Beh, se quaranta metri è un tiro corto, tanto male non devi essere...
Battute a parte, sei davvero uno dei pochissimi che conosco privi di preconcetti.
Magari ti incavoli, perché la pensi diversamente.
Ma provi, caspita, poi guardi i documenti e tiri le tue conclusioni.
Magari diverse da tutti gli altri.
Magari poi le cambi.
Nel panorama dei nostri scienziati arcieri , c’è ne vorrebbero davvero di spregiudicati Magin.
Ishi tirava così.
Come credo molti cacciatori che cacciano per mangiare e che sanno avvicinarsi alle loro prede con archi corti, compatti e leggeri.
Ma anche con gli archi lunghi, fatti per tendere all'orecchio, se vuoi essere veloce a pochi metri, tiri così.
Oggi abbiamo un sacco di preconcetti su come si tirasse allora.
Cerchiamo IL modo con cui si tirava con l'arco medievale.
Fra duecento anni, quando oramai tutte le interfacce alle macchine elettroniche saranno da tempo vocali, sai le teorie che faranno gli archeologi su IL modo con cui usavano le antiche tastiere dei computer.
Poi troveranno un vecchio manuale di dattilografia e affermeranno che tutti esercitavano accuratamente i mignoli per essere più efficienti in battitura.
Vagli tu a spiegare che tanti validi giornalisti battono i tasti alla velocità della luce usando meno della metà delle dita che hanno a disposizione e che in qualche caserma c’è ancora qualche vecchio appuntato che ne usa due.
...Si. Una per mano.
E i verbali li fanno alla grande anche così.