Ciao @gorthan,
Sono abbastanza d'accordo con le tue affermazioni,
e in effetti vite autoafilettante e dadi sono un adattamento alle mie esigenze.
Faccio una premessa:
a parer mio un arco e attrezzatura arcieristica in genere, continuo a considerarlo storico, autentico, antico(...) e filologicamente per me interessante fintanto che l'arciere, il suo clan, la sua tribù, il suo popolo(....) usano ancora questo strumento per la caccia o per la guerra;
nel momento in cui invece diventa un attrezzo ludico/sportivo si verifica il " giro di boa".
Questo punto di svolta ad esempio è in Europa è avvenuto nel rinascimento con la sostutuzione degli archi con le armi da fuoco, ci son testimonianze di battaglie nel periodo di svolta dove erano simultaneamente presenti arcieri, balestrieri, archibugeri.
In Giappone è avvenuto tardivo e repentino per esplicita volontà.
Attualmente esistono tribù amazzonica, andavano, africane etc..dove la svolta non è ancora avvenuta.
Nell'America del Nord ogni tribù prima di Colombo aveva sviluppato e usava non per sport archi e frecce, dopo l'al'arrivo in massa dei coloni, i nativi talvolta riuscivano a venire in possesso di armi da fuoco e se erano in grado di utilizzarle una volta finite le munizioni tornavano a costruire f e ecce e tendere archi.
Certo che rispetto a prima avevano accesso a nuovi materiali per la costruzione, è come testimonia Jim Hamm non se li lasciavano scappare.
Utilizzavano ad esempio la cerchiatura delle botti per punte a lama e codolo piatto, e i bossoli da 45 Long colt abbondanti dopo il 1873 per costruire formidabili Blunt.
Posto una foto tratta dal libro di Jim "Encyclopedia of American Natives bow arrows and quivers vol I"....
E così dimostro a Giorgio da dove son partito per costruire una Blunt udando bossoli di pistola .
Aprirò un Topic sulla stanza del tempo sulla varietà delle frecce indiane.