Sono nuovo del forum,e da qualche anno sono appassionato di arcieria,e volevo costruirmi un arco.Ho gia esperienza nella lavorazione del legno.L'altro giorno ho recuperato 2 pezzi da 180-200 cm circa da un carpino,nero,ho letto che è usabile per gli archi e visto che nelle mie zone ne è pieno...
Però leggendo nei vari forum non sono riuscito a trovare informazioni soddisfacenti riguardo alla stagionatura.Io sono completamente ignorante in materia,quindi vorrei il vostro consiglio.
Per ora sono conservati in una specie di cantina al riparo dagli elementi,un po di aria circola.

qualcosa sul carpino nero la so :

per iniziare a tirare non gli servono tempi lunghi di stagionatura , lo puoi lavorare subito , poi quando hai ottenuto un arco funzionante lo incordi al contrario oppure lo fissi a un tutore e spalmando il ventre dell'arco con dello strutto lo scaldi a fiamma o con una pistola ad aria fino a fargli assumere un colorito nocciola, lo lasci riposare per qualche giorno e l'arco è pronto.

Quoto bac, il carpino è buono per fare flat, la tostatura ridurrà anche il seguire la corda.

E se avessi tempo per farlo stagionare?
Il problema è che ho preso il legno proprio per farlo stagionare diciamo,come detto nella mia presentazione sono all'ultimo anno di superiori,quindi c'è la maturità e preferirei lasciarlo stagionare per lavorarlo quest'estate.

Decisamente meglio
Che diametro hai ?
Se il diametro lo permette io spaccherei subito per accelerare l'esiccazione/stagionatura
e se il luogo di immagazzinamento lo permette , umidità almeno oltre il 60% scorteccerei anche facendo attenzione a non incidere il primo anello sotto al libro,sigilla anche le teste per evitare fessurazioni da esiccazione troppo rapida , va bene anche il vinavil .

Uno è di circa 15cm,a restringersi fino a 14,l'altro da 14 fino a 12,5-13.
Dovrebbero essere lunghi sui 180-200cm.
Esiste qualche modo semplice e sbrigativo per dare un'idea della percentuale di acqua?Anche grossolano.
Penso tu ti riferisca all'umidità nell'aria,ma io sarei interessato all'umidità sia dell'aria che del legno.

dimensioni , a mio avviso ovvio , sufficenti a ricavarne due doghe spaccando , con attenzione, a metà

Dipende , in letteratura si da per assodato che il legno stagioni al ritmo di 1/1.5 cm l'anno .
su legni già stagionati c'e' una correlazione fra umidità e temperatura dell'aria e contenuto di umidità nel legno , se n'è parlato qui:
viewtopic.php?f=37&t=2316&p=34169&hilit=tabella+umidita#p34169

Interessante la tabella.
Quindi come procedo per la stagionatura?Spacco i tronchi,li scorteccio e copro le estremità di colla?E poi per quanto li lascio a stagionare?
Due doghe?Quindi intendi max 2 archi?Io pensavo di farne almeno 4 con il tronco piu grande,quell'altro mi serve per un'altro progetto,non che debba scendere in guerra ma piu ne faccio e piu imparo.
Dite che non è possibile tirar fuori 4 archi?Anche usando parti del tronco meno portate a diventare archi,come gia detto voglio fare un pò di pratica.
Poi avevo un'altro dubbio,come dovrei regolarmi per la libbratura?La sezione sarà flatbow per ora,e avevo intenzione di fare i primi da 20-30 libbre,e con l'esperienza raccolta cercare di fare un quarto(o terzo?o secondo?) un po piu decente da 70-80 se possibile con il carpino.Che dimensioni dovrebbe avere la sezione?

P.S.Scusate l'ondata di domande ma essendo nuovo ho molti dubbi

Potrebbe essere possibile farne 4, ma è sempre un'incognita. Spacca in 2 e valuta la situazione, quando ho cercato di spaccare il carpino mi si è sempre avvitato.

io ho sempre usato tronchetti monodose, come disse qualcuno,
un longbow addirittura era giusto del diametro sufficiente per la parte centrale , gli archi così fatti da verdi stagionavano rapidamente , e la tostatura accelerava ancora di più la disidratazione.

ancora possiedo il primo fatto 4-5anni fa e sottoposto ad ogni strapazzo.


ha numerosi nodi sul dorso , 40# a 26" per 150 cm