Ciao a tutti. Dopo aver udito il fatidico crack sul flettente di un arco ancora in lavorazione tratto da una robinia caduta al suolo da tempo mi sono procurato nuovo materiale:da sinistra tronchetto di robinia a cui ho già tolto l'alburno,un tronchetto di carpino bianco e un bel tronchetto di olmo del diametro di 12/13 cm. alle cui teste ho già spalmato del vinavil ed ora veniamo alle domande: mi conviene sbozzarli prima della stagionatura?devo togliere la corteccia?e per quanto riguarda l'olmo mi conviene fare lo spacco oppure no?è normale che il durame dell'olmo sia cosi' ridotto?
Nel frattempo mi procurerò un tronchetto di nocciolo che, a quanto ho letto può essere lavorato a verde.

Purtroppo non sono riuscito a mandare l'allegato ma penso possa andar bene anche cosi'

Ciao,
Ti assicuro che togliere bene alburno è una delle operazioni più difficili anche per un esperto: basta un anello violato o un nodo non compreso in un punto dove v il flettente lavora attivamente e arriva il Crack. La tendinatura viene in soccorso ma all'inizio è bene non metter troppa carne al fuoco.
L'Olmo ha un diametro che già consente lo spacco, ma studialo bene prima perché se sbagli al posto di uno bello ti trovi con due storti e inutilizzabili viewtopic.php?f=23&t=27
È un legno che necessità di molta stagionatura viewtopic.php?f=23&t=241&hilit=Doppia+stagionatura altrimenti se provi a pagarlo da verde il ventre collasserá, inutile togliere alburno, si usa tutto a parte corteccia e libro.
Vero che sei in stagione corretta e dovresti aver poca linfa ma hai letto il Topic su Ammollo ?https://www.sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=21&t=2459&hilit=Ammollo+spacco

Gran bel legno il carpino io lo terrei da conto per quando sei sicuro che ti esce un arco.

Insisti col nocciolo: taglia polloni, dagli qualche settimana per stabilizzarsi poi sbozzali senza farli lavorate, bloccali di una Dima magari ingrassati e lontani da parassiti in ambienti da umidi a quasi secchi in progressione. Semmai pesa lo sbozzato appena finito e ripesalo continuamente per capire quanta acqua ha perso e regolari sulla stagionatura. Infine fallo diventare un arco.

Posta tutto sul forum che ti aiutiamo con piacere.
Pazienza amore e perseveranza.
Buoni trucioli
Manx

Grazie dei consigli. Farò in modo di seguirli, ciao

forse questa volta riesco a mandare un allegato

Ottimi tronchetti,

Tienili da conto è intanto esercitati a rosicchiare nocciolo viewtopic.php?f=20&t=2673 ma ne trovo tanti altri.

ieri stavo pensando di buttare i resti dell'arco nel camino ma poi, confrontandolo con i resti di un altro arco utilizzato per un paio d'anni prima dello schianto mi sono reso conto che sono tutti e due di robinia e abbastanza simili come forma e ho pensato di renderli uguali e di giuntarli sull'impugnatura. Sara' una mission impossible? Comunque sia ci proverò e vi terrò aggiornati.

Mi è anche capitato tra le mani un nerbo di bue vecchio di qualche decennio. Qualcuno mi sa dire se è tuttora utilizzabile?

Da qulche parte del forum Giovanni F ha publicato un metodo per unire due archi rotti ....metodo perfezionato da Angelo Brignoli ...e funziona
Io ne ho già attaccati parecchi ..Mario

Grazie Mario. oggi mi sono riletto "come unire due flettenti" ma, non disponendo di circolare fissa nè tanto meno di bindella oggi ho iniziato una sovrapposizione con leggero incastro che conto di incollare e di spinare. Staremo a vedere