Devo tornare al Museo di Modena e vedere bene in che sezione sono esposti. Mi sembra proprio di averli visti nella sezione Terramare, ma a questo punto mi metti il dubbio che abbia visto fischi per fiaschi

morso per cavallo:

di morsi ne sono stati ritrovati parecchi di epoca etrusca anche di molto raffinati.

secondo me potrebbe avere a che fare coi cavalli e carri ma anche no , il fatto è che inspiegabilmente l'uso dell'attrezzo ad un certo punto scompare dalla storia.

l'unico corrispettivo moderno dalla forma a otto però senza cuspidi è il "discensore" usato dagli alpinisti , ma dubito fortemente che in quel tempo l'arrampicata fosse uno sport diffuso.

Ciao Bac,
non ho detto "morsi" ma "complemento" per morso e veniva fissato sul traverso snodato che attraversava la bocca del cavallo; veniva usato quando il cavallo non "aveva giudizio" e si ribellava, a quel punto bastava tirare di colpo le redini ed il cavallo si calmava subito per il dolore.
Nella sepoltura del cavallo, a Verona, è stato trovato nella bocca del cavallo, fissato al morso.
Però questo non toglie che potesse essere impiegato come "sperone da caviglia" o da calzatura. Mia ipotesi, però.

Ciao Tvllia,
ti ringrazio per la tua disponibilità ma entro la fine di giugno farò un passaggio anche a Modena; magari ci potremo incontrare lì.
Un saluto da Raff

esiste un 'immagine di quello della sepoltura del cavallo?

Salve a tutti,
sì, esiste anche se risale a molto tempo fa ed è un disegno. Lo sto cercando nei meandri del mio "archivio", ho qualcosa come 65 cd di soli dati e foto salvate, non tutte pubblicabili.
Un saluto da Raff.

come uso è molto più plausibile che come tendiarco, di sicuro i riferimenti al cavallo sono più chiari nei reperti etruschi che non quelli sull'arco.

Salve a tutti sono un neo iscritto e non so se è opportuno ripescare una discussione così datata ma sto facendo delle ricerche sugli anelli Cuspidati e mi sono imbattuto nelle due belle discussioni che hanno trattato l'argomento. Questo è l'unico forum che ha trattato l'argomento dal punto di vista pratico, le definizioni archeologiche di finimento equino e tendiarco secondo me sono prive di ogni aspetto realistico. In questi giorni ho studiato l' esemplare di un amico e penso che questo oggetto sia un dispositivo per bloccare i giavellotti in modo che non si muovano in modo indipendente finendo per ostacolare la marcia del portatore. Nell'antichità, dal sesto al terzo AC. i guerrieri combattevano soprattutto con lance e giavellotti e i portatori ne portavano spesso più di uno. Questi anelli secondo me venivano posizionati nelle aste sotto le punte con le cuspidi rivolte verso il basso, in questo modo potevano essere portati tenendoli con una mano senza farli incrociare e cadere, evitando anche lo sfregamento delle punte metalliche. Le cuspidi poi secondo me servono da guida per le aste facendole posizionare in modo corretto, e vi è posto per un terzo giavellotto o forse per la lancia tra i due anelli sul profilo, dove di solito c'è un avvallamento con ai lati due protuberanze che servono ad impedire lo scivolamento.
Spero di non essere andato fuori argomento visto che qui si trattano soprattutto archi, ma mi sembra che alcune caratteristiche possano essere colte con più facilità da chi fa anche una attività pratica.

non credo anzi grazie per il contributo!
adesso tocca immaginarsi il tutto , sai se esistono disegni o ricostruzioni ?

Ciao, questo è uno studio che ho fatto io che sono un anonimo appassionato di armi dell'età del bronzo, le colleziono e a volte costruisco qualcosa tempo permettendo, quindi ci sono solo degli schizzi che ho fatto. Se non rompo perché capisco che alcune persone si annoiano con questo tipo di argomenti, qui a dire la verità ho visto post di una creatività non comune, tipo quello della faretra vegetale, domani faccio un disegno più chiaro possibile e lo posto. Io ho preso uno di questi anelli e rischiando le botte visto che è di proprietà di un conoscente, è vi ho inserito 2 aste e ho confermato la teoria, infatti si capisce immediatamente la funzione dell'oggetto. Diciamo che calza, proprio come un guanto su una mano.

il fatto dei giavellotti spesso confuso con le lance , ha tratto in errore anche il cinema , in effetti i guerrieri greci e i non lontani preromani usavano la stessa tecnica militare quindi trasportare il giavellotto in maniera che fosse prontamente a disposizione oltre alla lancia allo scudo e la daga era una necessità non da poco.
mi piace la teoria , ma non escluderei del tutto il cavallo nel senso che anche il carro da guerra era abbastanza diffuso in quel periodo se non sbaglio.