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ma è tradotto da cani e il coltello di otzimi sa che non c'entra niente con pressigni o aveva burro da buttare...
Ml. I coltelli della preistoria
Così come lo conosciamo oggi (una lama affilata su lamina inserita in un mango), compaiono principalmente dal neolitico e il calcolitico. In precedenza e dal paleolitico inferiore, qualsiasi lasca o foglio con spigoli taglienti potrebbe aver compiuto questa semplice funzione di corte. F. Bordi ha definito per la prima volta nella sua famosa tipologia litica il "coltello da tergo", una semplice lasca che presentava una lama tagliente Opposti ad una zona confezionata per ritocco (coltello da tergo abbattuto) o dalla corteccia naturale (coltello da tergo naturale) [....]
Nel neolitico si usano ancora la stessi strumenti con enmangues semplici e adesivi [....]
È allora quando aggiungiamo al repertorio lithic i pugnali. Con manici artigianali in legno, asta o fibre vegetali, si preparavano a partire da grandi lastre ottenute tramite percussione indiretta provenienti dai cosiddetti "Nuclei di mezzo chilo di burro" o core di burro. Sono celebri i del neolitico recente di grand pressigny (Francia), le cui grandi pellicole per coltelli compaiono anche in Olanda.
Pugnali di charavines, pugnale di salisons, la gare à puy-De-Serre, mervent, férussac, pugnale di chalaine, l ' oise, modelli che continuano nel calcolitico (pugnale di ötzi), il predinastico egiziano e che saranno posterioremente imitati in Metal (pugnale di Saint Blaise), o già, all'inizio dell'età del bronzo, i pugnali danesi del Nord Europa.
Uno dei pugnali più noto del calcolitico peninsulare è di montelírio (Tivoli - Roma) in cristallo di Rocca con enmangue d'avorio