Magin, io desidero acquistare una doga diritta, sapientemente e correttamente lavorata in modo che renda al meglio in un arco.
Poi, se devo tirare con una doga storta, lo faccio nella consapevolezza che ogni deviazione dall'ideale implica una scomposizione vettoriale in cui la componente di forza perpendicolare alla flessione finisce in isteresi del materiale (non lavora e finisce purtroppo nel legno). Vena o meno.
Talvolta esce un bell'arco nonostante?
Certo. Come si è detto, la maestria del costruttore...
Nel volere un bell'arco diritto mi supporta non solo la dinamica newtoniana, ma anche una tradizione arceristica secolare.
Non ho mai detto che voglio un arco dritto da una doga storta.
Voglio un arco dritto da una doga dritta!
Pur non essendo un costruttore, come scorre la vena del legno e come rende l'arco sono cose alla portata di ogni arciere.
(Forse addirittura anche mia).
Sono nella fortuna condizione di acquistare un arco solo se esce dalla rastrelliera e mi prende a schiaffoni per farsi vedere quanto è efficiente e bello. Per cui, mi sono fatto una ragione del fatto che le doghe non sono tutte diritte.
Mi sono anche fatto una ragione del fatto che quando gli archi vengono prodotti a decine di migliaia per armare un esercito, forse non è possibile andare troppo per il sottile...
Dopodiché, storto è bello?!?
Più, meno, ugualmente... ?!?!?
...Va bene.
Ogni scarrafone è bello a mamma sua e non capisco perché, dopo tutti questi anni, mi faccio ancora trascinare a discutere con un costruttore di archi.