Ma voi, quando tirate a lucido un arco, cosa usate? ovviamente si parla di alcuni tipi di legni ed alcuni tipi di archi, non di tutti gli archi.
perchè sento sempre più paperi contrastanti. ho sentito parlare di carteggio finissimo. di gomma lacca. fino ad arrivare alla pasta abrasiva delle auto. oppure ho sentito di qualcuno che ha usato il dentifricio bianco ed altri che hanno usato la parte liscia d'un vetro schiacciando le fibbre. per passare poi a quelli che usano le cere del parquet, o le vernici classiche da legno.
sinceramente io non ho un'opinione mia perchè non mi sono mai sporto su queste cose, non volevo rischiare e al massimo ho usato il vetro per lucidare.
voi invece? avete provato alcune di queste o altre? che mi dite? quale funziona meglio e soprattutto quella della pasta da carrozziere e il dentifricio sono leggende o è verità?

Nei pochi casi in cui sono riuscito ad arrivare a quella fase... cartavetro fine e strutto... Resta bello lucido

Ricu consiglia nel suo libro anche una "schiacciata" con il dorso di una bottiglia di birra... che compatta le fibre... (ma per me e' gia' troppo raffinato...)

Altre campane??

Ciao
Luca

già la rasiera tira liscio, una volta era il sostituto della carta vetrata
se il risultato non soddisfa carte abrasive sempre più fini
se avete già ingrassato una bella tiratina di spugna scoth brite tipo questa http://www.lupi-di-mare.com/shop/index. ... uct_id=619
la bottiglia funziona

oddio...quella sembra la spugna verde che uso per lavare i piatti....

la trovi in almeno 3 differenti grane in ferramenta per pochi spicci
si consuma però, prova e dimmi

la mano , il sudore la freccia questo è ciò che dovrebbe lucidare l'arco!

dopo questa premessa torniamo seri:
io uso carte da 100 a 600
si trovano quelle a bagno d'acqua che lucidano meglio
alla fine cera e guanti di lana.

Beh..dipende dal materiale..
Concettualmente, da quel poco che so di archi, se stiamo parlando di archi in legno inteso come "massello", vien da sé che essendo una struttura soggetta a flettere direi che a nulla serve usare vernici vetrificate e lacche tipiche del trattamento di parti lignee rigide..
Vedo meglio in questo caso l'applicazione di prodotti che consentano il "nutrimento" delle fibre da mantenere con un certo livello di umidità..quali cere e olii, naturalmente applicate senza turare i pori del legno..
Infatti la finitura a ferro, sia rasiera/pialla o altro deve solo lisciare e pareggiare le imperfezioni ma senza turare i pori, alcuni finiscono comprimendo le fibre a ferro lucidato, infatti il legno si liscia e si "spalma"..ma poi molti pori risultano comunque otturati.
Si potrebbe dopo il trattamento:
Bagnare il legno per alzare il pelo, lasciare asciugare e carteggiare nuovamente con due o tre grane via via sempre più fini..almeno concludendo con una 600..
Dopo si può applicare la sostanza (animale, vegetale, sintetica) che più aggrada..tipo cera d'api fatta scaldare per renderla molto liquida, oppure vari olii..
Una volta raggiunta una certa solidificazione un semplice panno tirerà a lucido l'arco..
Prendete con le pinze quanto detto..lungi da me insegnare agli arcai..

ahah lascia perdere che ho visto delle cose da far accapponare la pelle...turapori volontario e belle spennellate colanti di flatting XD.

e per quella cosa della pasta delle macchine nessuno sa niente? chissà se è inventata o funziona davvero.

Quello costrito da Otzi é rifinito con I colpi di ascia di rame...
La carta abrasiva é un invenzione recente, gli archi preistorici, Germanici, Vichinghi, I war inglesi...ma anche quelli costruiti attualmente da popolazioni indigene sono stati rifiniti senza carta vetrata o sostanze chimiche eppure sono arrivati a noi sfidandi I millenni.

Credo che molte delle tecniche di "lisciatura" a quelle epoche (chiaramente abbinata all'asportazione di materiale nello stesso tempo), consistevano prevalentemente con rasieratura mediante materiali affilati o taglienti..pietre, ferro..ecc..
C'è da considerare che a quel tempo rifinire un manufatto costava fatica, da qui l'enorme differenza dagli attrezzi o armi di uso comune, e dagli oggetti di lusso...
Si sa che a livello estetico i nostri antenati erano assai più pratici di noi, interessava il risultato e la funzionalità..ma certamente spendevano del tempo per la scelta del materiale e del successivo trattamento e per loro era più palpabile la conoscenza della pianta "in piedi" e delle fibre che nascondeva..