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 prese e sganci 
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Iscritto il: 01/10/2013, 17:05
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In questo periodo ho avuto, anzi sto avendo, modo di approfondire questa tecnica...seppure credo che il principio di base sia lo stesso per tutti i popoli orientali esiste una varietà enorme di prese anche all'interno della stessa "scuola". Se pensiamo ai turchi, ad esempio, basti vedere testi come Saracen archery o il recente lavoro di Adam Swoboda (che ho acquistato con grande soddisfazione) per rendersi conto di ciò.

Manx non conosco minimamente il kyudo, ti riferisci alla mano dell'arco o a quella della corda? In entrambi i casi comunque, sono abbastanza sicuro che la torsione del polso nella mano della corda sia presente nella tradizione turca e in quella cinese. Come pure il follow through della mano dell'arco (anche se in maniera abbastanza diversa viste le dimensioni degli archi notevolmente differenti).


11/01/2014, 17:02
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non posso non escludere che la mano che impugna l'arco ,fatta di ossa e tendini , non possa anch'essa
immagazzinare energia , quando tiro usando il pollice ho la netta sensazione che la freccia venga strappata dalla mano destra e non semplicemente lasciata andare come nella presa mediterranea.

d'altro canto con la presa mediterranea posso usare un libbraggio doppio.

un serio confronto tra le principali tecniche dovrebbe tener conto di questo aspetto.


11/01/2014, 18:26
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Iscritto il: 01/10/2013, 17:05
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bac ha scritto:
non posso non escludere che la mano che impugna l'arco ,fatta di ossa e tendini , non possa anch'essa
immagazzinare energia , quando tiro usando il pollice ho la netta sensazione che la freccia venga strappata dalla mano destra e non semplicemente lasciata andare come nella presa mediterranea.

d'altro canto con la presa mediterranea posso usare un libbraggio doppio.

un serio confronto tra le principali tecniche dovrebbe tener conto di questo aspetto.



Sul libbraggio non sono completamente d'accordo. E' indubbio che tirare la corda con 2 o 3 dita possa essere più semplice ma l'allenamento può sopperire. Ad esempio io che ero "vergine" e ho cominciato da subito a tirare con il pollice oggi riesco a tendere il mio mongolo da 50# a 30", forse anche qualcosa in più (vabbè a natale ho esagerato e credo di avere il trapezio infiammato ma è un altro discorso)...con tre dita non riesco a aprirlo nemmeno a 28", manco se accendo il cero alla madonna.

Per il resto, se ho capito cosa intendi, assolutamente si! E' uno dei vantaggi che una presa come la nostra, con un unico punto di "ancoraggio" permette rispetto alla mediterranea, che al contrario non consente (o sono molto più piccole) torsioni del polso e dunque non immagazzina alcuna energia (potrei sbagliarmi visto che non conosco quella tecnica, correggetemi pure).

Molto dipende poi anche dal tipo di anello che si usa, o meglio dal modo in cui tiene la corda. Anelli come i primi che mi sono costruito (e che ho postato qui), con scanalature e simili sono a mio parere i peggiori. Hanno una presa più sicura ma l'inclinazione maggiore del pollice da un rilascio più lento e sporco. Tutto il contrario quelli in cui la corda viene tenuta dal bordo dell'anello e che toccano il pollice. Ne ho fatti un paio come quelli turchi...non sono ancora perfetti ma sono fantastici. Il rilascio è velocissimo, pulito e hai proprio quella sensazione che descrivevi tu, di freccia strappata dalla mano. Sono dei veri e propri grilletti.

Però, per onestà, credo che questa sensazione non sia da attribuire soltanto alla tecnica di rilascio (che di certo la facilita). Cerco di spiegarmi meglio: una delle prime cose che mi è stata insegnata dal mio maestro è l'equilibrio dinamico tra le due braccia: una che spinge e l'altra che tira. Questo equilibrio però non termina con lo scoccare della freccia ma prosegue nel follow through della mano davanti e nella completa apertura del braccio della corda. In varie declinazioni, questo è qualcosa che ho visto fare solo da arcieri tradizionali all'orientale (io sono lontanissimo da questo, capiamoci, non è facile interiorizzare il gesto). Dai tiratori mediterranei invece fondamentalmente vedo fare un gesto del tipo "tendo la corda e poi alla fine apro le dita" (In questo modo succede quello che dici tu Bac: lascio andare la freccia). Da tutti tranne che da uno: Kassaj, che reputo (opinione mia) tiratore eccezzionale pur tirando con la "banale" mediterranea. Secondo me lui non lascia andare la freccia ma ha una dinamica "interna" del tiro molto simile a quella orientale.

Tutto questo sulla base della mia piccolissima esperienza. Non voglio assolutamente fare un discorso di meglio o peggio tra le tecniche: è quanto di più lontano possa essere dal mio modo di vedere il tiro con l'arco. Se ho detto delle bestialità ditemi pure.


11/01/2014, 21:12
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paride ha scritto:

Sul libbraggio non sono completamente d'accordo. E' indubbio che tirare la corda con 2 o 3 dita possa essere più semplice ma l'allenamento può sopperire. Ad esempio io che ero "vergine" e ho cominciato da subito a tirare con il pollice oggi riesco a tendere il mio mongolo da 50# a 30", forse anche qualcosa in più



E' un approccio con una sequenza di "ingresso" dei muscoli differente (come dici dopo devi fare le "spingi-tira", quello vero)



Cita:
Per il resto, se ho capito cosa intendi, assolutamente si! E' uno dei vantaggi che una presa come la nostra, con un unico punto di "ancoraggio" permette rispetto alla mediterranea, che al contrario non consente (o sono molto più piccole) torsioni del polso e dunque non immagazzina alcuna energia (potrei sbagliarmi visto che non conosco quella tecnica, correggetemi pure).



Assolutamente controindicata la torsione della presa mediterranea amplifichi il paradosso dell'arciere, mentre nella presa "con la freccia sulla destra" lo annulli -se sei bravo...)

Cita:
Molto dipende poi anche dal tipo di anello che si usa, o meglio dal modo in cui tiene la corda. Anelli come i primi che mi sono costruito (e che ho postato qui), con scanalature e simili sono a mio parere i peggiori. Hanno una presa più sicura ma l'inclinazione maggiore del pollice da un rilascio più lento e sporco. Tutto il contrario quelli in cui la corda viene tenuta dal bordo dell'anello e che toccano il pollice. Ne ho fatti un paio come quelli turchi...non sono ancora perfetti ma sono fantastici. Il rilascio è velocissimo, pulito e hai proprio quella sensazione che descrivevi tu, di freccia strappata dalla mano. Sono dei veri e propri grilletti.

Qui non so dirti ... con il pollice tiro poco, non avendo archi adatti.... sono ancora fermo ad un "parapollice" in cuoio...



Cita:
una delle prime cose che mi è stata insegnata dal mio maestro è l'equilibrio dinamico tra le due braccia: una che spinge e l'altra che tira.


Nel tiro "tradizionale-mediterraneo" è il metodo di Coque (si scrive così??)

Cita:
Questo equilibrio però non termina con lo scoccare della freccia ma prosegue nel follow through della mano davanti e nella completa apertura del braccio della corda. In varie declinazioni, questo è qualcosa che ho visto fare solo da arcieri tradizionali all'orientale (io sono lontanissimo da questo, capiamoci, non è facile interiorizzare il gesto). Dai tiratori mediterranei invece fondamentalmente vedo fare un gesto del tipo "tendo la corda e poi alla fine apro le dita" (In questo modo succede quello che dici tu Bac: lascio andare la freccia).


Dunque... Nel metodo mediterraneo non "apri le dita" (che inplica una contrazione muscolare) ma le "rilassi" . In questo modo il disturbo introdotto (essenzialmente corda trattenuta e amplificazione del paradosso) viene minimizzato (quando mi riesce bene lo chiamo "rilascio di velluto" ;) ) Il tiro mediterraneo permette (ma non richiede) un attimo di stabilizzazione quando arrivi al punto di rilascio.
Nel tiro orientale (in cui ripeto, sono solo un maldestro principiante) l'azione dovrebbe essere obbligatoriamente dinamica. Va da se che, non fermandosi ed eseguendo un gesto veloce il braccio continua indietro per inerzia. Tra l'altro si vede benissimo nei filmati chi manda indietro il braccio come effetto delle forze risultanti dopo il rilascio (che a questo punto è effettivamente "inconscio") e chi "scimmiotta il gesto" dopo un rilascio volontario.... Io, nel mio piccolo non scimmiotto il gesto e il braccio mi si ferma circa un palmo dietro la spalla....


Ciao e ... buoni tiri!

Luca


12/01/2014, 10:00
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una spesie di follow trough nello sgangio mediterraneo si ottiene aprendo l'arco dall'alto a forza dei muscoli dorsali , quando i dorsali sono carichi al momento dello sgancio la mano sinistra tira in basso l'arco e quest'ultimo se anzichè perpendicolare viene tenuto leggermente obliquo tende ad allontanarsi dalla freccia in uscita.
questo movimento è del tutto automatico ed è dovuto all'elasticità muscoloscheletrica senza alcuna volontarietà.


12/01/2014, 15:04
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ma anche senza aprire l'arco dall'alto (che fra l'altro è vietato perlomeno in Fiarc), come dici tu, caricando in maniera più sicura dal basso si riesce ad ottenere lo stesso risultato da te descritto.
Io conosco tre tecniche di tiro:
1. caricamento dal basso con gomito dell'arco leggermente piegato ed arrivo al bersaglio già in trazione, in questo caso il lavoro viene svolto per 2/3 dal braccio della corda.
2. gomito dell'arco teso che punta direttamente al bersaglio, il lavoro viene svolto interamente dal braccio della corda.
Gira e rigira questo è il metodo più usato tra i campioni Fiarc.
3. Spingi-tira: si parte con braccia di corda e gomito piegate e si distendono progressivamente fino al punto di rilascio (che qualcuno chiama punto di ancoraggio).

Non so quale dei metodi venisse usato in tempi medievali da quale cultura ma vorrei delucidazioni in merito.

Gian


18/01/2015, 13:15
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Cita:
Non so quale dei metodi venisse usato in tempi medievali da quale cultura ma vorrei delucidazioni in merito.


purtroppo i soli indizi vanno ricercati nelle illustrazione dell'epoca.
qualcosa è stata tramandata fino ai giorni nostri ma bisogna rifarsi ad altre culture .

io non sono addentro a federazioni però posso capire che su un campo di tiro affollato è obbligatorio per ragioni di sicurezza puntare la freccia sempre verso il suolo prima di collimare il bersaglio, considerando anche che spesso nel raggio di gittata ci sono centri abitati .
le tecniche da te descritte costringerebbero me ad esempio a non eccedere le 50# pena rottura di cuffie e cuscinetti

aprire dall'alto consente la gestione di archi molto alti di libbraggio tutto qui , però non necessariamente la freccia aprendo dall'alto punta in alto , una buona esecuzione deve mantenere la freccia parallela al suolo .


18/01/2015, 13:35
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stile kyudo praticamente...
e tu come tiri bac?


18/01/2015, 13:39
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Cita:
tu come tiri bac

cerco di sperimentare e apprendere il più possibile.
cerco di divertirmi sia nella costruzione che nell'uso , per principio mi astengo dall'usare l'arco in luoghi
affollati (2 persone per me sono una folla).
se dovessi dire quale tecnica preferisco dico 50% mediterranea e 50% pollice apertura dall'alto in entrambi i casi .

il mio vantaggio è che non necessito di patelle, guantini , anelli e altre diavolerie .


18/01/2015, 15:16
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Iscritto il: 02/01/2015, 14:51
Messaggi: 124
Località: Pisa
Thread interessantissimo. Rilancio con un paio di quesiti. Primo - Qualcuno ha per caso sperimentato il tiro con l'anello del tipo sugakji coreano (https://www.google.it/search?q=sugakji+ ... B500%3B375 per vedere di che si tratta)? La mia impressione è che porti a qualcosa di molto simile alla presa primaria, senza netta prevalenza di deviazione iniziale della corda verso sinistra come nella presa mediterranea, o a destra come nelle prese di pollice o nella mediterranea inversa "Kinzhalnaya", anche se i coreani che usano il sugakji posizionano la freccia a destra come con gli altri anelli da pollice. Sono curioso, mi sa che presto o tardi proverò a farmene uno.
Secondo - Le bellissime immagini (ora non so ritrovarle ma ne sono state mostrate parecchie nel forum) di Ramses II in piena trazione mostrano una posizione elegantissima della mano della corda che tuttavia non riesco a razionalizzare. Pensavo in origine usasse una trazione di pollice, ma la mano ha un'inclinazione verso il basso che non mi sembra sia quella che si ha con l'anello da pollice (almeno non quello di tipo turco - persiano - indiano che sto imparando a usare io). Come cavolo tira (e tira bene, si vede benissimo, con stile insieme teso e rilassato!). Sarà mica possibile che usasse qualche sorta di sgancio meccanico? Qualcuno sa darmi suggerimenti? Certamente non ha niente a che vedere con la presa del guerriero assiro vista più sopra in questo stesso thread.


20/01/2015, 11:55
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