Salve a tutti,
Ho decisi di terminare il "lurkaggio", ormai il forum l'ho letto tutto, vi ho seguito nelle vostre dotte disquisizioni, nei vostri lazzi, nei vostri bronci e spero che il tutto diventi anche , in parte, mio.
Ciao Marco,
non prendertela ma io l'ailanto l'ho provato circa venti giorni fa in attesa che i legni "rubati" in giro quali la robinia, l'olmo, il frassino stagionino quel
tanto che permettano una lavorazione seppur minima.
Il tronchetto di ailanto appartiene ad una pianta disseccata in piedi per uno scavo di cantiere nell'agosto scorso e da me recuperato ai primi di aprile di quest'anno e subito provato, tanto era il mio primo tentativo di fare un arco.
le sue misure erano di 8 cm alla base e di 6 cm al vertice a due mt di altezza.
Confermo quanto da te detto al riguardo del cattivo odore, puzzo, durante lo scortecciamento e confermo che pur essendo secco e stagionato, dopo la prima lavorazione, si è mosso tant'è che ho sospeso in attesa che cessi di deformarsi.
Qui è di fianco:
Debbo dire che come legno l'ho trovato elastico e discretamente tenace all'accetta durante la sbozzatura; l'accetta fa fatica a "prendere" il legno,
al contrario della robinia che si lascia "prendere" più facilmente.
Il mio arco misura 196 cm di lunghezza, durante la sbozzatura ho trovato all'interno del legno un nodo strano che ha "scagliato" costringendomi a diminuire lo spessore dei flettenti.
Non l'ho ancora tillerato definitivamente, dà 21# a 28", il che mi costringerà ad accorciarlo e magari a cuocere il ventre per ottenere qualcosa di più. Se cederà non ne avrò a male trattandosi di un esperimento al solo scopo di provare.
Un problema che ho notato e quello dei nodi nascosti non visibili dopo la scortecciatura.
raff