ecco un altro esempio di arco e frecce. la ricostruzione dell'arco non è funzionante ne corretta, serve solo per mostrare ai visitatori dove erano posizionate le varie componenti di osso rinvenute



Uploaded with ImageShack.us

si può anche notare la differenza tra una punta e l'altra. questa era una cosa comune alla maggior parte dei corredi tombali di arceri dell'antichità al contrario di come succede oggi dove nella faretra dei vari arceri storici ci sono frecce identiche fino all'ultimo grammo.

Dato il peso della freccia, che ora sappiamo molto consistente, il fatto che le penne lascino molto spazio prima della cocca penso sia ininfluente.
Devo trovare una fotografia in cui veniva ritratto un Arciere Tibetano risalente ai primi anni del secolo scorso mentre sta tirando.
La freccia aveva le penne distanti dalla cocca poichè si vedeva chiaramente che la corda aveva un avvolgimento di incocco molto voluminoso e, pur tirando con anello a pollice, la freccia veniva spinta contro questo avvolgimento, ma non tenuta tra l'indice e il pollice, come usualmente avviene.
Altro particolare che ho notato sul tiro tibetano è che la freccia la tengono dal verso nostro.
Penso che, poichè la medesima è ben appoggiata al punto di incocco, il pollice non ha più problemi di schiacciare la freccia contro l'arco affinchè non ruoti, sia più facile avere anche la sensazione del punto di impatto perchè non si ha l'arco di mezzo.
In realtà in questa maniera non devi riuscire a ruotare il polso in contemporanea al rilascio, con notevole semplificazione dell'atto medesimo.

Errata corrige:
non i primi anni del secolo scorso ma a metà.
Le fotografie si trovano nel sito http://www.autlab.it

Comunque io ritengo che gli archi mongoli non fossero poi così potenti come pensiamo.
Guardate le fotografie e osservate come sono rilassati il mignolo e l'anulare, se tirassero 50/60 libre non terrebbero le dita come se bevessero il caffè a corte.

il continente asiatico è davvero molto esteso...
secondo me non si deve equivocare...nel senso che non c'era un federazione sportiva che insegnava a Magiari, Unni,Turchi, Mongoli, Sciiti, Giapponesi,Koreani, CInesi etc. a tirare tutti allo stesso modo
Non esisteva solo la freccia a dx dell'arco e l'anello, alcuni dei citati facevano la rotazione del polso, altri con arco asimmetrico spingevano anche verso il basso, altri mettevano la freccia a sx dell'arco e al posto dell'anello usavano mettere un rinforzo di pelle sulla corda che faceva anche da incocco fisso, montavano frecce pesanti, leggere, archi potenti e meno potenti.
Se da altre parti sul web si può far di tutto un erba un fascio e ne siete contenti io lo sono ancora di più per voi,
qui preferirei andar con calma: gustarsi la foto di un reperto, di un dipinto o le semplici considerazioni del singolo "Sagittante" ma, tutto nei limiti del possibile, deve essere avvalorato archeologicamente non per sentito dire altrimenti anche qui si entra in quella voragine di luoghi comuni che fomentano la normale ignoranza arceristica storica, al fine di trarre insieme le conclusioni e successivamente se ricorrono gli estremi criticarle di nuovo e tornare al presente tavolo a discutere.
Chi più chi meno conoscitore...c'è posto per le considerazioni di tutti e tutti dalle discussioni si potranno arricchire intellettualmente.

Anzitutto: l'arciere in foto...era cinese?mongolo...di dove?il cappello è molto particolare: forse si riesce a dare qualche aiuto all'indagine
altra cosa: non è in posizione di tiro (mica la possiamo commentare o sbaglio ), è di schiena, in costume caratteristico e si vede solo il suo armamento e uno scorcio dal paesaggio

allora ritornasi ad inizziare larco a un fletente piu lungo direi magiaro o unno opterei per il secondo da tener presente una similitudine con il coreano le vesti indo asiatico cinesi ora lascio a voi

ManX, il cappello, gli stivali e il punkiuk mi sembrano del deserto dei Gobi.
Poi vedi tu!
Io i documenti li ho portati, illazzioni quando le faccio si capisce che le faccio.
Se ti ha morsicato la Malmignatta non è colpa mia.
Con affetto
Maon

Chi ha stabilito che il flettente è più lungo?

sono daccordo con Manx. l'universo dell'arceria orientale è così vasto e variegato che non si può assolutamente generalizzare, sia per quanto riguarda le armi che gli stili di tiro. è fondamentale inoltre non confondere il contesto di cui si sta discutendo. un conto è ad esempio nel caso dell'arceria mongola, parlare di quella tradizionale-sportiva moderna da non confondere con quella tanto per fare un esempio dei guerrieri di Gengis Kahn, non si può azzardare paragone. ancora peggio è giungere a conclusioni del tipo "io non ci riesco per cui una volta non era così".

quando si vuol cercare di capire l'arceria antica bisogna considerare innanzitutto il contesto socio ambientale in cui quelle persone vivevano, il loro adattamento fin dalla prima infanzia a condizioni totalmente diverse da quelle in cui vive la maggior parte di noi, la pratica e l'addestramento quotidiano perpetrati per anni ecc. ecc.
è un approccio alla comprensione assolutamente errato

1°-il fletente che si vede distanza fletente corda piu ampia 2°-mano sin.su impugnatura distanza maggiore al puntale rigido fletente in vista 3°distanza tra mano sin. e mano des.indi fletente piu corto.

E tu vedi tutto questo in una fotografia con oggetti messi di di 3/4?