ciao,
hai gia dato un occhiata a questo sito?
http://www.pfeil-bogen.de/Haithabu.htm

Te lo detto bac tu sai piu di quello che vuoi far credere

Si bac grazie,
conosciamo Jurgen di persona e i suoi archi, interessante anche il libro che ha scritto, peccato solo in tedesco, maghin ne possiee una copia

manx il libro di jurgen c'è anche in lingua francofona...fortunatamente possiedo quello

Qualche sera addietro avevo appuntamento dal caro nicodemo per una birra e le solite chiacchierate su legni, archi frecce...insomma avete capito
gli porto il mio Haithabu per nulla finito da vedere e già che ci sono, con corda provvisoria a 0 sfrutto il suo leggendario albero di equilibratura a muro con tanto di pesata, ovviamente col suo permesso:



non male i primi 4-5 pollici di apertura, cosa ne pensate ?
insomma ho appena cominciato a mostrargli il suo mestiere

anch'io ho quello in francese.

un' informazione interessante accalappiata in rete
http://www.archeorivista.it/005344_germ ... vichinghi/
Anche se non si riferisce ad archi...sempre stessa zona e periodo.

Riguardando in continuazione il topic sull'haithabu,
pensate che ne ho salvate foto sul cell e le guardo appena ho un secondo buco
al mio per assomigliare all'originale mancano 2 riflessioni dei puntali però oltre le sedi della corda e quindi penso senza funzione attiva e una riflessione dell'immanicatura,
anche se potrebbero più facilmente essere naturali e non realizzate dall'artigiano norreno (mi sembra troppo definirlo collega: non mi ritengo per nulla al suo pari ma mi piace immaginarlo mentre lo costruisce quasi lo avessi di fianco nelle fasi di lavorazione o fossi il suo afilla attrezzi e pulisci pavimenti),
il mio olmo è dritto come un fuso,
semmai ha qualche grado di avvitamento in senso orario che non ritengo di correggere
perciò li creo artificiosamente
una mezz'ora per parte di bagno turco nel bollitorekarl

poi con la morsa rotante montata sulla panca che uso per tutto, piego i puntali e li tengo in blocco per una 1h cercando di ottene 10-11° misurati (vi ricordate? http://sagittando.it/forum/viewtopic.ph ... 2&start=10 ) tenendo un riferimento sul muro
puntale alto(vedete segni chiodo e scasso)


puntale basso

Chi già ha avuto il piacere di conosce l'olmo potrà confermare che una delle sue particolarità è che la corteccia sembra non finire mai,
e per quanto riguarda la nostra passione il rischio è che togliendola tardi si finisce per trovarsi con sezioni troppo fini di legno
Sotto la rugosa corteccia vera e propria c'è un floema che nella mia inesperienza non è così facile da distinguere dal primo anello di crescita.

Dopo aver dato una veloce ingrassatina perchè questa doga è parecchio stagionata...
non esistendo un incavo inferiore o altro per tenere la corda, provvisoriamente mi son inventato il sistema già illustratovi qua viewtopic.php?f=21&t=483
ma dopo i consigli di maghin lo sostituirò presto

Bhè tonando al discorso dorso/corteccia dell'olmo, incordato l'arco ecco il risultato:






che faccio lo butto?

parti da li e segui l'anello di crescità.