probabilmente sono i nodi sul dorso, ma sul ventre ti assicuro che non c'è vessun segno di compressione.
comunque sono andato a tirarlo fuori dall'umido e dopo solo due giorni si è raddrizzato molto più di quanto immaginavo per cui considero chiuso l'esperimento. se lo lasciassi magari un anno così probabilmente me lo ritroverei dritto ma temo di rovinare il legno.
ho aggiunto la prima foto per un confronto immediato

si siè radrizzato ma è umido aspetta che asciughi per cantar vittoria

il mio scopo come spiegavo prima non era raddrizzarlo perchè è un arco che non uso anche se funziona ma l'ho fatto solo per test e "esposizione". qui volevo solo capire cosa succede ad un arco finito e già utilizzato quando resta immerso a lungo nell'acqua o comunque nell'umidità.

sei andato ancora in piscina????

non ci vado mai perchè mi fa impressione e puzza. vado però al lago

prova a tuffarti per vedere se rimani asciutto :ESPERIMENTO RIUSCITO!

alla luce di ciò credo che molti degli archi ritrovati ricurvi in avanti (che sono la maggior parte) in realtà quando erano in uso o erano dritti o seguivano la corda. alcuni sono decisamente troppo riflessi in avanti per essere stati utilizzati così.

si è una possibilita ma anche quelli deflessi anno subito una mutazzione standosene sotterrati

sicuramente

il fatto che in soli due giorni abbia recuperato così tanto potrebbe essere stato anche favorito dalla fibra larga, quindi più "spugnosa" meno densa. adesso lo lascio seccare a lungo e cercherò di capire se effettivamente ci può essere anche un vantaggio in termini di prestazioni da questo trattamento. un arco fatto fresco e provato subito. lo si prova con allunghi estremi. non si rompe ma segue la corda. lo si fa "rinvenire" con l'acqua (come nel campo della forgia prima della tempra definitiva naturalmente col fuoco) e gli si da la stagionatura definitiva.
boh? magari è un sistema alternativo