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 Re: Riprovo con il Tasso 
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Iscritto il: 11/12/2010, 14:31
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Località: Peschiera Borromeo (MI)
ManX, l'arco che ho in mente dovrebbe non superare le 60# al mio allungo teorico di 26" e 1/4 (pari al fatidico 28" AMO, anche se per gli storici questo riferimento non è molto significativo). Anche il mio osage ha quel libraggio.
In effetti un arco in tasso l'avevo già realizzato con le riflessioni ottenute scaldando il legno ricoperto di grasso con la pistola da sverniciare (Bosch da 2000W) e funzionava benissimo (per inciso con lo stesso libraggio di cui sopra).
Allegato:
LB tasso n°1 2010 042_450x600.jpg

Solo che un flettente aveva un paio di nodi grossomodo a metà fra l'impugnatura e il bischero che rendevano la zona piuttosto rigida , si da scaricare lo sforzo durante la flessione nella zona sottostante, verso l'impugnatura. A questo, a detta di Poletti, si deve aggiungere un dimensionamento ritenuto critico (avevo cercato di mantenere un rapporto larghezza/spessore dell'ordine di 1,1/1) ed una sezione del tipo a D.
In sostanza dopo un pò , durante prove di trazione in casa il Natale scorso, si è rotto...
E' per questo che ho un sacrosanto timore del nodo oggetto delle mie domande.

Tornando alla doga in lavorazione, non ho foto dell'operazione di raddrizzatura a caldo fatta inizialmente. Non so se riesco a descriverla chiaramente a parole.
Dopo aver tracciato sulla parte piatta della doga (futura zona ventre) il profilo dell'arco, lasciando adeguato margine, ho asportato con un seghetto alternativo parte del materiale sul lato convesso. Dopo aver umidificato la zona centrale avvolta in una pezza bagnata l'ho riscaldata con la solita pistola ad aria calda fino alla formazione di vapore. Quindi ho appoggiato un flettente dalla parte del lato spianato sul tavolo da lavoro, e ho stretto con morsetti l'altro fino a farlo aderire allo stesso piano. Ovviamente si trattava di un angolo fra i due flettenti molto esiguo e dopo tre giorni la riduzione è stata sensibile ma non completa.
Attualmente, come puoi vedere dalle foto pubblicate, l'arco si sta presentando abbastanza diritto.

Altri problemi vengono dall'impugnatura, dato che in quella zona l'alburno ha uno spessore su un lato circa doppio rispetto all'altro....

Come vedi nel mio piccolo qualche grattacapo ce l'ho...


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06/02/2011, 14:09
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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(avevo cercato di mantenere un rapporto larghezza/spessore dell'ordine di 1,1/1) ed una sezione del tipo a D.

Ciao Taccons, scusa ma questi sono errori che è meglio evitare già nel cervello (non so come spiegarmi meglio), ogni legno, ogni doga, ogni tratto della doga va trattato come la sua natura richiede, crearsi delle regole, delle formule arbitrarie spesso significa rovinare tutto.


06/02/2011, 17:40
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Magin certo hai le tue ragioni per quanto sostieni; io da povero neofita nelle costruzioni di questo tipo, non sapendo che fare, ricordavo che quel rapporto , (ma se sbaglio chiedo scusa in anticipo) fosse stato suggerito su altro forum da ManX.
Altro membro di questo forum, sempre in altra sede, suggeriva (essendo venuto a conoscenza del misfatto) un rapporto meno critico (7/6= 1,16:1 o meglio 5/4= 1,25:1) e si tratta di personaggio di indubbia esperienza.
Io povero tapino non ho (ancora) la sensibilità necessaria per decidere che una data doga debba essere lavorata in un modo piuttosto che in un altro ed è giocoforza attenermi a qualche regola....
In futuro, forse, se perdurerà in me il desiderio di continuare a costruire archi di questo tipo, potrò acquisire la dovuta sensibilità, ma per ora la vedo dura....


06/02/2011, 18:11
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Il rapporto a me l'aveva rilevato
maghin penso dallo studio dei reperti Mary.
Dovrebbe essere il massimo ottenibile in termini di prestazione sul tasso ma il più rischioso.
La fibra su questa essenza fa la differenza.
Non vedo l'ora di sentire le tue opinioni e soprattutto differenze tra il tuo nuovo tasso e l'osage, sarei soddisfatto ad essere smentito
;)


06/02/2011, 21:06
Profilo YIM WWW
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Località: Peschiera Borromeo (MI)
ManX, ci vorrà molta pazienza, riesco a lavorarlo al massimo un giorno alla settimana....
Per l'osage e per il tasso rotto ho questi dati :
La caratterisstica libraggio vs. allungo naturale
Allegato:
caratteristica osage e tasso rotto.xls

Poi al tachimetro l'osage con una freccia da 420 grani ha dato una velocità di 170 fps. Per il tasso non ho fatto in tempo a misurarla.
Le caratteristiche erano praticamente simili, usavo le stesse frecce per ambedue.


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06/02/2011, 23:48
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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Cita:
Dovrebbe essere il massimo ottenibile in termini di prestazione sul tasso ma il più rischioso.

ma cosa dici Manx ... perchè il più rischioso? la maggior parte dei miei archi hanno un rapporto del genere se vai a misurare più o meno ma dipende sempre dal legno che hai in mano e dalla fibra. un arco bastone può anche essere a sezione tonda in tutta la sua lunghezza. non è il rapporto che conta ma costruire l'arco in maniera armonica e per far ciò ci si deve adattare alla doga. per esempio se vai a vedere l'arco della discussione "un ramo brutto - esperimento" noterai che c'è un punto di un flettente che per un tratto è più schiacciato e sottile però una volta incordato l'arco piega benissimo in maniera armonica. ecco è questo che intendevo. io quando faccio gli archi vado a occhio. se dovessi star li a misurare in ogni punto in modo da farlo perfetto sarebbe un problema. aggiungerei anche che di solito il flettente inferiore o comunque quello ricavato dalla parte inferiore del tronco ha sezioni maggiori di quello superiore perchè ha una naturale tendenza a seguire maggiormente la corda. tutte cose queste che con formule o rapporti predecisi centrano niente.


07/02/2011, 9:03
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per spiegarmi meglio metto su la foto degli ultimi 2 archi che ho fatto. sono stati fatti con tronchetti di caratteristiche diverse, infatti quello più chiaro avendo una fibra più compatta ha qualche libbra in più dell'altro (che è lo stesso della discussione del ramo brutto). li ho fatti a occhio e non sono stato li a misurarli anche se son venuti fuori uguali. la media delle sezioni al centro dei flettenti di entrambi è 30 mm di largezza x 28 di spessore, credo quindi che il rapporto sia quello di 1/1,1 o giù di lì però è una conseguenza, non l'ho deciso a priori, vien fuori così da solo.
Allegato:
PC210003.JPG


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07/02/2011, 10:17
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in effetti mi sto accorgendo paragonandoli che misure e proporzioni sono proprio una conseguenza. ho aggiunto anche il terz'ultimo fatto per cui avevo invece utilizzato una doga ricavata da un tronco più grosso e con anelli più larghi ma alla fine il risultato cambia poco dal punto di vista estetico mentre come prestazioni pur essendo leggermente più spesso di sezioni è meno efficace. la fibra fa la differenza.
Allegato:
PC210008.JPG


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07/02/2011, 11:02
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
scusa Taccons se ti ho "inquinato" la discussione ma mi è venuta in mente un altra cosa che credo possa comunque interessare.
come si può vedere tutti e 3 gli archi seguono complessivamente la corda allo stesso modo. c'è da dire che nessuno dei tre era completamente stagionato ma c'è una notevole differenza in termini di tempi di costruzione.
quello più in alto è stato finito ed utilizzato la prima volta 8 mesi dopo il taglio. quello in mezzo 5 settimane mentre quello in basso SOLO 2 settimane e ci tiravo già.
non mi sono mai fatto problemi sul fatto che un arco segua un po la corda, anzi, secondo me così sono anche più sicuri. si può notare comunque che, avendo efficacia differente, quello che più conta è la fibra. in questo caso e a causa di ciò, quello più efficace è anche il più fresco.


07/02/2011, 12:02
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Località: Verona...
bei archi vorea averghe la to perseveransa ;)


07/02/2011, 12:10
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