Neanch'io ho mai trovato coltelli nuovi affilati alla perfezione... e ne ho presi 4 di diverso tipo....
Il filo giusto glielo fai tu, con tanta pazienza, attenzione ed olio di gomito....

Ciao

se il tagliente è proprio conciato vai prima di lima da ferro piatta e poi la riprendi con la pietra,
se vuoi rifinire usa carte vetrate come ti consigliano tutti
sulla pietra evito di usare olii vari...preferisco acqua e sapone o acqua e basta anche se la maggior parte delle volte diventa saliva ma ognuno ha le sue teorie
mi piacerebbe comprare una pietra arkansas o addirittura le jap della NANIWA ma penso sia troppo considerando che gli attrezzi li compro in prima corsia al supermercato ad 1€ a parte la vastringa che ho da poco ordinato

come dice karl l'affilatura è personale:
maghin ad esempio predilige una accetta con filo stondato per i suoi archibastone in tasso penso per percuotere e staccare scaglie fini,
io se non ho un bel filo sento che mi manca qualcosa piuttosto la impugno più in testa
nicodemo per togliere anelli di alburno dal dorso di una doga fresca usa una coltella anch'essa a filo stondato per non rischiare di impiantarsi e finire sull'anello succesivo

io seguo l'occhio

ragazzi riapro il topic.... per elmarek....

il suo coltello pur essendo affilato non taglia il legno bene a tratti salta e grippa sul legno non so a cosa potrebbe essere dovuto ma ho pensato alla troppa profondità della lama.... non si controlla bene....
l'altra ipotesi e il bisello forse poco pronunciato nel senzo poca inclinazione ovvero angolo mooooolto acuto tra bisello e parte piatta....
cosa ci consigliate??

il coltello in questione è un rinaldi......

Le accette Rinaldi e i coltelli sono ok.

Non pensiate ad una rispota presuntuosa ma, non vi dice nulla la parola:

Esperienza

Di solito è il manico che fa rendere l'attrezzo, con la pratica, gli sbagli e la pazienza, anche i coltelli malmolati funzionano egregimente.

Prova, prova, prova, etc. etc.

quando mi è stato venduto mi è stato detto che bisognava ammolarlo, era ed è ancora solo un pezzo di ferro

no pero' aspetta maon...

il mio coltello mai affilato taglia il legno come il burro.... posso fare riccioli di ogni dimensione...

con il rinaldi ho provato a lavorare... e' lento e' faticoso e taglia tipo una rasiera.... potrebbe essere utile nel tilleraggio pero' per sbozzare un arco taglia meno di un pialletto da 2 euro e 50....

non voglio essere presuntuoso ma penso che el marek abbia sbagliato l'affilatura ( stato venduto completamente privo di filo) ma ripeto e' affilato è come se non alzasse bene il ricciolo

il mio coltello ha un bisello piu pronunciato e una leggera concavità perciò ho pensato di aggredirlo un po con la lima....

devo dire pero' che in mano a me taglia meglio che in mano ad el marek.... ( manico?)

LEGGO ADESSO SU UN FORUM PER INTAGLI IN LEGNO CHE L'ANGOLO DELLA LAMA DEVE ESSERE DI CIRCA 35 GRADI PER LEGNI DURI E 30 PER LEGNI MORBIDI... il coltello i questione invece non arriva a 10 gradi... ho intenzione di fare un bisello piu pronuncuato e vedere che succede...

Se posso dire la mia, osservate un rasoio a mano di una volta. Faccio questo esempio perchè non mi sò spiegare bene. Più un bisello è pronunciato, meno acciaio penetra nell'oggetto da tagliare, quindi taglia di più. C'è il rovescio della medaglia: più pronunciato il bisello, più questo è fragile, quindi non adatto a lavori dati di colpo, tipo accetta, bensì di fino. Poi subentra il tipo di tempra più o meno dura della lama. Durezza=fragilità. Occorre anche più maestria nell'affilare (non sono un bravo affilatore, anzi! Meno male che ho un amico arrotino molto bravo). Spero di essermi fatto capire e se ho detto stupidaggini, ditemelo, perchè vuol dire che fin'ora ho combinato solo porcate . Quindi per ogni tipo di lavoro, occorre la lama giusta. Da non sottovalutare il manico, nel senso di impugnatura. Se il manico non è adatto per il lavoro che si deve fare con quella lama, ci si stanca presto e i tendini dolgono. Esempio: se devo adoperare un machete con un manico dritto, senza un po' di, chiamiamolo così, gancio che ferma il mignolo, si può adoperare, ma la presa è insicura e lavorare a lungo con quell'attrezzo, dopo poco stanca. I nostri vecchi contadini, queste cose le sapevano, quindi osservate bene gli attrezzi vecchi: se sono fatti così, una ragione c'è. Ora che ci penso, le forme delle lame e dei manici, sono immutabili dalla notte dei tempi e questo l'ho osservato meglio grazie alla scoperta di questo forum (non è mai troppo tardi). Ciao, Mirco

a dire il vero il coltello della rinaldi ha i manici molto lontani ed alti dalla lama... questo a me ha dato la sensazione di poco controllo sul legno... percio' saltava... usandolo al contrario riuscivo un po meglio...