l'anno scorso avevo tagliato una branca da un albero di ulivo e l'avevo appoggiato in legnaia, francamente pensavo di farci legna, poi un paio di mesi fa mi viene la fissa di farci un arcobastone, lo scorteccio di santa pazienza poichè l'ulivo ha una corteccia che si leva decisamente male, poi viene il problema di come lavorarlo poichè le due metà erano profondamente diverse, la metà inferiore era di 5/6 cm di diametro senza nodi mentre la metà superiore era sui 3/4 cm e piena di nodi, cmq di santa pazienza ho cominciato ad assottigliare il flettente inferiore ed a alleggerire il minimo necessario quello superiore cercando di salvaguardare i nodi, il lavoro scorreva bene quando è subentrato un altro problema: provando a flettere l'arco per capire da che parte..."pendeva" ha scrocchiato un paio di volte creando delle fessure longitudinali, erano praticamente delle fessure di assestamento che incredibilmente pare non abbiano minimamente indebolito l'arco...anzi, poi l'ho ingrassato e messo a riposare,, alla vigilia di pasqua, dopo due mesi che stava lì ho provato a tirarci un paio di frecce, la prima l'ho tirata @24 ed era decisamente moscia, la seconda ho azzardato a tenderlo @28 e i flettenti hanno risposto in maniera meravigliosa per ora non azzardo a tenderlo al mio allungo di @31 ma in futuro forse ci proverò visto che è abbastanza lungo (cm 1,90), che dire, l'arco è tutto strano, ha un puntale che curva a destra e l'altro che punta a sinistra e si compensano a meraviglia mentre il flettente inferiore è liscio mentre quello superiore è pieno di nodi ma si compensano con il diverso diametro,
spero mi duri, mi piace molto

Complimenti,
sei riuscito a misurare la potenza?
Da quello che leggo l'ulivo richiede una stagionatura piuttosto lunga... C'è da aspettarsi che possa migliorare.
Intanto forse dovresti cercare di non farlo lavorare troppo.
Ciao dal tuo vicino "Lepino"

P.s. a proposito di Lepini, domenica scorsa sono salito sul monte Semprevisa e sono finalmente riuscito a vedere i suoi alberi di tasso...
Non ho neanche azzardato controllare per rami idonei, però ce n'era uno schiantato da un faggio che forse avrebbe meritato approfondimenti. Alberi stupendi.

Andrea.

Uh! Il semprevisa, ne ammiro sempre la cima innevata, ovviamente dal versante mio, montagna meravigliosa, ci ho fatto un escursione con una associazione astronomica di cui faccio parte, salita bellissima e indimenticabile, purtroppo però non sono andato oltre il rifugio ma in compenso ho visto un cielo stellato, via lattea compresa spettacolare, purtroppo da me con l'inquinamento luminoso che c'è non si vede nulla
Ciao Andrea

Hai visto mai che ci si possa incontrare in vetta...

Molto interessante,
non ho alcuna esperienza con questra essenza, mi è difficile reperirne dalle mie parti
buone frecce

Appena arrivo a casa provo anchio a sbozzare quel ramo di olivo che è da 3 mesi che porto in giro ,e visto che come arco bastone funziona ......avrei preferito un flat, ma poi devo tendinarlo......non sarebbe un problema ......al momento poi decideremo .....

È un legno strano mario, molto grasso e molto avvitato, poi tende a fessurarsi, le fessure per assurdo non sono un problema poiché è la naturale reazione di questo legno alle sollecitazioni ed evita le rotture

Ciao Ziomassimo ,è un ramo che ho trovato nel mio girovagare,dove non è abitudine potare come da noi non riesco a mettere la foto ,non ha nodi ed è lungo 180cm ....speriamo bene quando arrivo a casa

Chissà se è "grasso" al punto che colla e tendine non fanno presa sul dorso?
Lo dico perché ho un bel tagliere in ulivo che lasciato al sole trasuda anche se ha almeno 5 anni, non escludo però abbia subito un trattamento superficiale atossico.
Certo sarebbe un peccato perché da quanto leggo con un peso specifico di 0,85 kg/dm3 è bello tosto in compressione.

Buona la prima manx ,
Maurizio Mazzantini
che fa splendidi archi laminati e che è stato il primo a laminare l'ulivo mi raccontava che per far tenere l'epossidica era costretto a tenere a lungo le lamine in un bagno di soda caustica , o qualcosa del genere ,
perchè diversamente si delaminavano