Un grazie a Sandro Cesaro per aver segnalato questo
tardo medioevo 1473
https://it.wikipedia.org/wiki/San_Sebas ... Botticelli)


Ingranditelo e osservate bene il lato sinistro della tavola

una scena di caccia, un arco a quattro curve di lunghezza importante forse in legno ,
un tiro quasi verticale e l'uccello, indefinibile , colpito.

Anatra?

Sembra più uno scoiattolo...

beh , sopra in alto se ne vede un'altra in volo...

dico la mia è un fagiano .

l'arco mi sa che non è attendibile , sembra il classico ricurvo dei dipinti di ispirazione
classica.

Le frecce per come son conficcate sembrerebbero verrettoni da balestra ma si vede un accenno di cocca, certo che la postazione di tiro degli arceri per profondità e inclinazione deelle frecce dovrebbe essere stata parecchi in vado rispetto a Sebastiano

Io continuo ad essere perplesso .
Il santo e tutto quello che lo riguarda al centro della tavola ha chiare influenze neoplatoniche ed è , in fondo solo un pretesto per veicolarne i messaggi .
Il tema e l'impostazione e comune ad altri san sebastiani coevi
https://it.wikipedia.org/wiki/San_Sebas ... _Botticini)
https://it.wikipedia.org/wiki/Martirio_ ... _Pollaiolo)

Però gli sfondi sono peculiari del autore , nel pollaiolo gli archi sono chiaramente dei compositi
ma quello sullo sfondo del quadro di botticelli mi intriga , troppo lungo per essere un composito , troppo realistico il fatto degli arcieri in retroguardia che si distraggono come possono unendo l'utile
( un po di proteine nobili e saporite per il pasto sucessivo) al dilettevole ( dimostrare la propria abilità e magari giocarsi qualcosa scommettendoci sopra ? ( ricordo , anche se non riesco a ritrovarlo, una bolla, più o meno contemporanea , del vescovo di ancona che obbligava gli arcieri a lasciare i loro attrezzi fuori dalle chiese onde evitare che scommettessero a chi spegneva più candele sull'altare , tirandoci frecce ovviamente ))
Tornando all'arco , ammesso che non sia una licenza di donatello , che fosse in legno , o magari tendinato ?
mi piacerebbe avere il parere di chi costruisce compositi.

Concordo anch'io con l'ipotesi che l'arco, più che composito potrebbe essere in legno o, data la forma particolare, rinforzato col tendine. Realizzare un composito di quelle dimensioni non comporta alcun vantaggio tecnico, anzi, solo problemi, sia in ambito costruttivo che in ambito di performance dell'arco.

Ciao, scusate ma son rientrato adesso. Ho letto sommariamente la discussione ma non capisco ... perchè dite che è troppo lungo? al contrario a me sembra che sia troppo corto per essere un arco a doppia riflessione di legno. Se misurate la sua corda da tacca a tacca così a occhio arriva all'altezza della parte bassa del petto dell'arciere. Tenendo conto di una altezza dell'uomo di ca 170 cm (credo della media per l'epoca) avrete un arco che forse così lungo non è ... ma son solo riflessioni in prima battuta, bisognerebbe misurare davvero e trarne informazioni più corrette.
ciao

L'arco reflex deflex in legno ancora non esisteva (tranne forse in Piemonte), perquesto ci è sembrato inattendibile.
Ma non si può pretendere attendibilità dalle fonti iconografiche (ve lo dico sempre) che non sono state create col fine di far riflettere gli arcieri di mezzo millenio dopo.
Avreste tirato allo scoiattolo (ammesso che lo sia) a perpendicolo?!?
E se si, la schiena sarebbe rimasta perpendicolare al suolo?!?
Avreste tirato al santo distesi da terra?!?
Cercare attendibilità nell'arco, con queste premesse, è poco significativo.
Quello è seNz'altro l'arco più bello da disegnare, perché è quello dei nobili.
La precisione delle misure dell'arco non avrà certo fatto storcere il naso del committente.

Ho invece una domanda più interessante da porvi.
Ho una risposta, ma non voglio influenzarvi.
Avete notato che nei dipinti del periodo le faretre da cintura stanno sempre dalla parte sbagliata.
A sinistra.
Troppo spesso per essere un errore.
Secondo voi perché?