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Rispondi all’argomento  [ 8 messaggi ] 
 arco da un tronchetto molto irregolare 
Autore Messaggio

Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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Ecco, queste sono le immagini di un arco ricavato da un tronchetto davvero storto che penso siano utili per spiegare uno dei motivi per cui non uso il tiller ma vado a occhio. Cercare la forma perfetta con un legno così è impossibile e si rischia di buttar via un pezzo di legno che funziona benissimo .


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30/01/2016, 20:30
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Iscritto il: 07/07/2014, 9:53
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Bellissimo! ha un suo fascino oltre ad essere sicuramente molto efficace! La perfezione è una fissa dell'epoca moderna


31/01/2016, 12:05
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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grazie Rennu, si hai ragione, forse perchè siamo abituati a vedere le cose fatte a macchina ... boh?
ciao


31/01/2016, 12:36
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Iscritto il: 30/01/2012, 23:04
Messaggi: 646
Ne avrei anche io uno cosi, ma aspetto che si stagioni ancora altri 10 anni.....


31/01/2016, 17:43
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Iscritto il: 15/07/2014, 12:38
Messaggi: 186
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Bellissimo,
la teoria credo di averla compresa ...però temo di avere l'occhiometro difettoso!
Conoscete qualcuno che li sistema?


01/02/2016, 13:58
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Iscritto il: 08/06/2013, 18:24
Messaggi: 527
Bello Maghin!
Domanda:
noto che in tutti i tuoi archi fai il maniglione per facilitare l`incordatura.
Ma questo, non aumenta la massa del flettente superiore? Non vai a perdere in lunghezza sulla parte attiva dell`arco?
So comunque che storicamente è stato praticato.
Ciao
Alex


01/02/2016, 18:43
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Cita:
noto che in tutti i tuoi archi fai il maniglione per facilitare l`incordatura.
Ma questo, non aumenta la massa del flettente superiore? Non vai a perdere in lunghezza sulla parte attiva dell`arco?
So comunque che storicamente è stato praticato.


Ciao Alex, grazie. Si faccio i miei archi con la maniglia di carico (anche quelli piccoli o "molli") perchè siccome mi interessa l'arcieria storica avevo notato che praticamente tutti i reperti dal I al XV secolo avevano questa caratteristica, anche quello di Waterford che per una lunghezza totale di 126 cm aveva una maniglia di 7. Come sistema di incordaggio lo trovo comodissimo e con archi anche di 90-100 libbre li si possono incordare in un secondo (letteralmente). In effetti forse è come dici tu ma credo lo si possa percepire solo con strumenti di misura molto precisi. Per esperienza avevo provato a tagliare una di queste maniglie ma non ho notato nessun reale miglioramento o variazione del rendimento. In ogni caso queste maniglie non devono essere troppo grosse e pesanti. Per quello che sappiamo entrarono in uso contemporaneamente alle tacche anche se su qualche arco preistorico in cui non 'c'era ancora la tacca ma dei restringimenti per fermare la corda, i "bischeri" come li chiamano, erano piuttosto pronunciati e con forma di maniglia (in particolare archi svizzeri neolitici o dell'età del bronzo). Solo alla fine del Medioevo cominciarono ad essere sostituite da rinforzi di corno ma restarono tracce di maniglie negli elaborati cornetti degli archi sportivi inglesi del '700-'800.
Comunque ora che sono abituato ad averle, trovo scomodo incordare un arco che non ce le ha.
ciao


02/02/2016, 18:17
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Cita:
In effetti forse è come dici tu ma credo lo si possa percepire solo con strumenti di misura molto precisi. Per esperienza avevo provato a tagliare una di queste maniglie ma non ho notato nessun reale miglioramento o variazione del rendimento. In ogni caso queste maniglie non devono essere troppo grosse e pesanti


torno sull'argomento perchè ho trovato questo scritto di Vittorio Brizzi su

https://www.academia.edu/9099703/Fisica ... -_OPS_UISP

che spiega la questione molto più chiaramente di quello che posso fare io :

Effetti della massa dei puntali e della loro
resistenza all’aria sul rendimento dell’arco


Esiste una notevole confusione sull’influenza della massa dei puntali dell’arco e la dinamica
della chiusura. Molti pensano che la massa sul puntale sia causa di perdite di rendimento e preferiscono ridurre la loro massa al minimo. Altri non denunciano alcuna differenza. Altri ancora non riescono a rinunciare al fascino dei
tips
intagliati nel corno dei loro longbow inglesi1

La sperimentazione sull’accelerazione della freccia dimostrò che l’influenza è relativamente
scarsa.



Un arco di 180 cm, dal carico di 30 libbre venne usato nel test. Gli intagli per la corda vennero
praticati direttamente sull’estremità del flettente.
Questi intagli furono fatti nel punto più estremo possibile, il brace height fu fissato a 6 pollici, e
l’allungo a 25 pollici netti.

Quattro frecce di massa differente vennero utilizzate nel test: 271, 370, 520 e 663 grs
. L’arco
venne fissato al supporto meccanico, in modo da poter contare su un rilascio e un allungo costanti.
L’incertezza dei valori delle misurazioni (in
funzione della distanza di rilevazione) corrispose ad ¼%, e ripetendo le prove nelle stesse
condizioni venne raggiunta la precisione dell’ 1%.


Tutte quattro le frecce vennero scagliate dall’arco
con i puntali non appesantiti, e ogni velocità corrispondente fu registrata.

Successivamente I puntali furono appesantiti, con dei perni in ottone della massa totale di 49,4 grs., e le velocità vennero ulteriormente rilevate.

Successivamente, ulteriori masse vennero aggiunte ai puntali, tanto da raggiungere i 94,6 grs.

La procedura fu ripetuta più volte, fino a raggiungere la massa ai puntali di 185 grs. e le relative velocità di uscita furono registrate.


Le misurazioni di velocità per le frecce di diversa massa
mostrarono che un’aggiunta di massa di 400
grs. avevano causato un decremento di velocità del 25%; in contrasto a ciò, la stessa massa aggiunta ai puntali riduceva la velocità di uscita (anche per la freccia più
leggera) solamente dell’ 1, ½ fps (circa l’1%).

Se si utilizzano i puntali di corno (del peso di pochi grani) è quindi certo che la velocità della freccia, anche se leggera, non sarà ridotta, almeno dal punto di vista della massa del puntale.

Conclusioni

si può asserire che se i puntali in corno non eccedono la superficie di 7 cm2, non si ottiene apprezzabile decremento in velocità, analogamente al caso
dell’incremento di massa.

Se poi consideriamo archi di forte libbraggio, sia
l’incremento di massa che quello in superficie può
essere considerato nullo.

Per archi di piccole dimensioni e di forte carico, come quelli da
flight shooting
, la perdita di velocità potrebbe però essere evidente, sia per il fattore massa che per
quello dovuto alla resistenza dell’aria.


15/02/2016, 18:27
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