Cita:
effetti non è detto che la distanza rappresentata sia quella reale ... ci sono anche le esigenze che un pittore ha per farci stare tutto, comunque viste le caratteristiche dei bersagli e il contesto cambierebbe poco.
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La distanza è certamente ridotta.
Ci stanno tre carri tra i due bersagli, ma alcuni dettagli non possono essere frutto del caso.
Ad esempio, le due panchine in prossimità dei due bersagli sono a beneficio degli spettatori.
Nessun pittore fiarc le avrebbe disegnate lì, nemmeno nel suo peggiore incubo.
Questo significa che quegli arcieri non tirano bene come questi.
L'arciere tira con la mano sopra il bersaglio, come prescrive la legge. Difficile disegnare quell'esatta posizione se non fosse quella più comunemente utilizzata in quei frangenti. Tanto più che quella freccia è destinata a finire molto sopra al centro del bersaglio rappresentato.
Un altro dettaglio che raramente viene osservato nelle manifestazioni, pochissimi uomini o bimbi a capo scoperto ma NESSUNA DONNA. Patrizia o plebea, a meno di non essere una prostituta, le donne non girano coi capelli al vento.
Questa abitudine di buona educazione è religiosa e a ben vedere comune a tutti i monoteismi.
Certo, il militare in spedizione se ne fregava.
Ma l'arciere in pace che volesse essere comodo, elegante e civile, certamente avrebbe indossato un cappuccio, come appare in molte raffigurazioni a margine di salteri e libri delle ore.
Ma anche per un militare, c'è per l'arciere un capo più comodo da indossare che faccia da sciarpa, da cappello, ripari dall'acqua e dal freddo, facile da indossare e riporre, possa nascondere il volto all'occorrenza, occupando pochissimo spazio di trasporto senza ostacolare il tiro?
Un caso che in inglese il cappuccio si chiami Hood, come il Robin della nostra fanciullezza?!?
...Sarebbe da raccontare ai tanti arcieri rievocatori che girano con cappelli a punta con tanto di penna di fagiano che si impicciano con piacere nella corda dell'arco.