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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Eh Mario, si la ricopertura da un elegante grado di rifinitura (nel tuo caso decisamente elegante). Non saprei dire, ma la pelle di pesce (nella fattispecie salmone) non è nelle mie corde, insomma mi sembra strano associarla ad un attrezzo nato per la caccia e per l'offesa ad un ipotetico nemico. Trovo più naturale l'associazione con pelle di serpente o, forse meglio, con una pellicola di corteccia di betulla (basta avere la fornitura giusta e non una fregatura come quella che mi è stata recapitata...).
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26/10/2015, 13:43 |
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mario
Iscritto il: 23/11/2010, 21:37 Messaggi: 738
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.....ciao Magin ....non hai fatto archi in maggio....ma hai fatto mille archi in tasso....allora vuol dire che e' ora di cambiare dai Magin ..un bel piattone in maggio... poi ci metti pure il tendine ... .iiiieeeee
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26/10/2015, 17:35 |
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mario
Iscritto il: 23/11/2010, 21:37 Messaggi: 738
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..Taccons , io ho fatto il maggio....salmonata in mancanza della pelle di serpente ...domani comincio a mettere la betulla su un osage da anni temdinato ....betulla trovata in discarica in mezzo alla legna ....vedremo poi....
La gommalacca dovrebbe come hai detto anche tu , dargli protezione al 'acqua poi con della paglietta di ferro gli ho tolto il lucido che la gomma...gli dava, mi piace di piu'
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26/10/2015, 17:45 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Mario, sarei interessato a conoscere le dimensioni dei pezzi di corteccia che usi tu. Mi spiego: a meno che gli spezzoni a tua disposizione non permettano l'intera copertura di un flettente (nel senso della lunghezza), dovrai affiancare pezzi più corti. In questo caso come provvedi a collegarli fra loro ? Se la ricopertura non ha solo funzione estetica, come credo, ma deve provvedere alla protezione del tendine grazie alla sua impermeabilità, nel punto di giunzione si dovrà trovare una soluzione appropriata, che so , sormontando i due spezzoni adiacenti? o che altro?
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26/10/2015, 19:11 |
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gandulas
Iscritto il: 26/05/2014, 21:20 Messaggi: 19
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Buonasera Taccons, per prima cosa bellissimo arco!!! ,i miei non sono cosi belli. Pero' anche a me stupisce la tendinatura,non l'ho mai provata,e sul maggiociondolo se ben stagionato non ho mai avuto problemi di rottura, ne ho uno in particolara a cui sono molto legato di circa 32 kg piu o meno 70 libre di 165 cm che tira frecce da anni senza nessun crack. Secondo me la differenza la fa la stagionatura dai tre anni in su,io personalmente prendo tronchi gia morti e il piu delle volte con L'alburno gia marcio,la rottuta di scatole è tirare fuori l'anello sul dorso, lavoro tedioso e di parecchi gioni.pero poi grandi soddisfazioni. ciao Paolo
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26/10/2015, 22:02 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Ciao gandulas, guarda, con 165 cm di lunghezza e 70# io non avrei esitato un momento a ricoprire il dorso con uno strato di tendine. Ebbi tra le mani anche una doga stagionata da molti anni ma purtroppo ero alle prime esperienze con il maggio e non ne venne fuori nulla. Se scorri nell'archivio troverai poi che con "la fenice" ho realizzato un tendinato congiungendo due flettenti di maggio, residuo di rotture sia in fase di costruzione, sia dopo un onorato servizio di oltre un anno. Gli amici de l'Arc sostengono che la copertura del dorso con tendine (nota bene, solo uno strato) da garanzia contro le rotture . Conferisce inoltre un leggero incremento del carico (e questo l'ho verificato) e aggiungo l'elasticità del tendine migliora le prestazioni dell'arco (nel senso a pari libbraggio il tendinato è "più veloce", il che nel gergo arcieristico, come saprai, è una metafora per dire che scarica più energia sulla freccia - e anche questo l'ho verificato). Naturalmente non si tratta di miglioramenti abissali, ma l'insieme delle cose rende la tendinatura consigliabile , anche se convengo con Magin nel ritenerla onerosa in termini di lavoro e impegno richiesto.
Diverso è il caso di archi molto corti, compositi, dove la tendinatura, in più strati è essenziale. Ma questa è un'altra storia ....
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27/10/2015, 9:49 |
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mario
Iscritto il: 23/11/2010, 21:37 Messaggi: 738
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ciao Taccons ..la betulla che ho trovato era di piccole dimensioni ..mi sono usciti dei pezzi da 15/20 cm.. non li ho sormontati tra loro ma ci mettero' dei anelli di betulla larghi 3/4 mm...come da foto
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27/10/2015, 9:57 |
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mario
Iscritto il: 23/11/2010, 21:37 Messaggi: 738
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..ciao Taccons ..ti mando foto
ieri sera ho provato un metodo di copertura (e' la prima volta che metto la betulla ) .. Ho provato a mettere la corteccia nella colla, poi la ponevo sul flettente e subito la coprivo con la striscia di stoffa per farla aderire .... Con il secondo flettente ho agito diversamente ..ho messo la striscia di betulla in acqua, per farla ammorbidire poi ho pennellato il flettente con colla poco calda, ho messo la striscia in colla solo la parte che va ad aderire e con le mani ho cercato di modellare alla superfice il tutto quando la cosa sembra aderire bene sono passato ad una altra (pezza )fino alla fine del flittente, a questo punto ho messo la pezza di stoffa per migliorare l'adesione del tutto
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27/10/2015, 14:02 |
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mario
Iscritto il: 23/11/2010, 21:37 Messaggi: 738
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..Taccons ..oggi faccio le fasciature stasera le foto ....se riesco
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27/10/2015, 14:03 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Mario ... la mia esperienza con la corteccia è limitata al composito che ho chiamato "il corto": avendo degli spezzoni da 50 cm ca. di lunghezza ho praticamente ricoperto tutto un flettente con unico pezzo . Per il montaggio ho fatto bollire per qualche minuto la pellicola di corteccia, poi ho passato a pennello la colla di tendine sul lato da incollare e altrettanto ho fatto sul dorso tendinato. Fatto aderire il tutto con una fasciatura di gomma ricavata da camera d'aria di pneumatico. Il mio dubbio è che avendo due spezzoni affiancati la giunzione così ottenuta non dia garanzie di isolamento, ovvero temo che l'umidità possa penetrare attraverso di essa. Questo ovviamente se si ritiene di usare l'arco in ambiente umido o addirittura sotto la pioggia. In ambiente secco ... nessun problema ....
Dopo alcuni mesi (estivi) di riposo, durante i quali l'incollaggio si è asciugato compiutamente, la corteccia si è seccata molto e al momento dell'incordatura si sono prodotte delle piccole crepe trasversali, rovinando però solo l'estetica. Ora mantengo la corteccia morbida passando periodicamente del grasso di foca (quello per gli scarponi).
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27/10/2015, 16:01 |
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