in effetti Mastro Ricu a sentirlo parlare incanta davvero
e con tutta l'esperienza che ha e non solo di archi e storia dell'arcieria potrebbe andare avanti per giorni lasciando l'interlocutore a bocca aperta
e anche adesso ha parlato in maniera molto saggia

saràsarà ma io di archi di RICU ne ho visti TAAAANTI in 6 anni che lo conosco...archi e pochi libri(non che mancano o non c'è documentazione),tanto legno e poca carta,tanto lavoro e poche parole a vanvera..... e principalmente UMILTà

completamente daccordo con te mastrofoco

e specialmente TANTATANTA pazienza anche solo x sopportare quotidianamente le mie stronzate(ops ho detto stronzate) e i miei deliri vero SIGNORE SIGNORE?????

mi piaccerebbe chiaccherare con ricu di persona.

Ricu sono perfettemente daccordo su tutto quello che hai scritto e se forse qualcuno non se ne fosse accorto tu hai riscoperto nel vero senso della parola un arco esistente in un area anche abbastanza estesa tra Piemonte e Francia allo stesso modo di un reperto archeologico.
sul fatto che fossero di maggiociondolo credo si possa dubitare ben poco. oltre naturalmente alla prova pratica c'è anche la conferma fisicamente esistente degli archi cosiddetti burgundi anche se più tardi ma sicuramente discendenti da quelli li ed altri fattori come il colore degli archi raffigurati negli affreschi ecc.
Ricu senza esagerare si può dire che grazie a te la storia dell'arceria europea si è arricchita di un capitolo importante!
Ciao Amis!

Beh adesso basta con le slimonate che sennò, quando vado da lui, devo genuflettermi e stringergli le ginocchia in segno di rispetto.
Già ora se non lo chiamo Maestro di color che sanno, mi guarda in cagnesco

Maon, la mia non era una sviolinata.
ho solo voluto sottolinerare il fatto che quella dell'Enrico riguardo agli archi della Val Macra è stata una vera e propria scoperta sottovalutata o del tutto ignorata da chi magari avrebbe dovuto dargli un occhio di riguardo in più e che il suo lavoro è stato utilizzato da altri senza far riferimento a chi ne aveva davvero merito.
è vero c'è sempre chi è pronto ad osannare "chi conta" e guardar con sufficienza gli altri ma mi conosci e sai che non sono così!

Aggiugerei anche che, come avevo già scritto, altri hanno fatto loro le sue conclusioni e i suoi studi, ci si sono pasciuti gonfiando il petto, sottacendo però, che dette notizie le avevano apprese da lui.
Così come molti che scrivono o hanno scritto di archi, altro non dicevano ciò che, umilmente e sottovoce ma soprattutto senza spocchia lui diceva.
Altro vero Arcaio da cui si dovrebbe imparar tacendo è Sergio.
Ma purtroppo osservo che molti che poco sanno, molto parlano.
C'est la vie mon ami!

su Sergio direi che è qualcosa di più di un vero Arcaio, è un vero artista e molte altre cose ma soprattutto è un "antico vivente" che dal mio punto di vista è il massimo e tra le persone che conosco l'unico che veramente può dire qualcosa su come vivere in un contesto naturale! lui è proprio antico dentro e potrebbe anche tornare a vivere in città che resterebbe comunque antico!
credo che anche in un campo come quello dell'archeologia sperimentale una caratteristica così, cioè essere "antico" dentro sia fondamentale.
andando oltre col discorso credo che per fare archeologia sperimentale preistorica in modo serio bisogna aver profondo rispetto della natura, bisogna cercare di comprendere per quanto possibile la mentalità degli antichi e per molti cittadini questo suona strano. in Sergio invece è tutto spontaneamente, istintivamente così come dovrebbe.