Taccons... riguardandoli meglio .... (non vuole essere una critica, nè...)
l'originale hal'immanicatura molto più raccordata. Ha l'aria che i suoi flettenti "lavorino" per una lunghezza molto superiore dei tuoi.
La cosa, conoscendo un pelo il maggiociondolo, e' comprensibile... Se lo fletti troppo il maggio cede abbastanza improvvisamente e senza grossi segni premonitori (forse e' il suo unico difetto). La maclura (ma qui vado per sentito dire) "non si rompe mai" e quindi suppongo che presenti una zona di lavoro in cui le fibre cominciano a scorrere, dimiuendo le prestazioni ma salvando l'arco....

Mie impressioni.

Ciao
Luca

Mah.... Luca non so che dire, può essere.
Tieni conto che ho estrapolato le misure partendo dall'idea che il reperto fosse di 68", parametrando, non certo rigorosamente, ma anche con un pò di fantasia, larghezza e spessore dei flettenti, nonchè dimensioni dell'impugnatura.
Ma il tutto partendo da una foto.... quindi se si vuole il riferimento è più o meno alla forma, poi nello sviluppo ci ho messo del mio....
Quando avrò le informazioni dal mio amico francese (anzi italiano trapiantato in Francia, conosciuto sui campi gara dell'IFAA), potremo avere indicazioni più esatte.
Comunque, sia ben chiaro, che non era mia intenzione effettuare una ricostruzione "storicamente" valida. Altrimenti avrei optato per un'essenza filologicamente corretta, anzi come sapete tutti, il tentativo con il maggiociondolo mi è andato male (per ora, gli amici dell'ARC qualcosa in proposito me l'hanno proposta... si vedrà...)

Ciao Taccons (Franco), mi associo ai complimenti già fatti. Oramai li fai ad occhi chiusi.....
Per il discorso delle rotture sull'osage vi assicuro che romperlo non e' facile, ma e' altrettanto vero che ho saputo di rotture dei puntali di archi fatti da fior fiore di professionisti italiani. Quindi e' un legno molto performante ma, a volte, per avere puntali molto sottili si rischia la rottura.

Grazie Marco, ma.... magari li facessi a occhi chiusi.... sapessi quante #@%&°
e paure e... ma lo sai anche tu cosa succede nel costruire un arco....

Piuttosto vorrei proseguire il discorso con Luca , perchè in effetti qualcosa sulla riproduzione del reperto di Crepy-en-Valois va detto.
Ho detto che sono partito dall'ipotesi che l'arco fosse un 68" e su quella base , dalla foto, ho ricavato, facendo i debiti rapporti, le dimensioni dell'impugnatura e dei flettenti.
Mentre l'impugnatura in pratica è rimasta quella prevista, e così anche la larghezza dei flettenti, per quanto riguarda il loro spessore mi sono trovato di fronte ad un semplice problema: si partiva da un valore di 20mm a 15" dalla mezzeria dell'arco e si arrivava ai 14 mm all'attacco dei puntali (che poi io ho voluto realizzare in corno).
Con queste misure, che permettevano di rispettare il raccordo impugnatura-flettente visibile nel reperto, avevo , sullo scalino, sia pure con corda bastarda, un'indicazione di poco più di 60# a 14" di allungo.
Chiaramente non ho spinto oltre la tensione, come Jeval aveva suggerito di fare.
Ti puoi immaginare quale sarebbe stato il libbraggio a 26", anche ammettendo una caratteristica lineare senza eventuale stack negativo? ....100# almeno?
Quindi per raggiungere il libbraggio per me gestibile (60# a 26" e 1/4) ho dovuto procedere ad una progressiva riduzione degli spessori fino ai valori sopra dichiarati con conseguente leggera (perché è leggera nè...) accentuazione del raccordo impugnatura-flettente.

Forse sono riuscito a trovare il modo di migliorare le immagini...

......PERO'...!!!

PERO' anche da parte mia. Ciao, Mirco

Ma un arciere può fare un grande arco! Complimenti è fantastico!!!

Certo!
Forse potevi assottigliare anche l'impugnatura ma magari diventava poco pratica...
Se lavora bene non toccarlo

Di nuovo complimenti....

Ciao
Luca

Luca, l'impugnatura va bene così. L'ho provato nuovamente in palestra e dai risultati ottenuti, mi guardo bene dal ritoccarlo.

Grazie ancora