Qualcuno mi ha chiesto di far vedere qualche arco riflesso poichè sospetta che le riflessioni di solo legno con il tempo non restino tali.
Questi archi sono di Citiso o Maggiociondolo hanno una dimensione sui 170 cm.

In questo è stato tolto completamente l'alburno. Non pensate che le curve e i flettenti siano disuguali è la posizione in cui ho fotografato che li fa apparire diversi.
La manicatura

Si sono mantenuti 2 o 3 anni di alburno

una volta vaporizzati, messi in forma e fatti raffreddare
per bloccare la curva i ventri andrebbero o con metodo jeval:
1-tostati con braci o più velocemnete con aria secca e calda da un phon usato per sverniciare in modo da irrigidire il ventre migliorando la resistenza in compressione (indicato per essenza che cedono sul ventre) e poi fatto reidratare per una settimana in un posto con umidità elevata
oppure come fanno gli amici de L'Arc
2-cosparso di grasso di maiale e fatto "sfrigolare" con fiamma viva o braci o aria calda come prima in modo che il grasso penetri e il calore blocchi la piega

magari qualcuno ha sviluppato altri metodi e non vedo l'ora di apprenderli

l'ultimo maon, ogni volta che lo vedo e lo prendo in mano, mi fa impazzire: è un opera d'arte

In particolare questo arco ha 12 anni di vita.
Come vedete non segue la corda e non ha perso nulla delle sue caratteristiche iniziali.
San Maggiociondolo

bellissimi Maon! mi piacciono soprattutto i decori

proprio questo dicevo...bello un botto!
il gemello mi sembra l'abbia il mio amico Mauro

altro accorgimento è fare puntali piuttosto rigidi rispetto ai flettenti

una cosa mi risulta sempre difficile: la piega del manico...non che non venga
ma di solito al posto di essere unica, se osservo bene, son 2 pieghe,
anche il tuo maon mi sembra più una doppia che una singola
a meno di fare un manico non spesso ma poi inizia a lavorare o avere un tronco cresciuto piegato sul manico..
mha..comunque c'è gente molto più esperta di me in riflessioni-deflessioni

magin,

I decori sono ripresi dall'affresco che si trova a Celle Macra del pittore Jean Baleison o Giovanni Balisoni pintato nel 1484.

E il mio patronimico medievale deriva da questo artista

-mANx-,
Io stesso, che ho la fortuna di avere Enrico a portata di mano, non riesco ancora a fare archi così.

Tempo, tempo, tempo, e tanta applicazione e pazienza e, forse, un giorno ci riuscirò anche io

sono senza parole

non per sottovalutare le doti di nessuno ma archi come quelli del Ricu li sa fare solo il Ricu.

Enrico è il più umile ma il più capace Arcaio storico che ci sia, senza togliere nulla agli altri.