No non lo conosco , intanto puoi provare con un accendino se brucia senza fondere e' senz'altro naturale
poi ho trovato una "tan compani srl a napoli che vende prodotti e tecnologie per calzature , potresti contattarli

provo con l'accendino... penso che la puzza e la fusione possano essere indicativi...
jeval ho fatto delle prove di rottura con un secchio attaccato ad un albero... il filo pero' si rompe sempre nella parte avvolta attorno al ramo e mai tra i due nodi... ho sbagliato qualkosa?

alla fiamma brucia senza fare pallino di fusione... odora come la carta... le fibre dopo essere state bruciate si staccano tra loro e non restano saldate
20 euro mezzo kilo è troppo?
in un negozio vicino per il barbour uguale mi avevano chiesto 30

No... E' giusto ....
Mi ricordo un esercizio di fisica 1 che chiedeva di spiegare, motivandolo con formule, dove si sarebbe rotto uno spago con un peso appeso ed un secondo cordino sotto nel caso di
- trazione lenta
- strappo improvviso
al secondo cordino

La risposta giusta era : vicino al nodo superiore nel caso ci trazine lenta (sul filo grava anche il peso del filo sottostante e quindi il punto più sollecitato e' quello in alto, vicino al peso, di sotto, in caso di strattone perchè la massa funziona da inerzia ....


Stavo ovviamente scherzando... il peso del filo e' di gran lunga meno influente delle variazioni casuali della capacità di carico puntuali lungo lo stesso.... (in soldoni.. e' troppo leggero per influenzare ....)
Nel tuo caso... direi che stressi il filo in vicinanza del nodo in alto

Ciaooo
Luca

P.S.
Per il materiale... se non e' lino...sicuramente e' vegetale

il ramo ha sicuramente delle imperfezioni che probabilmente tagliano il filo , metti uno straccio attorno al ramo e annoda sopra allo straccio forse si rompe da un'altra parte

Io per il carico di rottura ho usato un tubo liscio per appenderlo e ho fatto due nodi dell'arciere, si è sempre rotto nel mezzo.

Scusate la domanda ma eccetto il puro fattore estetico a cosa serve tingere la corda dell'arco? E per quel che ne so il nero puro come colorazione naturale è bello difficile da ottenere, storicamente x nero si intendeva un grigio fumo molto scuro o tinte miscelate di marroni e blu molto scuri che però con l'andar del tempo scolorivano parecchio e non mantenevano la tinta e molti tintori che dicevano di poter tingere in nero hanno fatto pessime figure. Per ottenere un nero degno di tal nome oggi converrebbe usare tinture sintetiche (quelle della gray a quel che so sono valide), altrimenti aspettatevi colorazioni tendenti al grigio, purtroppo non ho più gli appunti di una conferenza interessantissima sull'arte tintoria e quindi non potrei darvi notizie più certe ma vedrò se riesco a recuperarle attraverso le mie conoscenze

in effetti hai ragione...
è la monotonia del bianco
ho anche un rocchetto di lino sul giallino marrone(appena più chiaro del color canapa) e lo danno come lino naturale...

ho chiesto a chi ne sa più di me riguardo ai filati e il lino naturale dovrebbe apparire molto simile come morfologia alla canapa, e come colore più o meno ci siamo anche

peccato sia così dannatamente difficile da reperire alternative valide ci sono? scusate la domanda che a molti sembrerà banale ma quale fibra (naturale possibilmente) mi consigliereste per incordare un arco?

A VARESE il lino colore naturale lo pago 30 € la matassa grossa, cara ma dura parecchio

A Varese... dove di preciso?