siccome ne ho accennato nel post di Taccons volevo mostrare il mio arco preferito che io chiamo "schifoso" prendendo esempio dal Nicodemo che da' i nomi alle balestre.
è stato fatto da fresco e ci ho tirato subito una decina di giorni dopo il taglio così segue tanto la corda. l'ho sbucciato subito e lavorato poco, in maniera piuttosto grossolana. il tronchetto era sottilissimo e svergolo oltre che nodoso. ad un certo punto poi si storge e le fibre cambiano direzione. c'è anche una crepa lunga una trentina di cm su un fianco. al centro siccome era svergolo lavora di costa cioè il dorso è girato su un fianco. insomma veramente "schifoso" anche se le immagini non rendono l'idea. l'ho anche lasciato sul balcone giorni al gelo e al sole e l'ho usato sotto la pioggia. adesso arriva l'estate e lo lascierò a cuocere al sole.
il libraggio è di ca. 68-74 libbre a seconda dell'allungo. la gittata massima ca. 180 190 mt con freccia leggera e le frecce escono dritte e pulite. è affidabilissimo perchè ho provato a piegarlo ben oltre il mio allungo e decisamente è l'arco che a tirarci mi da più soddisfazioni.
in verità però un motivo c'è. la fibra è talmente compatta che in 4,5 mm di alburno ci sono una ventina di anelli di crescita che non si riescono a distinguere tutti neanche con la lente d'ingrandimento.

"lo schifoso" del maghin è un'arco strepitoso.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti.
Sarà con questo "schifosissimo" pezzo di tasso che ci darai filo da torcere!


Ancora una volta viene dimostrato che : poche parole e molti fatti
sono la ovvia conclusione al saper essere arcatori!

Bravo, bravo, bravo, seppur chi te lo dice non è gran chè nella costruzione dell'arcolungo

complimenti per l'arco e per il tema aperto,
e visto che siamo in tema di schifosi, voglio dare il mio umile contributo,
da una potatura di olmo :

Grazie Maon ma tu in verità sei un vero mestro dell'arcolungo e non è una sviolinata ma quello che penso veramente e il motivo è la tua passione per questo tipo di archi. un conto è farli così per fare altro è farli per passione e i risultati si vedono!

Bac complimenti per l'arco strano. che prestazioni ha?

non mi sembra però della categoria "schifosi" ma piuttosto un arco "ricercato". nonostante l'apparenza non è svergolo o storto ma un eccellente lavoro di arceria. bravo!

ciao!

grazie ,
questa tipologia di arco nasce dalla difficoltà di trovare rami sufficentemente lunghi, e da l'idea di lavorare un ramo appena tagliato e iniziare a tirare frecce da subito, magari aggiustandolo man mano che stagiona.
è lungo sui 190 cm il libbraggio sta sulla ottantina ma la lunghezza gli dà progressività
con le frecce da 80 grammi fa delle parabole molto tese.

Finalmente un altro arcaio che tira un po' sostenuto!!!

Fai di tutto per venire al 25 e 26 giugno che già solo con Il Maghin, Nicodemo, tu, Decio, Mastrofoco e, poichè io in fondo sono un buono , aggiungiamoci il mANx, oltre a pochi altri, ci divertiremo con archi prestanti e strani.

e si deve tirare davvero bene e la qualità del legno sembra ottima.

la qualità del legno, la compattezza delle fibre in particolare (almeno nel tasso) è la caratteristica che fa la differenza. tutto il resto, nodi, storture, svergolamenti e altri difetti passano in secondo piano dal punto di vista della resa effettiva.
ho fatto degli archi sempre di tasso dritti, lisci e belli a vedersi ma che non rendono bene come quello sopra e anche il bellissimo lavoro di Bac dimostra che anche da tronchi non "convenzionali" ma di buon materiale si ottengono archi eccellenti.

insomma è il legno che alla fine fa l'arco a prescindere dalla "perfezione" delle forme

ciao!

E' vero, non siamo noi a fare l'arco ma è il legno che ci dice come e se farlo, poi lui renderà per ciò che la natura gli ha regalato.

Noi estrinsechiamo solo ciò che in un ramo o in una doga è contenuto!

Tutto il resto sono balle!

Ciao

Assomigliate sempre piu a me
Il pensiero di utilizare gli informi anziche della doga topmodel

la penso anch'io così. credo sia la vera filosofia dell'arceria naturale. penso che sia molto più importante comprendere quale tronco o ramo tagliare piuttosto che riempirsi la testa di formule e teorie certo valide ma applicabili più a materiali artificiali che a pezzi di legno.

costruire un arco che funziona è in verità cosa molto semplice che le menti contorte rendono complessa.
trovare il legno migliore e intuire in quale tronco o ramo si nasconde un buon arco è più difficile.
ciao!