consideravo.
gli elettroutensili fanno troppa polvere. lo ammetto un po era una provocazione la mia,
nonostante ci abbia provato con attrezzi vari mi riesce meglio con l'accetta e coltello. .
sarei curioso di sapere se in passato esistevano macchine per accelerare la costruzione in serie di archi? magari per armare un esercito.

bac...dipende dal periodo: non diciamo "storico" e buttiamo tutto nello stesso fascio almeno qui su Sagittando l'intento è analizzare, studiare, suddividere....!
maghin è l'esperto e penso che risponderà ma a grandi linee e per quello che ho letto e mi hanno raccontato o visto nei musei:
fino all'età del rame solo pietre, dopo asce in bronzo e sempre pietre, età del ferro comparsa di lame forgiate e penso già qualche utensile specifico, dall'alto medioevo anche pialle, "forse" del basso medioevo la differenza stava nella specializzazione artigianale con le gilde e simili e nelle panche da arcaio e ormai gli strumenti erano pressapoco gli stessi che vedete sul forum, dal rinascimento avvento polvere da sparo e arco non più così legato alla storia dell'uomo....epoca industriale archi laminati, finestrati costruiti in serie con materiali anche sintetici e con macchinari elettromeccanici
Una volta il lavoro e la manovalanza costavano poco e niente e spesso anche la vita stessa dell'uomo non era così importante e poteva essere sacrificata (pensa alle piramidi, al Partenone, alla muraglia cinese o ad altre opere dove era necessaria abbondanza di persone..)
se servivano 500archi si prendevano 50 persone e ognuno ne costruiva 50, solo un esempio che sarei contento smentiste

io mi riferisco a periodi storici dei grandi imperi come l'egizio, il romano, il cinese .
nel medioevo mi sa che stavano più vicini all'età della pietra.
attrezzi per lavorare il legno dovevano esistere, non pensiamo solo all'arceria, in quei periodi si costruivano anche grandi flotte di navi , e vero che si disponeva di manodopera a "basso costo" .

allora siccome si parlava di lavorare il tasso vi faccio vedere quello che mi è appena arrivato. se è ot ditemelo che cancello e apro nuovo post.



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voglio dire per essere dritto è dritto come una spada. ha una flessione ma va bene così insomma non sarà dritto come un palo ma basta che non abbia torsioni. per altro sono un pò in crisi xke essendo di piccolo diametro come ci metto mano quà c'è poco da scherzare. pochi errori. rasiera e carta vetrata altro che accetta.

le figure son piccole ma sembra già semipronto. ciao!

A volo rispondo che il Prof. Amatuccio ne ha parlato in un libro, prestatomi, un paio d'anni fà. Non ricordo il titolo, mi sembra: Peri Toxeias , Alessio Cenni più volte è intervenuto sull'argomento. Gli artigiani, pur con alterne fortune, non mi risulta stessero tanto male, sono passati gli anni ma le tariffe...In diverse città esistevano libri " dell' Ordine ".

i Romani avevano delle vere e proprie fabbriche, quella per gli archi a Ticinum (Pavia) e quella delle frecce a Concordia Sagittaria (che si chiama ancora così). erano distanti così se un eventuale nemico si fosse impossessato della fabbrica di archi, per le frecce doveva farsi un bel po di miglia

Bravo maghin, proprio questo è riportato nel libro de prof. Amatuccio che è un grande studioso.

ciao Sanguinello adesso so chi sei e ci siam già conosciuti (me l'ha detto il Mastrofoco altrimenti io tardo come sono non ci sarei arrivato)
le informazioni sulle fabbriche di armi del basso impero sono riportate nella Notitia Dignitatum. purtroppo però non si sa molto di più che le loro ubicazioni.
da queste però si capisce che i luoghi erano scelti in base ai collegamenti alle reti di comunicazione via terra o acqua e in base alla disponibilità nelle vicinanze di materie prime. ad esempio la fabbrica spatharia era a Lucca, in area tradizionalmente legata alla lavorazione del ferro e ben collegata alla via Aurelia e Emilia.
resta da capire con cosa facevano gli archi a Pavia. erano compositi ma non si può escludere che ne facessero anche di solo legno (secondo Vegezio per gli addestramenti si usavano archi di solo legno più duri da tendere dei compositi) con magari doghe di tasso porvenienti via fiume dalla zona del Verbano e dintorni.

quindi esistevano le fabbriche , ma la domanda era se esistevano attrezzi particolari dedicati alla lavorazione degli archi.

ad esempio per laminare il legno, per laminare il corno , eventuali forni di incollaggio
insomma come era strutturata una fabbrica di archi?
le frecce come venivano ricavate: da polloni o da quadrelle di legno?
per rispondere a tutte queste domande forse però sarebbe meglio aprire un topic ad hoc.