ma si, spariamoci un po di fisica applicata e vediamo se può illuminarci .

Urka! Qui ci vuole Nitopi

salve a tutti,
stavo giustappuno preparando un elenco comparativo delle essenze coi relativi dati di resistenza alla trazione, compressione, e flessione.
Mi mancano i dati relativi al nocciolo, tasso, viburno e acacia nilotica.
Se dovessimo accorpare il tutto direi che otterremmo un bel risultato utile a tutti.
cosa ne pensate?
Raff

fantastico!
Qui potremmo lavorarci insieme, quando abbiamo il definitivo lo aggiungiamo sl topic in cosultazione "I Legni" che resta sempre al principio della stanza "materua prima",
Vi và?

Splendido , quello che mancava all'elendo del legni .

salve,
vedo che l'argomento interessa.
Io mi muoverei così: metterei assieme i dati delle essenze più comuni ed usate per gli archi, in special modo i dati di: compressione, trazione, flessione, modulo di elasticità, peso specifico e ritiro alla stagionatura.
Secondo voi: quali possono essere gli altri dati interessanti?
raff

Età dell'albero,larghezza e numero degli anelli di crescita per cm, luogo di crescita, esposizione, tipo di terreno, condizioni meteo nel lungo periodo. Per assurdo : un pioppo, cresciuto sulla roccia, potrebbe avere le stesse caratteristiche meccaniche del leccio cresciuto nel fosso. Esempio : un valore X può essere 1 o 10.000 a seconda delle varianti sopra esposte per ogni singola essenza. Le tabelle stesse affermano le varianti e si dichiarano orientative per attività costruttive, come possono essere utili all'arcaio?. MI scuso per l' ignoranza.

Nessuna ignoranza

salve a tutti,

Condivido quanto affermi, ma..... se iniziamo ad affrontare l'argomento con tutti questi interrogativi sono certo che discuteremo per 20 pagine, senza addivenire a dati certi.
Propongo di affrontare un argomento per volta basandoci su dati commerciali standard; una volta in possesso di questi dati si potranno affrontare le varianti, magari con prove su campioni cresciuti in stagioni anomale (?) e su terreni non consoni. Non prove di cotruzione, ma prove di resistenza, flessibilità, compressione, ecc.
All'arcaio potranno sempre essere utili nella scelta delle essenze a disposizione, allo scopo di sperimentare archi sia storici, sia non storici.
OT: ad esempio, un mio collega ha costruito un arco in mogano da tavola, senza tener conto della disposizione delle fibre, risultato non riusciamo a tenderlo a 28 pollici e tiriamo a 120-140 metri; altro arco da una piattina di legno di faggio, squadrata, non modellata ed anch'esso tira a 130 metri le frecce, al carbonio, acquistate.
Altro dato significativo: archetto di viburno fresco, lungo circa 40 cm, tira una freccia di 20 cm a 38 metri. Fine OT.
raff

esponete pure.
forse la cosa più importante sarebbe mettere a punto dei grafici di deformazione- tensione, come quello dell'articolo, specifico per ogni essenza dimodochè sfruttando l'equazione che mette in relazione forma modulo allungo e libbraggio si possa far lavorare l'arco nel campo dell'elasticità, aumentandone la durata.
si potrebbe misurare lo stesso legno prima e dopo la tostatura e mettere a confronto i relativi grafici.

e poi quel grafico def-tens al suo interno contiene il famoso grafico di trazione.
lo si può sfruttare anche per sapere l'allungo limite per una tipologia di arco.
una volta messo a punto un sistema di misurazione potremo verificare alcune ipotesi
come quelle esposte sopra : n° anelli ,periodo taglio, suolo ed esposizione
tutto questo magari non permetterà di costruire un arco a priori ma spiegherà perchè un arco funziona .