Buon anno ragazzi!! veniamo al dunque, voglio ricostruire una faretra di tipo "italiano" per il mio costume da arciere del periodo tardo 1300 inizi 1400 , ma purtroppo trovo pochissimi dipinti o miniature su cui poter prendere informazioni. La faretra di tipo inglese in tela sfigurerebbe sul territorio italiano?

La mia modesta opinione è che faretre tubolari o coniche in cuoio o pelle possono essere tranquillamente usate, siano esse portate alla cintura a tracolla o a spalla. La sacca di tela è la versione povera di quelle citate.
Più tipica degli eserciti anglosassoni fu probabilmente usata anche in Italia dalle truppe dell'Acuto.
Sono tutti modelli versatili, che venivavo legate dove servivano, in base all'uso anche prima del Medioevo.
Attenzione però che, in barba alla praticità e al buon senso (nonché all'iconografia), esperti di rievocazione medievale potrebbero obbligati ad un modello invece che a un altro.

Ciao Rennu,
questa è quella che ho usato ad Hastings lo scorso anno.
E' in cuoio, pùò contenete fino a trenta frecce con punte blunt, ha un "anello" di cuoio che consente di infilarla nella cintura oppure, come nell'immagine, una corda che ti permette di mettertela a tracolla (la si vede, la corda, nell'immagine, bianca che va dalla faretra alla spalla sinistra)

Grazie mille per le risposte! Quindi la mia faretra in pelle tronco conica è adatta.

Ciao Rennu, questo è un affresco quattrocentesco italiano ... ma è solo un esempio. Non necessariamente attrezzature che generalmente si considerano tipicamente d'oltremanica venivano usate solo da mercenari inglesi così come anche attrezzature tipicamente orientali ecc.

Quelle di cui son stati trovati i resti sul Mary Rose e che compaiono anche in affreschi sono un po diverse perchè le punte sono verso il fondo e vista la caratteristica dei buchi nel cuoio probabilmente servivano solo per portare le frecce sul luogo dell'utilizzo e poi venivano estratte mentre il tipo qui è fatto in modo da poterle estrarre direttamente. Faretre semplici a sacchetto così comunque si vedono in diversi dipinti anche di epoche precedenti e in altre parti d'Europa. Anche il parabraccio, simile a quelli trovati sul relitto sopra citato, si trovano in molti altri affreschi di diverse regioni europee.
ciao

Bellissimo affresco!! grazie Magin! Sicuramente non c'era uno standard come lo definiamo noi oggi,ognuno utilizzava ciò che poteva reperire o comprare , a meno che non fosse coscritto in un esercito dove veniva equipaggiato dal signore di turno. Noto spesso che le frecce venivano portate alla cintura senza nessuna faretra e in effetti tirando cosi si prendono molto velocemente senza avere l'ingombro della faretra stessa.

La tradizione di portare due o tre freccia alla cintura e tutt'ora abbastanza diffusa ma riguarda soprattutto l'allenamento, dove non devi percorrere grandi distanze o correre. Se ne può forse azzardare un utilizzo in caccia alla posta.
Certe minuscole faretre vittoriane ne sono diretta derivazione.
Un arciere che scende in campo di battaglia con due o tre frecce è abbastanza inutile.
L'arciere in guerra tratta le faretre in modo analogo a come fanno oggi i soldati coi caricatori.
Come, dove, quante dipende dallo scopo che ci si prefigge nell'azione.
Un discorso oggi difficilmente apprezzabile, in quanto le rievocazioni tendono a proporre un arciere con dieci/quindici frecce che esce di scena quando le ha esaurite.
Un vero peccato, perché vedere un ragazzino sul carro delle salmerie che rifornisce la fila de gli arcieri che mantengono la posizione è spettacolo che integra e impreziosisce una manifestazione.
Talvolta ci concentriamo sulle pagliuzze (cocca, legatura, impugnatura in pelle...) dei dettagli e ci si perde queste travi che danno invece il senso della realtà dell'episodio che si sta rievocando.
Non solo per il pubblico, anche, forse soprattutto, per gli arcieri stessi.

Si, in effetti è così. Le raffigurazioni in cui sono rappresentate scene di battaglia in cui l'arciere si porta addosso la faretra in occidente sono molto rare. Anche nelle scene di caccia le frecce (di solito 3 al massimo) sono infilate nella cintura o portate in mano. In effetti è ingombrante e spesso rumoroso andare in giro a piedi con una faretra al fianco o in spalla e per la caccia ne dovevano bastare poche. Per le scene di martiri il discorso cambia un po. Le faretre di tipo occidentale erano utilizzate più per il trasporto. Per quelle orientali il discorso è diverso poichè erano studiate per un utilizzo da cavallo dove le frecce non potevano essere piantate o appoggiate a terra o infilate alla cinrura.
ciao

Grazie Magin.
I tuoi contributi sono sempre ricchi e carichi di informazioni.
Danno sempre spunti per la discussione.

L'iconografia però ci dice solo una parte della verità e le ipotesi dovrebbero essere sempre confermate sperimentalmente, ad esempio con l'archeologia sperimentale.
Provate e riprovate ancora.
Ponetevi nelle medesime condizioni.
Saranno presto evidenti le derive artistiche, le soluzioni raffazzonate e quelle adatte ad un militare di professione.
Lasciare le frecce in giro o piantate per terra è un disastro.
Serve solo in un caso, quando si svolge l'attività statica e difensiva del tirare a ripetizione molto rapidamente.
Solo una, delle molte attività che l'arciere militare deve essere in grado di svolgere.
Non l'unica.
Non necessariamente la più importante, perché non sempre si è chiamati a difendere contro un nemico che avanza rapidamente.
Spesso gli eserciti attaccano e guadagnare metri può fare la differenza per l'arciere.
Certamente una delle più belle e rappresentative dal punto di vista artistico o cinematografico.

Portare le frecce in faretra durante la battaglia è davvero mooooolto utile.