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 Riproviamoci con.. l' olmo 
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Ciao a tutti.
Come avevo pre-annunciato oggi vi posto il mio "nuovo tentativo" nella costruzione di un arco... (in realtà ne avevo provato a fare più di uno commettendo però davvero errori banalissimi ma critici).
Ero rimasto un bel po a riposo con la costruzione e tiro con l arco a causa di traslochi e lavori vari. Adesso però che ho preso casa, ho avuto il "permesso" della signora di utilizzare una stanzina dedicata all' arcieria :mrgreen: Quindi ora avendo spazio e attrezzatura decente mi sono messo a lavorare in maniera seria. Ho avuto la fortuna di conoscere proprio nella zona dove mi sono trasferito un signore che fa parte di una compagnia fiarc (dove a breve mi inscriverò ) che tira con archi storici tassativamente costruiti da se stesso, essendo anche una persona gentile, ogni tanto mi sta piano piano seguendo nei miei primi passi verso questo mondo. Comunque sia seguendovi da tempo mi piacerebbe comunque avere vostri pareri e mostrarvi ciò che sto costruendo.
Adesso come adesso la mia legnaia non è strapiena di buone essenze, tuttavia tra i miei pochi legni disponibili abbiamo deciso di iniziare da un bastone di olmo raccolto a luglio, scortecciato e ingrassato subito appena preso (6 mesi di stagionatura quindi)

Eccolo qui.
Allegato:
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15/01/2016, 16:26
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Allegato:
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Allegato:
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Partiamo dal presupposto che, l approccio iniziato non è dei migliori, nel senso... sarebbe stato meglio da togliere uno o due anelli sul dorso per arrivare al durame per avere una sezione leggermente più larga dei flettenti e più durame rispetto all'alburno. Tuttavia la persona che mi segue mi ha suggerito di tenere il primo anello cosi com è tanto per non farmi cercare gli anelli già al primo arco (giustamente) e per farmi fare un po di pratica con gli attrezzi. In più a suo dire l' alburno dell' olmo lavora comunque abbastanza bene. Attualmente a spanne direi che c'è un 60/70 % di alburno e 30/40% di durame.
Un pò di misure: l arco è lungo 179 cm quindi così com è sarebbe un 70". L'impugnatura è lunga circa 4" i flettenti sono larghi a partire dall'impugnatura 4,5 cm e vanno via via ad assottigliarsi fino ad arrivare ai 2 cm dei puntali.
L'arco come vedete è abbastanza deflesso, un flettente contiene nel ventre 2 nodi e fa una leggera "sterzata" verso destra vicino l impugnatura per poi proseguire diritto parallelo all'impugnatura, mentre l' altro flettente non presenta nodi alcuni ma è leggermente avvitato verso il puntale.

Il risultato che vedete è circa dopo 8 ore di lavoro (sono una lumaca :mrgreen: ). Il metodo che mi ha insegnato questa persona per il tilleraggio (è un pò alternativo al tiller stick) si mette in morsa l arco sull'impugnatura con la parte dorsale rivolta verso uno dei morsetti, prendere il puntale col le mani e tirarlo indietro simulando il lavoro del caricamento dell' arco, notare dove il flettente lavora di più e asportare attentamente materiale dalla zona dove lavora meno. fatto ciò ripetere l operazione con calma ed ad oltranza.
Per adesso sto proseguendo bene con le sue indicazioni, ad occhio mi sembra che entrambi i flettenti lavorino su "quasi" tutta la loro lunghezza...e che finalmente riesco a piegare l arco. (forse a mio modesto parere) l'unico inconveniente di questo metodo è che vedendo come lavora singolarmente ogni flettente non sò se insieme lavorerebbero ugualmente...anche perchè a me sembra di fare più o meno la stessa fatica per piegare entrambi i flettenti ma potrebbe non essere cosi, potrebbe benissimo essere che non sò lavorino entrambi su tutta la lunghezza ma uno sviluppa una forza da 50 libbre, e l altro da 45... in questo caso una volta incordato il flettente da 45 lavorerebbe meno? Temo che a breve comunque dovrò utilizzare un tiller stick..per verificare la cosa.
Che ne pensate?


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Ultima modifica di Kranio il 15/01/2016, 16:59, modificato 1 volta in totale.



15/01/2016, 16:48
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Perchè vuoi immattirti a seguire anelli quando non serve? I legni binachi convien lasciarli così, col dorso intatto: buona resa poca spesa ;)

Inoltre se vuoi la mio opinione fatti il tiller stick, che piegare i flettenti a mano va bene per lo sbozzo, ma poi si lavora al decimo. E cmq una corda devi montarla ad un certo punto. E' uno strumento semplicissimo da fare ed perfetto per lo scopo.


15/01/2016, 16:58
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Iscritto il: 24/06/2015, 21:46
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Grazie Lorenzo...ehehe stavo proprio modificando il messaggio mentre hai risposto dicendo che prima o poi ho paura che un tiller stick lo dovrò montare assieme alla corda. :lol:


15/01/2016, 17:00
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Iscritto il: 24/06/2015, 21:46
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Nuova sessione di lavoro:

Domenica ho incontrato la persona che mi sta seguendo e gli ho mostrato il mio arco ancora grezzo, per adesso sembra tutto bene, però mi ha consigliato di non proseguire oltre con la rastrematura del ventre fino a quando non avessi tolto legno dalla sezione laterale ed aver creato l' impugnatura. Successivamente avrei dovuto eliminare con la raspa un paio di nodi sul ventre che avevo lasciato in quanto non mi fidavo asportarli con il coltello a 2 manici, solo dopo ciò avrei potuto toccare il ventre quel che basta per poter incordare l arco, adesso come adesso non piegava abbastanza. :?

Quindi mi sono messo al lavoro e il risultato è stato il seguente:

Dettagli impugnatura:
Allegato:
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Allegato:
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Dorso:
Allegato:
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19/01/2016, 11:54
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Ventre:
Allegato:
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Laterali:
Allegato:
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Allegato:
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Come suggeritomi ho sagomato l impugnatura che misura circa 10 cm con una larghezza di 2,5 cm. Ho ridotto la sezione dei flettenti, da 4,5 cm sopra l'impugnatura e 4 fino ai tre/quarti e 2 cm ai puntali a : 4 cm sopra l'impugnatura, 3,5 fino a tre/quarti ed invariati a 2cm i puntali. Non mi sono messo a misurare mentre lavoravo sono andato ad occhio. :ugeek:

Inoltre ho lavorato sensibilmente i flettenti, ora si flettono molto di più e credo mi permettano di incordarlo senza problemi, a occhio mi sembra che lavorino bene in tutta la loro lunghezza, ma solo una volta messo nel tillerstick potrò dirlo con certezza.
A proposito, anche questa persona tende l arco per tillerarlo, forse non c eravamo capiti bene, anche se invece del tillerstick lui incorda e guarda come si comporta appoggiandolo sulla parete di piastrelle in bagno :lol: (che comunque è la stessa cosa)

Un paio di domande: Nella prima foto dell'impugnatura, all inizio di ogni flettente sembra che ci sia un piccolo crepo, è piccolo e segue parallelo il flettente sembra quasi che sia secchezza, mi devo preoccupare?

Questo mio amico è preoccupato che il legno non sia molto stagionato e che possa un po seguire la corda; in effetti ha solo 6 mesi, però è stato scortecciato subito, messo ovunque lo strutto, ed era un semplice bastone di circa 6 cm di sezione ed inoltre è deflesso che dite aspetto un po ad incordarlo ed andare avanti? Già adesso lo sto facendo andare avanti la stagionatura in una stanza secca e abbastanza calda.

Non sono mai arrivato nella costruzione di un arco fino a questo punto, ora inizia lo scagazzo! :o

Che ne pensate?sta venendo bene? qualche osservazione è ben accetta. Grazie


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19/01/2016, 12:12
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Provo a rispondere alle tante domande che hai posto .
Mi sembra che tu stia andando abbastanza bene ma mi chiedo se nella dotazione di atrezzi che hai a disposizione ci sia quello più importante , quello che un caro amico che se n'è purtroppo andato mi consigliò caldamente quanto ero nella tua posizione attuale e che purtroppo ogni tanto trascuro di usare e invariabilmente quando succede rovino un possibile arco.
Adesso non ridere , trattasi di un capiente recipiente pieno di acqua fredda da usarsi sul cuoio capelluto ogni volta che si è presi dalla smania di vedere il lavoro finito :lol:
Resisti e prenditi utto il tempo che serve .
sei mesi per l'olmo , sopratutto se ingrassato sono pochi , è la terza volta in tre anni che ribasso a 35# l'archetto in olmo che ho fatto per una amica , e la doga aveva 18 mesi di stagionatura senza grasso ( dovremmo fare una distinzione fra "asciugatura" , perdita di umidità fino a raggiungere un tasso di umidità interno variabile dall' 7,5-8 % all 12 % ( sotto il rischio di rottura è quasi certo , sopra lo è il seguire la corda ) e la "stagionatura" che è un processo chimico che implica fra le altre cose la perdita di acqua a livello cellulare e trasformazioni chimiche su sostanze zuccherine ma non solo ) .
tornando a noi , non è che sotto le crepette ci siano un paio di nodi ?
Nel caso la stanza secca e calda potrebbe essere in parte responsabile ,
I nodi sono spesso una rogna , il legno al loro interno reagisce in modo diverso , sicuramente si disidrata prima , e sotto una certa soglia di umidita fa partire le crepe .
io trasferirei in una stanza se non più fretta sicuramente più umida ( anche la cantina , eventualmente con un contenitore pieno d'acqua )
Incordatura , io incorderei con una falsa corda lunga quel tanto che basta per non essere in tensione ,
tiller stick , tendi fino a che i flettenti si muovono di un pollice o due , vedi i punti dove piega troppo e dove troppo poco , non toccare i primi ma i secondi , ritorni sul tiller , dopo aver esercitato i flettenti per una ventina di volte e ricominci da capo .
Unica precauzione : non superare mai il carico a cui tendi , su questo un dinamometro ma anche una bilancia pesa persone sarebbe utile , cerca sul forum se ne è parlato più volte
Superare il carico è facile ma potrebbe deformare l'arco .


19/01/2016, 18:23
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Iscritto il: 24/06/2015, 21:46
Messaggi: 45
Grazie jeval, si avevo letto in un tuo post precedente che il miglior "utensile" che un neofila dovrebbe avere, ovvero il secchio d acqua fredda non dovrebbe mai mancare :lol: tranquillo comunque, la voglia di vedere il lavoro finito c'è, e tanta, ma ho già avuto troppa fretta nei miei precedenti tentativi e mi è bastato per capire che è meglio fare le cose fatte bene e prendersi il suo tempo. Anche perchè di essenze utili ne ho poche, non voglio sprecarle.

Veniamo alle crepette:
Allegato:
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Allegato:
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Sinceramente non credo ci siano 2 nodi sotto, cioè sul dorso non si intravede nulla (ne nodi ne crepe) e tra ventre e dorso in quel punto ci saranno 3 cm. Non credo neanche che c entri la stanza perchè il legno riposa li da neanche 5 giorni, prima stava sempre fuori.
Spostarlo in una stanza umida non è un problema (sto in una casa del 42 :lol: ), e se invece ci dò una piccola mano di strutto in quella zona? Che poi non potrebbe essere una semplice imperfezione del legno?
Altra domanda: come faccio a capire la percentuale di umidità nel legno? Cioè a me sembra molto secco...ma ovviamente non me ne intendo...

Il tillerstick è già pronto e domani mattina provo con la falsa corda, i flettenti già si piegano di oltre un paio di pollici quindi non dovrei avere problemi. Ho appena comprato un "pesavaligie" dai cinesi per un pugno di euro, ha addirittura la scala in libre e mi sembra abbastanza preciso quindi starò ben attento a non superare il carico delle 50 libbre, il mio obiettivo.
Ora in linea teorica questa se non ho capito male è la procedura:
Metto falsa corda con brace a 0
metto in tiller stick e tendo l arco fino a quando il brace non sia..bhò diciamo 4/5 " e allo stesso tempo misuro la forza
In ogni caso quando arrivo a 50# mi fermo sul tiller stick
Valuto i flettenti e asporto pian piano nei punti dove flette poco e cerco una certa "armonia" tra i 2 flettenti
Quando i flettenti lavorano uniformemente, rimisuro la forza e a che allungo.
Ma il punto è: se l arco non è ancora completamente stagionato, quando mi fermo?


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19/01/2016, 20:18
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Località: pozzo della ignoranza
Kranio ha scritto:
...........Altra domanda: come faccio a capire la percentuale di umidità nel legno? Cioè a me sembra molto secco...ma ovviamente non me ne intendo...

bella domanda .
Ce l'hai una bilancia da cucina in grammi ?
pesalo , segnati i grammi , aspetta due/tre giorni , ripesalo , risegna , qualche grammo sara' calato .
continua finche su tre pesate non noti differenze di peso , a quel punto l'umidità interna si è allineata con quella della stanza ( un igrometro cinese non guasterebbe ) , almeno quella sul legno a contatto con l'aria , quello all'interno non è detto :roll:
un pò di trucioli , poi ti fermi ricominci il giro , quando il peso si stabilizza , altri trucioli .
ripetere ad libibum
( con questo sistema ho tirato fuori 58# da un nocciolo tagliato il 15 dicembre che segue la corda di ben 2 cm dopo un paio d'ore incordato , però dopo altre due ore recupera quasi tutto )

Cita:
Quando i flettenti lavorano uniformemente, rimisuro la forza e a che allungo.
Ma il punto è: se l arco non è ancora completamente stagionato, quando mi fermo?

quando allentando la falsa corda vedi che rimane piegato e deformato, anche di poco né .

p.s.
le 50 # le vuoi a 27/28 vero ?
quindi fai le proporzioni e a 6" acconteentati di 10# poi fai trucioli e magari a 8" ti fermi a 14# e via cosi .
p.p.s
ti direi in bocca al lupo ma il lupo è uno dei miei animali totemici e potrei rimanerci male se mi rispondi come si risponde di solito .


19/01/2016, 21:13
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Iscritto il: 24/06/2015, 21:46
Messaggi: 45
Jeval grazie mille, mi hai chiarito molti dubbi, domattina peserò l arco e lo monitorerò per un pò di tempo prima di incordarlo sul tillerstick.
Solo una cosa non capisco, se voglio arrivare a 50# a 28" tu hai scritto, accontentati di 10# a 6" (e fin qui ci stà perchè se tanto mi da tanto e se l'arco avesse un rendimento costante: 6" x 5=30" quindi 10# x 5= 50# ) ma perchè poi dici: fai trucioli e magari a 8" ti fermi a 14# e via cosi? Se l arco non seguisse la corda, il tiller è equilibrato e mi dà 10# a 6", non dovrei lasciarlo cosi com è? se faccio trucioli non lo depotenzio?

Il lupo è il mio animale preferito, quindi figurati se rispondo come fa la gente comune. ;) Tra l altro da quello che so questo detto deriva dal fatto che quando mamma lupa sposta i suoi cuccioli li afferra con la bocca, con una delicatezza e fermezza tale che è per questo che quando dicono : "in bocca al lupo" , ti augurano di andare in un posto al sicuro.


20/01/2016, 0:09
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