Grazie @raff della correzione: confermo "materiale" e la "tastiera" se così si puo chiamare è quella del cellulare.
Ma gli archi dalla palude di THORSEMBERG da qui ho estrapolato i disegni sono stati realizzati in piena età del ferro
e fare un "bulino a 2 o tre punte con forgia e barretta di ferro son 2 martellate, davvero un attimo anche per me che non sono un fabbro ...
Da cosa deduci che abbiano usato selce /rame/ bronzo?
Scusa @roberto per il ritardo, di solito uso il grasso di maiale e mi trovo bene,
qualche volta ho usato lino cotto ma non mi è piaciuta la patina scura che lascia dopo varie passate,
diverse volte con buoni risultati olio di lino crudo ( ho un arco pentagonale che tira da almeno 7-8 anni),
qualcosa in cera sia d'api che carnauba la puoi dare a tampone anche dopo il lino.
Questa miscela di trementina-crudo-cotto con percentuali diverse in ogni passata per il momento sembra funzionare e dar un bel risultato estetico ma sarà il tempo a sentenziare.
È stato un arco con molte sperimentazioni diverse, non certo una riproduzione ( per tanto non meritava che la stanza selfbow),
come l'uso del crooked knife, di un ramo da meno di 3 di diametro massimo, e le incisioni che non mi soddisfano ma ho capito forse come farle sul prossimo arco etc...
Per il tuo archi complimenti
fosse mio passerei la bottiglia
viewtopic.php?f=21&t=906&hilit=bottiglia e periodicamente una mangiata scarsa di strutto sulla mano, ben tirata sul legno col calore corporeo aspettando che l'alburbo scurisca alla luce e che il tempo confermi la bontà dell'arco.