Bravo marco,
il flettente di destra a 1/3 piega troppo, li si stan concentrando tutte le forze sviluppate dall'arco,
si vede già nella prima foto che il puntale destro resta rigido e fa da leva per 2/3 del flettente, penso sia dovuto al fatto che in quel punto l'anello estero che ho cavato aumentasse leggermente di diametro,
Nella seconda foto la piega diventa ancora piu secca, nella terza é al limite dell'elasticità e l'angolatura é esponenzialmente inclinata,
un' altra tacca di apertura e mi sarei trovavo l'arco a fascicoli settimanali.
Quindi ho proveduto a scaricare il puntale di destra e farlo lavorare armonicamente riducendo lo stress sulla piega a 1/3, poi scaricato il flettente di sx perché il destro era piú leggero.
Purtropo con l'inconvegnente del dorso il libraggio é sceso sotto le 70#, e per il momento quest'arco l'ho lasciato in standby iniziando altri progetti, tanto un ulteriore stagionatina all'olmo ingrassato male non fa,
E comunque ci ho già tirato con maghin per una domenica pomeriggio intera.

(Maghin...hai assolutamente ragione: scoperte dell'acqua calda...tutte cose che sai, o meglio che mi hai insegnato, nulla di nuovo per te e per molti altri ma le ripeto con piacere per quelli che le vedono per la prima volta, e che a breve dovranno affrontarle sul loro arco,
altrimenti metterei la foto dell'arco finito, risparmierei tempo e fatica, non mi esporrei a critiche, e magari riscuoterei complimenti o meglio ancora qualche pomodoro che per farci un insalata andrebbero benissimo )

Ho però qualche considerazione importante riguardo corda-bischero-chiodo del misterioso Haithabu, che esporrò quando passo le foto dal cell al computer e ve le posto, cosí ci confrontiamo...ma abbiate pazienza sono zeppo di impegni

no veramente non capivo. adesso ho capito che non è ancora finito.
fin dall'inizio non piegava armonicamente e ora se lo equilibri come si deve scenderà parecchio di libraggio. se non lo farai prima o poi si romperà in quel punto dove lavora di più.
quando si arriva a metterlo sul tiller per chi lo usa, l'arco dovrebbe essere comunque gia più o meno equilibrato altrimenti succede così. man mano che si avanza col lavoro, quando l'arco comincia a piegare, si dovrebbe mantenere un certo equilibrio. qui inoltre la parte centrale era rigida mentre quello di Haithabu era costruito per lavorare tutto.
il prossimo verrà meglio. ciao!

quando allunghi un arco sbilanciato è probabile che le fibre nel punto debole si snervino irreparabilmente.

Come sai l'olmo, maghin, ha una corteccia spessa e mi frega spesso , ho lasciato il libro sotto la corteccia pensando fosse già il primo anello buono ma é seccato e si é rotto distaccandosi, purtroppo in alcuni tratti si é portato con se parte del legno (lo vedi nelle foto delle pagine ottima),
perciò son dovuto scendere di un livello,
dimostrando a wirly che le lavorazioni effettuate sul dorso visibili in foto "consentono" di aprirlo a 28",
ho specificato che le foto non son dell'arco finito, e che non va aperto come ho fatto io ma che l'ho fatto per mostrare a chi fosse interessato una problematica sull'equilibratura anche a costo di rischiare la rottura.
Appena mi viene in mente dove ho salvato le ultime foto dell'arco finito scattate piú di un mese fa le posterò...non siete in diretta ma in differita in questo topic
Buona Pasqua

la corteccia dell'olmo è un grosso problema , mi ha fatto buttare due archi perchè quando la togli da secco è difficile da staccare, cosi negli ultimi due l'ho tolta subito

E si bac...la corteccia é la difficoltà maggiore legata all'olmo
Conviene toglierla subito dopo lo sbozzo tutta,
e la bravura/difficoltà sta nel capir bene dove finisce.
A me é andata bene e ho salvato miracolosamente l'arco, però si é ridimensionato il libraggio, potrei accorciarlo ma perderei le misure del repetto...lo terrò piú che altro come sperimentazione

Dimmi come andranno quelle scortecciate, mai provato

secondo l'esperienza del Taz e di altri con l'olmo non è così importante come col tasso rispettare il dorso. io non saprei dire però pare che il frammento di arco di olmo trovato ad Haithabu fosse stato lavorato e levigato anche sul dorso.
certo non penso sia il caso in presenza di grossi nodi o gobbe di ranzarli alla base ma ci si può permettere qualcosa in più dicono

Quando feci (6 anni fà), il Mollegabet in olmo, la cui foto ho messo su selfbow-recuperati, spaccai il tronchetto (20cm )e tolsi la corteccia dopo un paio di mesi. Iniziando subito dopo il lavoro, dato che i primi anelli non mi piacevano, scesi al 4° o al 5°. Un flettente era già così, l'altro lo adeguai col solo vapore e non si è mai mosso 55# ed è sempre andato bene. Il meglio di sè lo dava con frecce pesanti circa 35gm. Nodi ed anelli, ritengo vadano sempre rispettati. Ovviamente, a parte la ricostruzione, rispetto al tasso/osage, è come voler far sci nautico trainati dalla canoa di mANx

non conosco questi legni ma il paragone mi sembra eccessivo .
gli olmi si difendono molto bene.


prossimamente apro un argomento dedicato ad una sperimentazione con l'olmo, un' anteprima è quella sopra , l'altra anteprima sta nel discorso sugli schifosi.
con l'olmo ho avuto alterna fortuna. perchè fondamentalmente sono pigro.

non conosco questi legni ma il paragone mi sembra eccessivo .
gli olmi si difendono molto bene.
D'accordo, ma era per valorizzare la potenza delle braccia....della pagaiata del mANx!!!