Il mio primo arco dopo quelli in rattan fu di robinia.
il materiale era proveniente da un taglio di alberi sui 20 cm di diametro che sono stati fatti stagionare più anni semplicemente abbandonati sotto una tettoia al campo di allenamento della mia compagnia, con l'unica accortezza di aver ingrassato abbondantemente le estremità
La doga che venne ottenuta allo spacco mostrò anelli piuttosto larghi e durame di colore marrone carico. Nessun problema con insetti e affini.
Tolsi tutto l'alburno e lavorai un flat bow, con tanto di curvatura dei terminali, ottenuta riscaldando con pistola da sverniciare.
L'arco , non più in mio possesso perchè regalato al proprietario del fondo nel quale quest'anno a febbraio abbiamo organizzato una gara regionale Fiarc, aveva queste caratteristiche.
Lunghezza 66 " , libraggio 63lb a 28" AMO.
L'arco confrontato poi con un osage da 60lb, non brillava per la velocità di uscita e richiedeva comunque frecce molto più morbide pur avendo uno spessore di impugnatura analogo (26 mm all'appoggio della freccia)
Allegato:
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Allegato:
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Allegato:
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Queste sono le immagini che ho a disposizione, non avevo fatto foto sulla doga iniziale (a quel tempo non esisteva nemmeno Sagittando.it) e quindi non posso far vedere gli anelli di crescita. Se non ricordo male alla base dei flettenti non c'erano più di tre anelli, per uno spessore che a memoria era sui 20 mm).
Si nota alla base del flettente speriore e sull'estremita del flettente inferiore la presenza di due nodi non trascurabili. Non hanno dato alcun problema, avendoli rispettati opportunemente.
Non ho informazioni sulla durata, ovviamente, ma in effetti non fu usato molto, dato l'alto libraggio (per me) e le ridotte performance per un suo utilizzo redditizio in gare Fiarc (dove la velocità è una condizione abbastanza importante).