devi aumentare il peso specifico...
se no hai un effetto ancora peggiorativo.
Le aste migliori le ho ottenute zavorrando con sabbia.
Aste in alluminio, infilavo espanso in coda per una 15ina di cm, riempivo di sabbia fine, mettevo punta con arpioncino (autocostruita) . In coda un avvolgimento di vilo da serving che forma un loop a cui si lega la sagola in nylon (sottile, e me ne avevano consigliato una versione particolarmente morbida (senza memoria???) ) .
Mulinello da spinning, fissato su apposito tromboncino che viene avvitato al posto dello stabilizzatore da caccia.
Con una paziente messa a punto funziona discretamente. In aria non ci sono grossi problemi in quanto l'assnza di alette viene compensata dal FOC molto avanzato e dal "drag" in coda dovuto al filo.
Il momento critico è l'ingresso in acqua . se il tutto non è ben bilanciato l'asta cambia rentinamente direzione in barba a tutti i conti che hai fatto per compesare la rifrazione... (Mira basso!!!)
L'ultimo tiro buiono che ho fatto è stato anche il più elegante... trota a 20 metri, circa 50 cm sotto il pelo (forse meno) ... tiro in aria per il 90% dela traiettoria, la freccia si è immersa perfettamente dritta e Zack...
Complimenti da parte di un compoundista che aveva tentato in simultanea il tiro ... padellano clamorosamente...
Agli albori della disciplica si usava al posto del mulinello un avvolgicavo, un padellone con 4 (??) barrette attorno a cui si avvolge il filo . viene ancora usato per lenze di diametro importante e prede ... adeguate...
Per gli storici avevo pensato ad un attrezzo tipo baleniere (un trapezio attorno a cui avvolgere la lenza) da tenere serrato all'arco cusando la stessa mano... Ma , ripeto, il problema è la freccia. con quelle di legno puoi tentare solo pesci molto vicini e a pelo d'aqua. Tanto vale usare l'arpione a mano (le punte da pesca trovate erano per me punte da arpione...) ..
Ciao
Luca