Non é un tirapetto o una doga perfetta di tasso a fare un arcaio, ma i tagli, I calli alle mani dopo ore di rasiera, il sudore che gronda dalla fronte sul legno, le imprecazioni quando ti si rompe, e anche se diventi il piú esperto prima o poi uno si romperà sempre, le ore passate ad osserare il crack e capire dove si ha sbagliato ad interpretare il legno....
Maghin di archi storici puri in tasso ne ha costruiti a fascine, messi di fianco a quelli originali del museo non vi accergerete della differenza, ha un controllo incredibile della sua accetta a filo stondato dovreste vederlo (prima o poi lo ripremdo in un video), io se non é affilata non riuscirei a setirla, quindi é tutto relativo perche a farla da padrona é sempre la variabile "abilità del costruttore a capire e assecondare la pianta"
Ti consiglierei di abbandonare presto l'accetta, di usare in verticale il pialletto piccolo per dar la conicità, ammesso che voglia costruirti un arco bastone, abbassare I nodi di raspa, usare da metà lavorazione la rasiera piano piano,
poi dipende da che controllo hai sull'accetta, che capacità hai di affilare la lama del pialletto e di regolarlo, per questo conviente darci di più di trasiera piano piano
e comunque sia, ci vorrà pazienza

sante parole... ho appena rotto la doga mezza rotta di maggiociondolo... troppo estrema per me.. 140 cm molto
secca e con varie spaccature del ventre....

in queste vacanze pasquali mi aspettano un pò di doghe serie....

un castagno cortissimo, un nocciolo un sambuco....

poi ci sarebbe un olmo ed un carpino

io mi porto in campagna la mia doga di tasso con sacco pieno di attrezzi e via a lavorare. mi manca una rasiera buona.