposte passate e future.

Finalmente, anche grazie all'aiuto di mia moglie, riesco a pubblicare qualche foto del mio pargoletto (neanche quarant'anni e sono un mezzo analfabeta informatico).
Il cucciolo è stato ottenuto da un tronco di maggiociondolo di almeno 12 cm di diametro, mi sono approcciato al mio tesoro perduto con troppa inesperienza e l'ho barbaramente devastato. L'unica doghetta valida era larga fra i 3 e i 4 cm. Lo so, merito di essere radiato solo per questo.
Il fattaccio avveniva circa 3 anni fa, ed il piccolo ha emesso i suoi primi vagiti prima della scorsa estate.
E' lungo solo 137 cm ma l'ho teso ripetutamente ed ho lanciato diverse dozzine di frecce al mio allungo di 28". Dalle mie prime letture avevo capito che dovevo lasciare 1 o 2 strati di alburno, dunque ne avevo lasciato uno, invece dalle prime prove ha incominciato a scricchiolare a 1/3 del flettente superiore fino a staccarsi una scheggia (in mano a un poveraccio che provava a tenderlo per la prima volta ed è diventato rosso di vergogna). Ho tirato via tutto lo strato e gli ho dato giù nuovamente di olio di lino e pare funzionare bene e senza scricchiolii. ora il dorso è costituito dal primo anello di alburno ed e ancora marezzato con il giallo dell'alburno in contrasto con il bruno intenso del durame. Ai puntali mi sono concesso il vezzo di lasciare una losanga dello strato di alburno rimosso, come se fossero rivestiti.
Siate buoni...
Andrea

Avevo dimenticato il dettaglio cruciale: a 28" sviluppa solo 25#... Elastico da mutande?

Ciao Andrea ,
devo dire che come primo tentativo merita i miei complimenti .
devo dire che è l'ennesima prova che alcuni dogmi non sono poi cosi scolpiti nella roccia
137 cm sono 54" scarsi e aprirli a 28" contraddice alcuni dogmi ( allungo = 1/2 della lunghezza della parte dell'arco che lavora .
Tanto più che fra impugnatura "prolungata" e puntali rigidi la "parte che lavora" sul tuo arco sarà forse di 22~23" .
E anche per questo il risultato e encomiabile .
appena ho tempo provo a indicare sulla foto cosa , a mio avviso ovvio , potrebbe esssere migliorabile .
Per le 25# non preoccuparti ci sarà tempo per libraggi più importanti
( e anche per diventare rosso in faccia tentando di incordare un arco che di farsi incordare non ne vuol sapere , però in questo caso ti toccherà ricominciare a far trucioli fino a quando l'operazione di incordatura non risulterà più agevole ( o meno impossibile ? )

Sono qua:
A mio avviso l'arco lavora sopratutto nei tratti marcati in rosso prova ne sia che ad arco scarico nelle stesse zone il legno ha seguito la corda .
Sul prossimo sarebbe opportuno far lavorare anche i tratti marcati in blu

14" mi sembrano un po tanti 4" per la grip 3" ~ per ogni rastrematura fanno 10" ~
( ma si può scendere ancora ... )
Poi dimentichiamoci le dimensioni e le prestazioni degli archi tradizionali in fibra , il legno è "altro" e un arco lungo è meno stressato di uno corto .
Con allunghi di 28" non è consigliato scendere sotto i 67-69"
( poi molto dipende dalle qualità del legno che si sta lavorando e dall'esperienza di chi lo lavora

Grazie Jeval,
avevo trovato quelle misure su uno schema dalla rete, in particolare avevo seguito le indicazioni da Arcs primitifs. Sul mio nanetto avevo comunque accorciato, però sulle altre prove che ho tentato mi ero sempre attennuto a quella. Correggerò.
Sto cercando di farmi un bagaglio un po' più solido prima di affrontare l'ultimo legno arrivato, mi dispiacerebbe sprecare quel tronco reciso nel fiore degli anni...
Posterò quanto prima la foto del prossimo candidato, e spero di potervi inviare presto anche il risultato delle prime sbozzature, che spero di avviare lavoro e famiglia permettendo.
Grazie ancora a te e a quanti avevano commentato questo argomento prima che mi aggiungessi e che mi hanno abbastanza basi, almeno per formulare le mie domande.
Un saluto a tutti, Andrea