Un arco a "mollo" - esperimento
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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non ne ho idea ... Jeval parlava mi sembra di Jmm Hamm e della bibbia ... credevo che quello che hai mostrato era quello li. se non è quello allora è comunque sbagliato. tutti gli archi preistorici europei hanno il ventre piatto.
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14/12/2010, 11:15 |
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marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
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mi fai un enorme piacere? cambia avatar mi da pensar mal....
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14/12/2010, 11:18 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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magin ha scritto: ...........Marco, per quanto riguarda le sezioni degli archi preistorici sul libro che hai esposto sono totalmente sbagliate nel senso che l'autore ha frainteso i reperti e le ha invertite. Jeval però dice che nell'ultimo libro ha capito e ha corretto tutto il discorso. Confermo , c'e' stato un equivoco che e' durato decenni . E per decenni si e' creduto che gli archi preistorici fossero a geometria inversa dorso al posto del ventre e' da relativamente pochi anni che si e' riparato all'errore che e' presente in tutta la letteratura arceristica ,
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14/12/2010, 11:31 |
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marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
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ò PERSO 10 ANNI E NON ME NE SONO ACCORTO!?
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14/12/2010, 11:35 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Cita: mi fai un enorme piacere? cambia avatar mi da pensar mal.... e io cosa dovrei dire del tuo? è un mostro brutto e blù per tornare al discorso della costolatura e dei flettenti a sezione pentagonale credo che chi ha scritto il libro che dice che dovevano mettere a dura prova anche un legno come il tasso non ne abbia mai costruito uno e parli per idee preconcette o supposizioni teoriche. se non mi credete perchè posso sembrare un bastian contrario allora chiedetelo al Manx che è anni che ne usa uno così ed è quello che gli ha dato meno problemi di tutti o ai miei amici della Sagitta Barbarica che da anni li hanno adottati in particolare il Decio con eccellenti risultati. sono infatti archi molto adatti ad uno stile di tiro per gare di precisione. se poi girate all'estero vi accorgerete che è una delle sezioni più in uso in archi storici anche non di tasso.
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14/12/2010, 14:52 |
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maon
Iscritto il: 26/09/2010, 17:59 Messaggi: 916 Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
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A prescindere dallo scrivere, i nostri vecchi dicevano in un proverbio: " Val più la pratica che la grammatica " Non è questione di aver perso dieci anni o cento anni, è questione di costruire quindi fare, con le nostre manine d'oro!
Solo così ci si accerta se tutti i libri che leggiamo alla fine ci dicono grandi bufale o la verità!
Sbagliamo di più sul legno e leggiamo di meno!
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14/12/2010, 17:09 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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sempre analizzando lo scritto che hai sopra esposto ci sono un altro paio di errori ... infatti dice che probabilmente nonostante la sezione pentagonale non si rompevano a causa della loro lunghezza. in realtà avendo come dicevo prima impugnature rigide molto lunghe erano quindi funzionalmente più simili a degli archi corti che a dei "longbow" in cui lo sforzo si distribuisce su tutta la lunghezza dell'arco. secondo me cambiava lo stile di tiro e invece di allungare fino all'orecchio allungavano un po meno (per questo le frecce trovate erano più corte). l'arco della tomba n.21 ad esempio è vero che era lungo 184 cm ma aveva una impugnatura rigida di 32 e le estremità dopo la tacca una di 6,5 e l'altra di 6 cm inoltre una fibra molto fitta. significa che era molto veloce anche con freccie corte mentre se usato con frecce lunghe probabilmente si sarebbe spezzato in mezzo come è successo al mio.
alro errore più avanti in cui dice che la sezione a D è indicata per archi di bassa o media potenza. grandi libraggi in archi semplici sono possibili solo con archi bastone anche se a medi libraggi altre forme sono probabilmente più efficaci. l'ultimo arco del Maon che è ha sezione decisamente simile a una D ha un libraggio molto elevato, sicuramente sopra le 100 libbre se teso fino all'orecchio. a meno che intendesse archi costruiti meccanicamente in cui il dorso è piallato e regolare ma allora il limite non è dovuto alla forma della sezione bensì al tipo di costruzione.
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14/12/2010, 17:18 |
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marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
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chedero ad alessio cenni la scritto lui.
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14/12/2010, 17:33 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Cita: A prescindere dallo scrivere, i nostri vecchi dicevano in un proverbio: " Val più la pratica che la grammatica " Non è questione di aver perso dieci anni o cento anni, è questione di costruire quindi fare, con le nostre manine d'oro!
Solo così ci si accerta se tutti i libri che leggiamo alla fine ci dicono grandi bufale o la verità!
Sbagliamo di più sul legno e leggiamo di meno! è esattamente così tanto più in un campo come il nostro in cui le variabili in gioco sono infinite. ha infatti poco senso ad esempio limitarsi a parlare di sezioni senza tener conto del tipo di legno, stagionatura, compattezza delle fibre, forma generale dell'arco, lunghezza, tipo di lavorazione, sezione del tronco e se era un tronco o un ramo, stile di tiro, forma peso e dimensioni delle frecce, motivo dell'utilizzo ecc ecc ecc ecc ecc
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14/12/2010, 17:48 |
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maon
Iscritto il: 26/09/2010, 17:59 Messaggi: 916 Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
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marco ha scritto: chedero ad alessio cenni la scritto lui. Se vuoi possiamo chiederlo anche noi. Di Cenni posso dire che fa degli archi compositi molto belli e funzionali, il primo arco composito che ho visto era suo. Ho letto molto delle sue repliche ma, se non erro, sono tutte, come è logico che siano, come dice il Maghin!
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14/12/2010, 17:58 |
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