Consigli stagionatura e spacco per tronchetti di olmo
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M4TT
Iscritto il: 28/07/2014, 12:05 Messaggi: 16
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Buonasera a tutti! mi ha contattato un amico che ha un agriturismo e mi ha detto di avere dei tronchi di olmo tagliati per questioni di sicurezza il 20 luglio 2016... non sapendo cosa farci, ma sapendo che mi interesso di arcieria me li ha dati. Le mie domande ora sono: 1)quanto dovrebbero stagionare? 2)meglio scortecciarli e spaccarli subito o attendere un pò? 3)trattamento antitarlo, si o no? Allego qualche foto e descrizione: tronco A lungh. 2,5 mt diametro maggiore 11 cm diametro minore 7,5 tronco B lungh. 2,25 mt diametro maggiore 12 cm diametro minore 7,5 tronco C lungh. 2,15 mt diametro maggiore 7 cm diametro minore 5 tronco D lungh. 1,5 mt diametro maggiore 8 cm diametro minore 3.
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27/07/2016, 10:20 |
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M4TT
Iscritto il: 28/07/2014, 12:05 Messaggi: 16
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altre foto degli stessi tronchi...
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27/07/2016, 10:23 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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il mio consiglio è togli subito la corteccia e abbozza l'arco poi lo ingrassi con dell olio o strutto e lo fai riposare 3-4 mesi prima di riprenderlo ,comunque puoi farci subito un arco se hai tempo e voglia anche da fresco tira bene seccando poi acquista forza , per altri spunti rileggi qualche thread sull'olmo di cui questo forum è pieno. i tarli prediligono l'olmo , potrebbe succedere che tra due anni li ritrovi tutti traforati e inservibili specialmente se tagliati in estate.
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27/07/2016, 19:08 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Ciao Matteo, anch'io concordo sostanzialmente con i consigli di Bac. Ho notato che se si sbozza subito un tronchetto di olmo questo seccando tende anche a riflettersi in avanti. Potrebbe essere un vantaggio in quanto l'arco finito sarà più reattivo (come quello di Marco che ho portato Venerdì) ma forse è meglio evitare che si curvi troppo in avanti. I tarli sono forse il pericolo maggiore anche se devo ammettere che a me non è ancora successo mentre su tronchetti che mi erano stati regalati si. E' probabile che derivi dal fatto che i miei li avevo tagliati nel periodo giusto ma non posso affermarlo con certezza. In ogni caso se fai come consiglia Bac dovresti risolvere il problema.
ciao
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28/07/2016, 8:04 |
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Oliviero
Iscritto il: 12/06/2016, 8:06 Messaggi: 534 Località: Milano
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Se non ne avessi accennato, non ne avrei parlato. ...È infatti universalmente nota la mia poca predisposizione alle attività manuali. Tagliato ora, per giunta il 20 era luna piena, non ci sarà troppa umidità in quelle fibre che, mancando di compattezza, potrebbero portare ad un arco complessivamente più fragile del dovuto?
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28/07/2016, 19:46 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Ciao Oliviero, io non potrei dirtelo con certezza. Gli olmi, ma anche altri legni, cerco di tagliarli comunque in inverno con la luna vecchia. E' così per tradizione ma non so se effettivamente ci siano dei motivi reali. Di sicuro comunque in inverno i legni hanno meno linfa (specie quelli a foglie caduche).
ciao
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03/08/2016, 13:09 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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la luna e novembre ha a che fare con semplicità di stagionatura e assenza di tarli ciò non toglie che con opportuni accorgimenti tipo scortecciamento oliatura si possano lavorare legni in tutte le stagioni da freschi
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03/08/2016, 15:04 |
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hawkwood
Iscritto il: 21/01/2014, 14:09 Messaggi: 295 Località: Segrate (MI)
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A proposito di archi in olmo questo è l'arco che mi ha costruito Gionata per Hastings 2016. L'ho provato già due volte (un centinaio di frecce) ed è molto performante. Ho raggiunto i 120 metri con frecce del peso di 40 grammi e senza forzare troppo. Il libraggio dovrebbe essere intorno alle 45-50 libbre, in rapporto all'allungo.
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03/08/2016, 18:09 |
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Oliviero
Iscritto il: 12/06/2016, 8:06 Messaggi: 534 Località: Milano
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Mah, Gionata, io andavo a buon senso. L'effetto che la luna ha sull'acqua è noto da che l'uomo ha osservato le maree. Sappiamo inoltre che d'inverno i processi di fotosintesi tendono ad azzerarsi, perché c'è meno sole. Dovessi puntare su un periodo in cui far legna da archi, indipendentemente dalla tradizione, forse opterei per quello...
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03/08/2016, 23:40 |
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hawkwood
Iscritto il: 21/01/2014, 14:09 Messaggi: 295 Località: Segrate (MI)
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Riprendo questo topic perché mi trovo di fronte ad un problema; credo sia dovuto alla eccessiva stagionatura del tronco di tasso che sto lavorando. Premetto che sono alle prime armi e quindi facile all'errore (agli errori, più d'uno). Questo tronco mi è stato regalato la scorsa primavera ed è stato tagliato 7-8 anni fa. Succede che, dopo averne ricavate 7 doghe (5 lunghe m. 2,13 e 2 lunghe m. 1,78), la prima di quelle corte mi si è rotta ben due volte, incordandola per metterla a punto. La prima volta all'estremità superiore, la seconda all'impugnatura. La mia impressione è che il legno sia troppo secco e quindi non lavorabile con profitto per farci archi. Mi sa che ne farò manici di attrezzi oppure userò questo prezioso legno come esercizio. Non credo ci sia una regola fissa per la stagionature. Mi chiedo però, e chiedo ai più esperti di me, come ci si può regolare per evitare di lavorare, per ore, con fatica e inutilmente. A richiesta posso inserire le immagini.
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22/08/2017, 13:56 |
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