se guardiamo un pettirosso vediamo che è bellissimo e sembra perfetto, ne guardiamo decine di altri e sembrano tutti uguali ... per le cinciallegre o le donnole o le lontre o gli scarabei vale la stessa cosa.
per l'uomo no ... ci sono alti, bassi grassi, magri, pelosi, glabri in una unfinita varietà di tipi ... lo stesso vale per tutti quegli animali in cui l'uomo ha messo mano (cani, mucche, galline, gatti ecc.)
ci sarà pur una ragione!

Tese l'arco
Aprì la bocca
E l'occasione perse
Di non far saper
Quanto lui fosse
Persona sciocca
Ciao, Mirco

Chiedere al pettirosso.....

(scusa Maghin, l'ho visto ora...)

Ciao
Luca

ARRIVO ANCH'IO!!!!!!!!!


LODE A TE MIO FEDELE SERVITORE
PER AVER SCOCCATO IL DARDO CHE MI VIDE VINCITORE




E di quei giorni ancor d'un ricordo ebbi lo sprazzo...
Lo vidi un dì giocando in uno spiazzo
Che sventolava la fiera chioma con solazzo
Un attimo sol ebbi l'imbarazzo
di avvicinarmi a lui e con soggezione
Tosto lo afferai e diedi uno "strattone".
Nella mia dimora lo portai,
Seppur già piena di simil suoi.
Per un po' di tempo lo accarezzai,
Poi con tocchi più rudi, lo ridimensionai
E lui, seppur di scorza dura al fin di accontentarmi
Si piegò ai miei reconditi desideri
Fin quasi da leggermi nei pensieri.

Un dì infine, testai la sua forza
E testè ancora un foro è impresso nella porta
Sentendomi ognor già fortunato
Per quel servitor così devoto
Decisi così di portarlo in mezzo ad un prato
E del suo sfoggio sentirmi anche lodato.
Qund ecco nella sfida ebbe lo slancio
Di mostrar a tutti con veemenza
La sua abile flettenza.
Ed ecco che con un dardo fortunato
Al trionfo fui portato
E col trofeo fui immortalato.

Eh, Dom, questo era un anno fa...
Devi cominciare a comporre qualcosa per quest'anno

l'arco si piega
la corda si tende
la freccia vola via davanti
e l'aria esce dal di dietro

un mio amico mi ha raccontato che una volta in una battaglia hanno combattuto con le braghe abbassate perchè avevano la dissenteria e quando tiravano oltre all'aria usciva anche la ca...

che ai bevuto?

alle 7 del mattino? il caffè

oltre alle poesie ho anche una fiaba per bambini:

La volpe e l'arcere
C’era una volta un arcere che quando non era impegnato a far battaglie faceva il boscaiolo. Un giorno decise di costruirsi un arco nuovo così, armato di accetta, si inoltrò nella foresta alla ricerca di un alberello di tasso. Fatti pochi passi, vide una volpe che invece di scappare era seduta sul sentiero e lo osservava. L’uomo si stupì e chiese “volpe, non vedi che sono un uomo? Perché non scappi?”. E la volpe rispose “che sei un uomo lo vedo ma non mi sembri un uomo cattivo. Perché vai in giro armato di ascia?”.
“sto cercando un albero di tasso per fare un arco con cui ammazzare gli uomini cattivi” rispose il boscaiolo.
La volpe annuì col capo e disse “allora seguimi”. E così l’uomo la seguì. I due camminarono a lungo finchè giunsero in una gola scura piena di tassi cresciuti così fitti l’uno accanto all’altro che per cercar la luce eran diventati alti, dritti e dai tronchi lisci. Il boscaiolo ringraziò la volpe e si mise a tagliarne uno con l’accetta.
Ne ricavò un arco bellissimo e molto veloce e ogni volta che lo impugnava il suo pensiero andava alla volpe che glie lo aveva fatto trovare.
Passò del tempo ed un giorno, mentre si aggirava nella foresta alla ricerca di alberi morti da bruciar la sera nel fuoco accompagnato dal suo fedele arco, udì un rumore. Sì fermò all’istante immobile guardandosi attentamente intorno e scorse un cacciatore aqquattato con la freccia incoccata. Guardò nella direzione in cui era voltato l’arcere e vide la volpe che, intenta a fare i suoi bisogni su un sasso, si era accorta troppo tardi del pericolo. Il boscaiolo non ci pensò un istante, armò l’arco e scoccò una freccia che si conficcò nella gamba del cacciatore. Questi urlò di dolore e fece cader arco e freccia. La volpe guardò un istante il boscaiolo e sparì come un fulmine nel fitto della boscaglia.
A questo punto il cacciatore imprecando urlò “sei pazzo? Cosa ti salta in mente?”. Il boscaiolo urlò ancora più forte “ho pagato un debito brutto bastardo! Vattene e non farti più vedere altrimenti la prossima volta miro al cuore”. Il suo sguardo era così terrificante che il cacciatore nonostante la freccia conficcata nella coscia fuggì a gambe levate e nessuno lo vide più da quelle parti.
Morale: non tutti gli uomini son cattivi ma quando fate la cacca guardatevi in giro!