Ciao a tutti.

Oggi vado a vedere le mie doghe di olmo a stagionare per sceglierne una e iniziare a fare un arco, ma......il tarlo !!!
Erano state tagliate l'anno scorso tra dicembre e gennaio, scortecciate, spaccate e lasciate a stagionare.

Che delusione, ma non capisco se lo hanno preso da se o se sono state attaccate da un pezzo di rovere con un alburno molto mangiucchiato.
Da ciò che avevo letto se tagliate in luna giusta in inverno poi scortecciate difficilmente potevano essere intaccate.

Ora piano piano inizio a pulire meglio il dorso e dare un pò di sbozzo e vedere se ne salvo qualcuna, erano una decina, quattro le ho già buttate.

Sapete dirmi come ovviare in futuro a questo inconveniente ? devo fare un trattamento per sicurezza ? tenerle all'aperto sotto una tettoia o al chiuso in legnaia ?
O scegliere un ramo e fare l'arco subito alla maniera di Bac ?

Non vorrei che ricapitasse, dopo l'attesa e tutte le fantasticherie e le idee che poi avrei messo in pratica....in fumo.

Grazie, e un grazie speciale a chiunque abbia consigli da darmi.

Ciao Jag,
Solitamente io taglio, spacco, e scorteccio dopo un mesetto ma, sempre prima della fine di aprile, spruzzo sulle doghe del semplice svitol, oppure pennello del diluente alla nitro.
Con questo sistema mai avuto più tarli.
E' chiaro che il trattamento va ripetuto tutti gli anni in primavera. In alternativa puoi usare un antitarlo ma è molto tossico anche per noi.
Altra cosa: mai tenere le doghe in legnaia assieme a legna con la corteccia!
Ciao da Raff

Grazie,
Nel frattempo cercando sul forum ho trovato proprio i tuoi interventi dove accennavi al diluente nitro, quindi basta farlo una volta in primavera all'anno e basta ? o per più volte durante la primavera ?

Una credo sia salva, funziona anche ora il trattamento alla nitro ?
Le altre vedrò in questi giorni, magari se ne ha preso poco riesco a salvarle.

E' una legnaia con legni stagionati per il mio lavoro, quasi tutti esotici o tarlo-esenti, tranne per una tavola di rovere stagionato ma con l'alburno non rimosso che era piena di buchi, ed era accanto alle doghe.

L'anno scorso appena tagliate stavano sotto un portico del forno con aria intorno, poi ho deciso di portarli in legnaia perche pensavo fosse più umido e più fresco, questa estate qui ha fatto un caldo e un secco assurdo.
La prossima volta li lascio sotto il portico fino a lavorazione, l'anno prima ad altre doghe non gli era successo nulla.

Ciao Jag,
anch'io tengo le doghe all'esterno, sotto al portichetto ed esposte a nord; le tratto una sola volta all'anno con lo svitol e i tarli non mi hanno più fatto danni.
E' pur vero che non ho vicino legnami tarlati e, come nel tuo caso, basta una sola tavola tarlata per correre rischi dolorosi.
Fai subito un bel trattamento, se non altro per uccidere uova e piccoli appena sotto alla superficie, da ripetere comunque in primavera, elimina l'alburno dalla tavola aggredita e dovresti essere a posto.
Ciao da Raff

speriamo e forse qualche doga la salvo, grazie

l'olmo confermo : meglio lavorarlo a marzo aprile , fresco , la buccia viene via da sola , poi lo sgrossi e lo metti sotto strutto , la scorza è una calamita per i tarli nell'olmo , se ne salvano pochi .

e per proteggere l'arco dopo? Adesso che ho quasi finito un nuovo arco mi sono accorto di qaulche buchetto....

(l'importante è che il tarlo faccia i buchi al posto giusto )



l'olmo gli è gradito oltre misura se non si toglie la corteccia va tutto in malora .
l'arco puo ancora funzionare io direi che una bella tostata dovrebbe rendere il legno poco appetibile
poi ci sono gli antitarlo ma vale la pena per un materiale così povero ?

i tarli danno il loro tocco estetico !