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 Arco da esile ramo di tasso con diametro 3,5cm 
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:geek: Ciao a tutti,
oggi facendo un po di spazio ordine in legnaia ho ritrovato un rametto di tasso lungo un metro e quaratantadue con almeno due anni di stagionatura,
storto ma non troppo,
nodosino ma non da record,
in compenso ha diametri risicati:
meno di 4 cm nella sezione massima ( base inferiore)
Vi ho scattato delle foto:
Immagine

Immagine
Sarà di "molto alburno" :(
in compenso ho individuato un buon lato per il dorso:

Immagine

Non ho molto tempo da dedicargli ma a Pasquetta in previsione di fare una grigliata all'aperto mi sa che me lo porto dietro e poi vi farò sapere se è diventato archetto o solo brace per barbecue :roll:

Ah....ovviamente trovandomi all'aperto seduto a terra l'unico attrezzo che mi porterò sarà il crooked knife o coltello indiano https://www.sagittando.it/forum/viewtopi ... 1&start=20 e un pietra da affilatura.


29/03/2015, 22:42
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Qualche colpetto a sbozzare con l'accetta daglielo lo stesso, sennò fai Natale, altro che Pasquetta :lol:


30/03/2015, 7:34
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Ciao @gorthan,
Guarda che l'impugnatura compresa la corteccia è 3 cm, il righello fotografato è in centimetri non pollici, un colpo di accetta affilata ( non quella di @magin con lama stondata da percussione) e lo tagli in 2.
Ho una settimana per guardalo e studiarlo che è la cosa più importante per garantire la vittoria.
So già che almeno 3/4 di ventre in vista sarà alburno chiaro e il durante a parte i puntali si sentirà come un un wrüstel in un hotdog, quindi il problema vero è andarci piano e pensare che seguira la corda....

Come me e te anche quelli non più "sbarbatelli" si ricorderanno il reclame :
Aiazzone Provare per credere1]: https://youtu.be/s8bx9Br-SWA

;)


30/03/2015, 11:06
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Uè uè, mi stai dando del vecchietto? :evil:
Porco cane, me lo ricordo bene il Guido Angeli. Mi sa che hai ragione tu... :?


30/03/2015, 16:14
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Viene, viene..
Ma io toglierei un anello o due di alburno... e non lo farei con l'accetta (dico... togliere l'alburno...) ;)
Ciao
Luca


31/03/2015, 10:21
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-mANx- ha scritto:
:geek: Non ho molto tempo da dedicargli ma a Pasquetta in previsione di fare una grigliata all'aperto mi sa che me lo porto dietro e poi vi farò sapere se è diventato archetto o solo brace per barbecue :roll:

Intervengo solo per sconsigliare vivissimamente la seconda soluzione. Alcuni soldati di Napoleone fecero una grigliata usando rami di oleandro e andarono poi ad ammirare l'erba dalla parte delle radici... Non vorrei che col tasso avesse a porsi qualche problema del genere... beh, una volta ridotto a carbonella sarebbe presumibilmente innocuo, ma mentre da legno si trasforma in carbonella, avrei gravi sospetti sui fumi che ne esalano!


31/03/2015, 21:20
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Grazie Francesco per il consiglio,
a dire il vero l'ho buttata li come battuta, francamente non so se la tassina bruciandola resti tossica o nociva....
mi sembra di ricordare che @Nitopi abbia fatto qualche esperienza in tal senso.
C'è di buono che mentre una doga di frassino, stagionata accanto a questo piccolo ramoscello di tasso, è stata divorata dai tarli, quest'ultimo grazie alla sua tossicità non è stato toccato..poco appetitoso per i tarli ma una leccornia per un arcaico o presunto tale ;)


C'è davvero niente da togliere Luca: è più un ramo per far due frecce che per tirarci fuori un arco, nella parte apicale alta il diametro del duramente è di soli 3mm mentre i 2 anelli di alburno esterni sono poco meno insieme :shock: vedremo cosa sala fuori


31/03/2015, 23:26
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Rieccomi,
forse penso di esserci riuscito,
non è stato difficile usare il coltello indiano e si è rilevato strumento utile ed estremamente interessante non disponendo sul posto di morsa, l'accetta con questi diametri superflua se non addirittura pericolosa,
inserirei il crooked knife a buon diritto tra gli attrezzi filologici dell'arcaio ovviamente con riguardo all'arceria degli indiani del Nord Est,
mi son reso conto usandolo e sviluppando fiacche sulle dita che il mio andrebbe però migliorato in modo da portare il pollice a controllare la lama un pò più in alto della linea di taglio, il prossimo è sempre il migliore ;)

con i vetri di una bottiglia di birra rotta ho rasato per lo più per eliminare i segni di tagli dovuti alla lavorazione sulle superfici,

il puntale superiore dell'arco è venuto alla moda haitabu https://www.sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=26&t=112 , l'inferiore è una semplice rastrematura che mi consentirà di fissare la corda con un nodo costrittore per variare dal solito dell'arcaio,
l'arco flette al punto di aver sentito il classico crepitio della corteccia del tasso che si stacca dal dorso solo puntandolo a terra e tirando,
però per il momento aspetto a tillerarlo e lo blocco per farlo seccare ancora un po secondo la teoria della https://www.sagittando.it/forum/viewtopi ... tura#p3280
Quindi in questo momento lo trovate sotto tortura :twisted:
Immagine

Immagine

vi confermo che sul ventre c'è alburno mntre il durame resta al centro e affiora per una spanna o poco più solo sui puntali,
per evitare che segua la corda non avendo un ventre "duro" pensavo ad una tostatura alla St. Louis , avete info precise sul tasso?
Se non ricordo male @raff non approva, @bac apprezza mentre @jeval è il Prometeo di questa tecnica.
Saluti


07/04/2015, 13:14
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Salve a tutti,
-mANx- ha scritto:
Rieccomi............
...........pensavo ad una tostatura alla St. Louis , avete info precise sul tasso?
Se non ricordo male @raff non approva, @bac apprezza mentre @jeval è il Prometeo di questa tecnica.
Saluti

visto che mi si nomina e prima che i concetti vengano fraintesi, ti rispondo:
quel che non ho mai approvato sono le "fiammeggiature" con torcia a gas fatte passare come "tostatura per fissare le curve" portate al punto che parte del legno carbonizza.
La tostatura, dedicata all'indurimento del ventre o per aumentare le libbre, si effettua a legno asciutto, stagionato, con contenuto minimo di acqua, in modo uniforme e costante per tutta la lunghezza dell'arco e non con fiamma diretta ma solo, nel nostro caso, col calore indiretto di braci o mezzo elettrico, leggi phon per carrozzeria, fino a che il legno non assuma un color nocciola; colori più scuri indicano il raggiungimento di una carbonizzazione tanto più elevata quanto più è scura e sono riservati alle botti per vino e alcolici.
Per fissare delle curve basta solo scaldare a fondo il legno con un sistema che non vada a tostare, indi piegare e aspettare che si raffreddi. Chiaramente, se non si vogliono ritorni di pieghe allo stato precedente, occorre che il livello di temperatura penetri fino al centro della sezione da piegare.
La fiamma diretta, per il suo elevato livello di temperatura, 700-800°, oltre a provocare carbonizzazioni indesiderate, provoca anche l'immediata vaporizzazione dell'acqua contenuta nelle fibre del legno trasformandola in vapore che, nello stato di pressione in cui si trova, può ledere le fibre nel farsi strada verso l'esterno, sfibrandole.
Una tostatura fatta a regola d'arte penetra nel legno per circa 2-3 mm (anche a seconda dell'essenza), risulta di colore uniforme e non costringe a riequilibrare l'arco salvo che nel ventre non vi siano nodi ma comunque è un paradosso il dover asportare legno tostato per riequilibralo: avremmo un ventre squilibrato come resistenza alla compressione.
Attenzione, il passare sulle braci un arco modellato da verde, non è tostatura ma semplice asciugatura forzata del legno al fine di adoperarlo subito; sfatiamo i miti!
Voglio anche ricordare che spalmare del grasso su di un arco, mentre lo si tosta, è solo un modo per non far penetrare a fondo il calore poichè, il grasso o gli olii sono fondamentalmente degli isolanti termici che aiutano a trattenere il calore in superficie; più che altro sono utili per aiutare ad uniformare il colore della tostatura.
E' applicabile anche sul tasso.
Ciao da Raff


07/04/2015, 21:51
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Scusa @raff se ti ho citato,
ti ringrazio per la precisazione e mi complimento per la chiarezza espositiva,
hai fatto un buon sunto personale del Topic sulla tostatura alla St. Louis utile a chi non l'ha seguito o ancora non lo conosce.
Ho capito che è la flambata con grasso e fiamma da orefice in uso dagli arcai orientali confinanti con la Francia che critichi, e mi trovi d'accordo.
Anche se ammetto di aver usato tale tecnica per riallineare due puntali usciti d'asse dopo che il tendine sul dorso si era seccato tirando con se il legno.
Aggiungo che la tostatura per "indurire" quasi a "temprare" le fibre di legno è usata anche per la punta dell'asta al fine di aumentarne la resistenza all'impatto con i bersagli, addirittura si tostano le aste stesse per diminuire lo spine pur mantenendone invariato il diametro.
Quando dici:
Cita:
...E' applicabile anche sul tasso.
Ciao da Raff...

ne hai avuto conferma sperimentale o lo presumi?
Io ho tostato pruno, carpino e olmo con risultati apprezzabili ma non ancora il tasso.
Forse perché questa conifera-sempreverde- aghiforme ( caratteristiche diversissine dai legni citati al pendieri precedente) ha un legno con alburno/dorso elastico e un durane/ventre "tosto": è nato per diventare arco senza altro inventarsi o aggiungere come abbiamo appreso dai nostri avi.
Ma questo rametto di 3,5cm di diametro al punto di massima misurazione nasce poverino e parecchio menomato,
l'idea è tostare il ventre "anemico" per evitare che segua la corda ma il dubbio nasce dal fatto che per la maggior parte tosteró alburno con sotto durame.


08/04/2015, 12:47
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