AlbertoA ha scritto:
....L'unico difetto è che agisce bene su archi corti, il tuo quant'è alla fine? Su quelli lunghi, parere personale, fermati prima delle curve per lasciarle leggere.Ciao,Alberto
da incavo a incavo tra i puntali, tirando un filo, mi misura 1,68cm
qualcosina in più se misuro la lunghezza giusta del flettente considerando le due deflessioni terminali
non così corto ma neppure lungo come era all'inizio,
secondo me migliora perchè col tendine guadagno quello che di solito l'olmo perde in naturale deflessione quando lo si utilizza sopratutto con sezioni piatte o concave,
non voglio prestazioni esasperate ma un arco onesto, equilibrato e con garanzia di lunga vita
ora non resta che sperimentare i consigli preziosi di AlbertoA
siete pronti?
allora:
preparo il bordo affinché il tendine e la colla si attacchino in maniera perfetta al legno, quindi pensavo di fare dei solchi longitudinali paralleli e lasciare la superficie più ruvida
e utilizzo una rasiera a "seghetto"(non so se si chiama così, costa pochi centesimi in ferramenta, notate l'ancoretta che avete già sentito nominare da me ma sopratutto da maghin che me l'ha fatta comprare lui
viewtopic.php?f=21&t=374 è la stessa marca che uso per far riccioli fini da equilibratura finale)
sono stato attento comunque a non incidere troppo il primo anello di crescita sotto al libro della corteccia...non si sà mai
vi avvalgo dell'ormai leggendario BOLLITOREKARL (ormai lo chiamo così in suo onore
)
per sciogliere la colla pressapoco al 50% di pesce e coniglio con qualche ascarto di cardatura tendine equino,
non è ancora sciolta per bene in foto...deve essere un pelo più liquida senza esagerare e a temperatura non eccessiva altrimenti il tendine "puciato dentro" si ritrae e vi scottate le "ditine"
prepariamo la sala operatoria...il problema sarà poi pulire