Riallacciandomi al fodero di Alex ( viewtopic.php?f=28&t=2748&p=39555&hilit=fodero#p39555 )
vorrei portare un contributo sul tema .
Nel 2012 ciaspolando per le mie colline ho trovato un cigliegio appena crollato sotto il peso della neve .
Al disgelo sono tornato con l'accetta ,ho fatto provvista di corteccia e l'ho messa in cascina e li è rimasta fino a qualche mese fa :

.

Qualche mese fa ho iniziato a "farci cose"
scelto il pezzo migliore l'ho messo su un tronco , bagnato abbondantemente e ricoperto con un telo bagnato.
Diventa morbida e lavorabile come se fosso cuoio
Ne ho approffittato per raschiare via muschi e licheni .
Poi ho messo in dima ( un tubo di plastica schiacciato ) e lasciato asciugare .
ho rifilato, ritagliato un disco come fondo , qualche buco , striscie di pelle cruda per cucirla, una passata di cera d'api e questo è il risultato:

Quello sopra è un parabraccio , anche lui in corteccia di cigliegio :
stesso procedimento ma come dima ho utilizzato una bottiglia vuota e una benda elastica
( primo tentativo , corteccia su vetro fallito , sembrava asciutto ma come ho smontato la parte interna era ancora fradicia d'acqua
rimesso in dima interponendo cartone ondulato fra vetro e corteccia è andata decisamente meglio .

Gran bel lavoro, complimenti. Tra un pò dovrei potare delle betulle e proverò a tenere la corteccia per lavori futuri.Mio figlio, tempo fa aveva rilegato dei libri con la corteccia di betulla.

ne è uscita una bella faretra

tempo fa ebbi un idea simile però misi da parte ed ancora sono li che aspettano dei rotoli fatti esclusivamente di strato esterno , quello ad andamento orizzontale .
nel link qui sotto riporto ciò che postai allora:
https://www.sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=30&t=1900&hilit=corteccia+ciliegio

ti aspettavo....
ma fammi capire, hai tolto la corteccia da verde e anche con il suo strato interno, per interderci?
ma poi tutta quella rugosita e bozzi che trovi sui ciliegi vecchi come fai a tirarli via? e per staccarla sottile sottile la fai stare bagnata per quanto tempo?

non proprio , c'erano tronchetti di ciliegio tra la legna da ardere , erano semistagionati , ho scuoiato lo strato esterno con l'aiuto di un coltello.
c'è un solo limite che a volte si lacera perchè troppo adesa in alcuni punti al sottostante strato,

fare come ha fatto Jeval tuttavia è la cosa migliore , io avevo ipotizzato un possibile uso dello strato esterno come backing in alternativa alla betulla vista l'idrorepellenza.

Ho avuto occasione di "spellare" tronchetti di cigliegio nella catasta della legna da ardere .
bella sottile , decorativa sopratutto visto che le fessure non si contano .
Poi ne ho trovata nei boschi su tronchetti marci , corteccia quasi "mummificata"
Per entrambe prima o poi ci farò qualcosa anche se al momento non so cosa .
Questa invece è stata asportata da verde , con libro, cambio , lasciando il legno nudo .
Lo spessore "importante" si è ridotto in fase di essiccazione/stagionatura adesso è simile a cuoio , 3 mm. abbondanti di spessore .
la maggior parte delle rugosità sono funghi e licheni , dopo l'ammollo una robusta spagliettata le fa sparire .
I bozzi maggiori ho cercato di evitarli , su quelli minori sono intervenuto alla fine con una carteggiatrice a nastro ( carrarmato ) tanto qui la filogicità è pari a zero , l'aspetto estetico però mi piace

a ecco, allora cosi mi risulta anche a me, probabile che provo

Che belli!
Fantastica la faretra!
Fantastico il parabraccio!
Fantastico Bruno!

Si va bè. Io ho provato a tirar via da verde anche il libro ma vien via niente . o a metà mi si spacca tutto. Devo prima immergere in acqua per molto tempo? e poi con accetta o magari una spatola o robe simile?