misura comparata della quantità di moto di un proiettile
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
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Località: pozzo della ignoranza
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Nitopi ha scritto: Ciao a tutti...
Volevo dire due parole giusto per inquadrare il problema fisico ....
........... Frenaaaa ! dico due parole anch'io per inquadrare il problema reale . Il tutto e' finalizzato , non ad ottenere la misura esatta dell'impulso o dell'energia , ma a realizzare una prova , da effettuarsi durante una gara, che permetta di ottenere una classifica delle potenza espressa dall'insieme arco, freccia e arcere e questo con una attrezzatura che sia congruente col l'aspetto rievocativo e ricostruttivo del contesto .  ( diversamente sarebbe bastato un cronotachigrafo, una bilancina e una calcolatrice come proponeva Maon )
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| 14/12/2010, 11:40 |
 
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
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Località: Genova - Prata Veituriorum
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   Infatti mi sembrava... e' che ho scritto il post e poi quando si e' inserito ho vistola giostra del saracino e.... era troppo tardi 8) Ciao Luca P.S. Le pietre di taratura messe sul fondo servono poco... meglio un paio di pesi molto piu' leggeri all'estremo delle braccia.... Siccome e' un oggetto che gira,. meglio giocere sulla geometria piuttosto che sulla massa .... (cosi' e' piu' leggero anche da trasportare....) Ciaoooo Luca
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| 14/12/2010, 14:20 |
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ricu
Iscritto il: 09/11/2010, 16:34
Messaggi: 89
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Caro Colbis l'idea è fantastica ma per me sarebbe un vero problema centrare lo scudo. Costruisco abbastanza bene archi ma sono un pessimo tiratore. Quello che immagino vogliate fare è un marchingegno che calcoli la forza di impatto delle frecce o la penetrazione. Il Campionato che andiamo ad organizzare sicuramente dovrà avere prove oltre che storicamente documentate anche divertenti e il tuo marchingegno è bellissimo ma sono convinto che se lo stesso arciere con una freccia colpisse il bersaglio(scudo) completamente a sinistra e con un'altra lo colpisse completamente a destra campierebbe sostanzialmente il valore di riscontro sulla scala graduata perchè a parità di potenza cambierebbe il braccio della leva. Tutto da verificare e provare. Siccome la prima prova di campionato si svolgerà a Villar l'ultimo sabato e domenica di Giugno 2011 (dove dovrete esserci TUTTI) e per quella data dovremo essere prontissimi e caldi e a breve con Le Duc e Maon sperimenteremo varie soluzioni, compresa la tua. Poi vi faremo sapere. Se intanto anche voi volete provare ci confronteremo.
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| 15/12/2010, 23:30 |
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colbis
Iscritto il: 19/10/2010, 12:32
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Località: Gargnano - BS
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Behh, si potrebbe fare una media ad es di 3 frecce.
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| 16/12/2010, 14:57 |
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colbis
Iscritto il: 19/10/2010, 12:32
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Località: Gargnano - BS
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Nitopi ha scritto: Ciao a tutti...
Volevo dire due parole giusto per inquadrare il problema fisico ....
Bisogna ragionare in tre momenti :
1) volo della freccia : si conservano energia (1/2 mv2+mgh) ed impulso (mv). se il tiro e' teso, trascuriamo la parte mgh che e' l'energia data dal campo gravitazionale
2) impatto : NON si conserva l'energia cinetica (l'urto e' anaelastico...) ma si conserva l'impulso (quello si conserva SEMPRE).
Quindi l'impulso della freccia (mv) si trasferisce al sistema finale Freccia + bersaglio . NOTARE che se la freccia resta piantata nel bersaglio e' molto piu' facile calcolare l'impulso finale (M+m)v (M e' la massa del bersaglio)... Se la freccia rimbalza , si porta via un po' di impulso e... ci frega... Se M e' molto maggiore di m, si puo' trascurare anche la massa della freccia...
3) Comportamento dopo l'impatto : qui possiamo adottare il metodo che più ci piace per calcolare l'impulso che ha il sistema. GEneralmente conviene ricalcolare l'energia cinetica del sistema finale (M+m)v2 e poi trovare un modo intelligente per ...
a) Dissiparla (attrito= contare i giri della ruote, opportnamente frenata)
b) trasferirla (sollegare il peso, ma allora ruota ben lubrificata.....)
Paradossalmente il fatto di mettere grosse masse alla periferia della ruota (se usiamo la ruota) porta a farla girare piu' a lungo. Lentamente ma piu' a lungo, in quanto gli attriti sui giunti aumentano un po' con la velocità .... e entra anche il fattore "aerofrenata".... 8)
Smetto di tediare...
Ciao
Luca ....e cosi ???? o anche con i pesi non "appesi" ma fissi dietro al bersaglio e sulla scimitarra ???
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| 16/12/2010, 15:20 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
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ricu ha scritto: .........sono convinto che se lo stesso arciere con una freccia colpisse il bersaglio(scudo) completamente a sinistra e con un'altra lo colpisse completamente a destra campierebbe sostanzialmente il valore di riscontro sulla scala graduata perchè a parità di potenza cambierebbe il braccio della leva........ In questo , come in tanti altri casi entra in azione il fattore c§ço che DEVE far parte del bagaglio di ogni arcere
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| 16/12/2010, 18:39 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
Messaggi: 2428
Località: Genova - Prata Veituriorum
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colbis ha scritto: ....e cosi ???? o anche con i pesi non "appesi" ma fissi dietro al bersaglio e sulla scimitarra ??? OK!!! Magari meglio dietro e ben fissati.... E la freccia dovrebbe piantarsi... quindi lo scudo dovrebbe avere l'inserto "sintetico" (la balsa costa un occhio 8) e dura un nulla...) Ciao Luca
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| 17/12/2010, 15:31 |
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marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56
Messaggi: 2675
Località: Verona...
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sughero!
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| 17/12/2010, 17:25 |
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colbis
Iscritto il: 19/10/2010, 12:32
Messaggi: 188
Località: Gargnano - BS
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marco ha scritto: :mrgreen: sughero! ......giusto, potrebbe essere proprio l'ideale, uno scudo di corteccia di sughero di 5 - 6 cm di spessore con sul retro una gabbia metallica contenente i pesi di taratura
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| 18/12/2010, 12:05 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
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se fosse troppo laborioso fare la griglia rivettata si potrebbe utilizzare una reticella metallica tipo quella dei pollai
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| 18/12/2010, 13:52 |
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